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Zitto e subisci!


 Se c'è un fatto certo, bipartisan si potrebbe dire, è che statisticamente è impossibile che la ragione sia tutta da una parte e il torto tutto dall'altra. Ora è tutto un attacco alla famiglia patriarcale, famiglia che proprio quelli che oggi urlano,  hanno sapientemente distrutto negli anni sessanta. Oggi infatti la famiglia non esiste più e il padre è letteralmente inesistente (e il problema di tutto sta qui). Ed è pure un dire che "il maschio è una bestia". Io sono maschio e non ho mai picchiato mia moglie e a casa mia comanda lei (appunto). Non ho nemmeno mai fatto del male a nessuno. E penso che la stragrande maggioranza dei maschi sia così. Questo della lotta alla famiglia patriarcale, per risolvere i problemi della violenza sulle donne, è un deliberato attacco a quel poco che resta della famiglia tradizionale cattolica, per dargli il colpo di grazia e permettere probabilmente l'ingresso di leggi liberticide a favore di categorie iperprotette da una politica cieca.  E nessuno di loro si è accorto che le vere famiglie patriarcali non sono quelle cattoliche, ma quelle di un'altra religione, iperprotetta da una politica idiota. Tra l'altro conosco alcuni divorziati che dormono in macchina e mangiano alla Caritas perché le ex mogli li hanno messi legittimamente sul lastrico e in miseria, dai banchi di un tribunale, anche con un po' di cattiveria, anche se oggi già convivono con un altro uomo nella casa di proprietà dell'ex marito. E poi che senso democratico e che aiuto alle povere donne oggetto di violenza avrebbe l'attacco feroce delle femmiste alla sede della associazione pro vita? È sempre l'ottimo sistema politico di creare odio furibondo verso un nemico, nemico, se occorre, anche immaginario; ci stanno riprovando e speriamo che si fermino prima di accendere i più facinorosi, perché dopo, innescato l'odio e la violenza, non si torna più indietro. Ora vogliono fare l'educazione sentimentale. Ma a quale genio della politica verrà mai affidato questo compito? Forse vorranno istituzionalizzare quelle lezioni che da qualche anno nascostamente fanno i/le drag queen? Per dire: il male non sta tutto da una parte e il bene tutto dall'altra. Purtroppo il male sta dentro ognuno di noi, senza distinzioni di sesso e di censo e si chiama peccato originale, ma nessuno lo conosce più. Nel mondo c'è tanta confusione e tanta nebbia, ma se ci ricordiamo un po' di dottrina, di catechismo e un po' di preghiere forse la strada la troviamo. Però non è scritto da nessuna parte che dobbiamo stare sempre zitti e subire.

Il Pio. 

Mistero


Ma—dico—gli italiani ordinari sono tutti umanamente devastati come quelli che vanno in politica e nei salotti chic della televisione, passando per i palcoscenici dei cantanti? Sono tutti, ma proprio tutti così fatti? In teoria se quelli anzidetti ci rappresentano, in senso stretto, sarebbe grave. Perché non avremmo più nessuna speranza, davvero nessuna. L’Italia sarebbe ormai morta e sepolta, come una pianta che non dà più frutti agli affamati e nemmeno ombra ai viandanti: dunque, mettiamoci il cuore in pace e aspettiamo pazienti la catastrofe finale. Ma mi pare che qualcuno normale ci sia ancora in Italia e il loro numero non mi sembra irrisorio e ci sono dei bravissimi normali e tanta gente di buona fede. Il mistero allora è come mai in quei luoghi (politica, salotti, palcoscenici…) ci vadano solo i devastati umanamente e gli staccati dalla realtà quotidiana? Mistero che da decenni nessuno riesce a spiegare. Forse gli umani non riescono a superare le barriere e gli sgambetti che gli mettono i disumani. Forse perché gli umani vengono “fatti fuori” dai disumani prima che si possano muovere bene e fare qualcosa di buono. Forse perché gli umani non ce la fanno a collaborare per anni con i numerosi disumani e a proporre buone cose. Forse perché nella jungla cittadina vale la legge del più forte e, dunque, di norma gli umani non sono più forti dei disumani. In definitiva, gli umani in Italia non riusciranno mai a raggiungere dei posti importanti se non in numero esiguo e ininfluente (purtroppo non è una calunnia, è la cronaca). Ma a noi normali che ci importa? Non diventeremo mai imperatori, non saremo mai membri dello star system, non saremo mai i potenti della terra, non saremo mai gli intellettuali radical chic, non scriveremo mai libri best seller, non avremo milioni di follwers e mai sfonderemo nel mondo della musica. Eccetera. Che ce ne importa? A noi Gesù ci chiede di avere fede in Lui e di costruire opere buone nella realtà in cui ci ha messo a vivere e a renderla più umana. Non sfonderemo mai in nessuna parte, ma forse riusciremo a essere contenti e a far stare contenti i nostri vicini e magari anche a prenotarci un posticino in ultima fila in Paradiso, magari proprio vicino a quelli che abbiamo aiutato ad arrivarci.

