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Premesso che sono cristiano...


Io lo faccio rientrare nei misteri insondabili della psiche umana. Quelli incomprensibili, per capirci. Capita spesso di sentire persone (che talvolta sappiamo a quale ideologia appartengono e che comunque a messa non si vedono nemmeno il giorno di Pasqua) dire onestamente e seriamente: «premesso che io sono cristiano, tuttavia non sono d’accordo sul divieto della Chiesa alle donne di farsi sacerdote, che la Chiesa non sia democratica, che essa ritiene un peccato grave l’aborto e il divorzio e non lo permette, che non dà la comunione ai divorziati riaccompagnati, la Chiesa deve essere povera e solo per i poveri, essa poi deve essere in linea con i tempi moderni, sul presupposto che tutte le religioni sono uguali; inoltre se Dio è padre, deve essere per forza anche madre (per rispetto alle donne), e comunque aspettiamo tutti il Concilio Vaticano III,…». Tant’è che a un giovane cristiano davanti a questo soggetto, gli potrebbe venire in mente (forte degli insegnamenti cristiani) di fare la più idiota delle domande «ma, scusa, tu che razza di cristiano sei?». Questo giovane inesperto noterà che tutte le persone presenti hanno un fremito di sdegno verso di lui per l’inaudita violazione dei diritti personali e che la persona di cui sopra, si sentirà la vittima di un discendente dei più sanguinari Crociati (tale padre, tale figlio) e che con un po’ di odio nel cuore, risponderà una di quelle risposte chiave che azzittiscono tutti: «ma chi sei tu per giudicarmi?». A parte che nel caso di specie, nessuno ha giudicato nessuno, ma semplicemente chiesto chiarimenti, data peraltro la formulazione ambigua della frase, ma è inutile: tutti hanno girato i tacchi e se ne sono andati via. E il giovane cristiano ha avuto modo di farsi una bella esperienza, circa il mondo che lo circonda e di come deve porre le domande se vuole far qualcosa di buono. Il cristiano però se vuole essere tale per tutta la vita e soprattutto se vuole sperare di andare in Paradiso, magari dopo tremila miliardi di anni in Purgatorio, deve rispettare le Regole della Chiesa. O si segue la Chiesa (anche laddove dà fastidio e non piace) o si segue sé stessi. Ma Gesù (date pure la colpa a Lui se volete) ha fatto capire a tutti che fuori della Chiesa non c’è salvezza. E’ questo deve essere per tutti noi un punto fermo, a costo di inimicarci genitori, amici, colleghi,…

Il Pio  

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