Il Pio

Perché è scemo!


La violenza sulle donne è una vigliaccata schifosa, un atto spregevole soprattutto se aggravato da motivi abietti e futili, come spessissimo accade. Un comportamento imperdonabile da tutti (salvo che da Dio, ma solo in determinate e precise circostanze). Il problema però non si risolve con i minuti di silenzio, battendo i piedi sul pavimento, lanciando palloncini in aria o con le frasi retoriche... Né tantomeno con i corsi psicologici e moralistici obbligatori. Con questi rimedi, l’uomo storto rimane storto e più è storto e più peggiora e soprattutto nessuno prenderà mai atto di dove sta il problema, restando tutto solo un tamponare o un momentaneo colorato folklore sentimentale. Il cattolico invece sa del Peccato originale e dei danni che esso ha fatto e continua a fare nel mondo e negli uomini, a partire da Caino e Abele; sa anche che i suoi effetti tremendi li possono attenuare solo i sacramenti e la preghiera. Ma oggi chi va più a messa e chi prega più per sé e per gli altri? Anche l’educazione in famiglia e a scuola potrebbero sortire un minimo effetto in questa situazione. Se però la scuola educasse e se la famiglia esistesse. La scuola ha invece obliterato la sua funzione millenaria di educare. La famiglia invece non esiste più, peggio, quella che ancora c’è spesso risulta dannosa per una educazione superpermissiva e iperprotettiva. Soprattutto: il padre oggi è inesistente, non dico assente, inesistente proprio: un assente infatti potrebbe anche tornare, per uno smolecolarizzato è impossibile farlo: non può tornare più, salvo-ovviamente-miracoli che in genere arrivano se chiesti con fede a Dio Padre. Strane risultano dunque le accuse di “patriarcato” degli ultimi giorni. Questo concetto "puzza" di solita accusa ideologica alla famiglia tradizionale o vetero cattolica, anche se chi mena o ammazza proviene in parte pure da religioni lontane anni luce da quella cristiana. La violenza alle donne non si fa perchè uno si sente il patriarca, ma perché uno è scemo, perché nella testa ha tante e poi tante di quelle farfalle del mondo moderno che non sa più distinguere il male dal bene, la vita dalla morte, il bello dal brutto; non ha mai saputo che c'è il peccato e non sa che esiste  la responsabilità personale per quello che fa, perché vive solo per se stesso in un drammatico solipsismo e in una solitudine devastante e così perdere l'unico riferimento umano che si ha, scatena sentimenti spropositati e angosciati;  e poi perché quello non ha capito il senso della vita e perché ci si alza la mattina; e vive con il vuoto nel cuore e nel cervello; (tutto questo ovviamente, perché nessuno glielo ha mai  detto-v. educazione-). Il male, per via del Peccato originale, non si cancellerà mai dalla terra fino alla fine del mondo, fino al ritorno di Gesù. Il male sarà sempre compagno per tutta la vita forse più certamente che del bene. Quello che dobbiamo fare noi è tornare a fare dell’Italia una terra cattolica e staccarci da questa artificiale, fumosa, triste e perniciosa ideologia non cristiana e comune che appiattisce tutto e tutti. Qualcosa in più forse potremmo fare per limitare il problema. 

Il Pio



Le cassiere, gran bella istituzione!

 


Ultimamente si è parlato del primo supermercato in Italia senza casse: prodigio della modernità, fatto positivo per il nostro Paese. Hanno spiegato come funziona nei minimi particolari grazie ai miracoli della tecnica della nostra epoca. Solo due piccole fesserie. Prima. Un supermercato senza casse significa almeno quattro cinque persone, tra cassiere e cassieri, a spasso e di questi tempi non è una gran bella cosa. Certo. E’ il prezzo del progresso che va avanti—come sempre e da sempre—senza guardare in faccia a nessuno, spietato e senza cuore e che schiaccia tutti e tutto pur di andare avanti. Charlot in Tempi moderni raccontava l'uomo schiavo al servizio della macchina e della produzione; oggi racconterebbe della macchina che sostituisce completamente l'uomo e lo caccia via dal mondo del lavoro, fregandosene del suo destino. E' 
il nuovo capitalismo, il capitale e i mezzi di produzione saranno sempre più concentrati in mano a pochissimi grandi miliardari che non avranno più bisogno dei dipendenti e non avranno più concorrenti. Basteranno infatti poche macchine che faranno il lavoro di seimila operai. Ma dopo uno si potrebbe porre la domanda, ma se ci impoveriscono tutti, chi comprerà i loro prodotti? Cosa da poco, loro camperanno benissimo ugualmente. Loro. Proprio come vuole la regola che si sono dati i potenti della terra: si devono arricchire sempre più i ricchi e si devono impoverire sempre più i poveri fino alla morte… di fame, il trend sembra avviato a questo obiettivo, con l'avallo di tutti i governi italiani degli ultimi decenni. Seconda fesseria.  Le cassiere del supermercato, oggi, svolgono un ruolo importantissimo nella società, sono una grande istituzione, quasi come quella dei nonni. In pochi secondi, mentre passano il prodotto allo scanner, fanno da mamma, amica, psicologa, medico, consigliera, danno suggerimenti sui piatti da cucinare, rincuorano le persone anziane e le aiutano a contare gli spicci, sorridono ai bambini chiedendogli come è andata la scuola,... Perlomeno io le conosco così. Esse sono appunto un’istituzione, quasi da meritare, loro, un vitalizio dello Stato per i meriti acquisiti nel campo del lavoro; ma in questo mondo senza poesia e senza cuore, esse sono in via di estinzione per essere rimpiazzate da macchine fredde, grigie e calcolatrici. E poi a vantaggio di chi? (Del capitalista si capisce). Se io potessi scegliere fra togliere il lavoro ai potenti o alle cassiere non avrei dubbi, eliminerei quello dei primi. Se potessi, infatti, ma io non posso. Però loro sì.

Il Pio

Ci stiamo suicidando con le mani nostre

 


Da decenni in Italia è tutto un togliere le croci dalle cime delle montagne, uno schiodarle dalle pareti delle scuole e degli edifici pubblici, un accettare senza batter ciglio, l'omicidio di bambini appena nati, un distruggere la famiglia naturale, un abolire il Natale e il Presepe e poi l'inferno che non esiste, il rispetto di tutte le religioni straniere come motivo per obliterare completamente la nostra, fino ad arrivare a un mondo più pulito quasi come fine del cristianesimo. Bene. Oggi sono andato in palestra e nello spogliatoio c'era S., il mio amico musulmano. Siccome per lui era l'ora della preghiera ha tirato fuori il tappetino portatile e si è messo a pregare per almeno cinque minuti. Davanti a tutti. Come fosse la cosa più naturale del mondo. E io ho pensato che noi cattolici ci vergognamo persino a fare il segno della croce dentro casa, non battezziamo i figli perché deve essere una loro scelta e non andiamo a messa la domenica perché dobbiamo andare al centro commerciale... Io ho sempre ritenuto che l'islam ci sottometterà tra qualche anno, con la spada e la violenza. Ma saremo sottomessi a loro molto prima, visto che ci stiamo suicidando con le mani nostre e con le leggi nostre. Signore, abbi misericordia di noi e, anche se non ce lo meritiamo, accresci la nostra fede.

Il Pio 

Difficilmente

 

Ultimamente ho visto sui social, un islamico che ha staccato una croce dal muro, distruggendola a calci. In un diverso filmato un altro prendeva la statua della Madonnina e la scagliava in terra, mandandola in pezzi. Su Internet se ne trovano anche altri di questi atti rispettosi e di integrazione. Noi li stiamo accogliendo tutti, ma loro non pensano minimamente alla gratitudine nè a integrarsi, per loro integrazione è un disvalore. Loro ci vogliono soggiogare, dominare, vogliono bruciare le chiese, infine vogliono cancellare il cattolicesimo e i cattolici, come fu ininterrottamente dall'inizio della loro storia e come sta avvendo oggi in molti Paesi. La storia antica come quella recentissima infatti ci insegna anche che difficilmente ci ripensano, difficilmente diversificano i loro obiettivi, difficilmente vengono sconfitti, difficilmente vengono meno all'odio verso i Crociati, cani infedeli. Pazzi sono stati e sono quelli che li hanno voluti tutti in massa dentro casa. Se l'Italia fosse rimasta cristiana avrebbe intuito il pericolo di una simile convivenza. Essendo invece, divenuta tutta stupida e pagana, governanti, ecclesiastici e teologi compresi, essa crede ciecamente che siano vere le favole degli uomini tutti naturalmente buoni,  naturalmente uguali e ormai realizzabile l'ideale della fratellanza universale e condivisa da tutti i popoli la lotta per un  pianeta più pulito, nella certezza assoluta che solo la  religione cattolica è l'oppio dei popoli. Il cattolicesimo è sempre stata una religione concreta che riguarda la vita in tutti i suoi particolari e è inspiegabile l'odierna abiura generale. La nostra fede è in serio pericolo e così le nostre anime, oltre che le nostre vite. Forse davvero tutti gli uomini sono naturalmente buoni e giungeremo alla fratellanza universale e tutto andrà bene. Ma potrebbe non essere così. Restiamo saldi nella fede, anche a costo della vita. (Però quelli che hanno architettato tutta questa storia nei loro palazzi, con pieno assenso e deliberato consenso, spero che, se non si pentono almeno in punto di morte, possano sprofondare all'inferno).

Il Pio 

Straconvinti

Noi conosciamo la storia e di norma la storia è del passato; la storia di oggi ce la cantano ogni giorno, novelli menestrelli, i giornali e le TV e, in questo caso, dubbi spesso ci assalgono che quella cantata non sia proprio tutta la storia o che quanto cantato non sia tutto vero. Ma ci crediamo lo stesso e, forse per pigrizia il dubbio non apre quasi mai la via alla domanda e alla ricerca. Ma altrettanti dubbi ci si piantano nel cervello a leggere la storia passata, è andato davvero tutto così? Perché certi fatti non vengono raccontati? E poi a sfavore della storia passata e contemporanea interviene la nostra memoria e tanto viene obliterato e scordato. Anche per questo gli errori spesso si ripetono pure se è vero quello che dicevano i latini, “errare è umano, perseverare è diabolico”. Comunque sia, siamo tutti straconvinti che quello che sappiamo, storicamente parlando, sia la pura verità. Ma la regola assoluta è che la storia (passata e contemporanea) la scrivono sempre i vincitori. Cioè, quelli che hanno vinto le guerre (ieri) e quelli che hanno il potere di urlare più forte di tutti (oggi). La storia non è mai nel dualismo veri giusti e veri ingiusti, ma in quello veri vincitori e veri vinti. Ma come scriveranno la storia i vincitori di domani? Possiamo immaginare (visto come stanno andando le cose) che l’Italia sarà caduta in mano all’Islam, dopo una guerra civile spaventosa (come già avviene oggi in altri Stati in simili condizioni) e poi con una successiva persecuzione sanguinosa di quelli rimasti ancora cani infedeli. Si parlerà dunque di un’Italia liberata dai Governi fascisti, razzisti e senza religione, finalmente nelle mani della religione giusta e dei religiosi giusti, priva di una Chiesa che ha sempre ingannato il popolo e che finalmente è stata messa a tacere dalla giustizia divina, si parlerà anche di briganti, ultimo sparuto manipolo di balordi, malinconici e crociati, rimasti ancora cattolici, dediti vilmente al brigantaggio, da incarcerare o uccidere prima possibile. Saranno celebrati eroi kamikaze e le loro foto affisse in tutte le scuole; in quegli anni tutti gli italiani saranno straconvinti che tutto sia andato così che tutto era ed è stato così come i libri di storia racconteranno loro. La storia la scrivono sempre i vincitori, dicevo e il popolo può solo crederci. La verità storica cioè, la scrivono sempre i vincitori, ovviamente ad uso e consumo esclusivamente del popolo che non può credere ad altro. Però è anche vero che noi andiamo dietro a Gesù Cristo tradito, abbandonato, infamato, calunniato, sputato, brutalmente frustato, spietatamente incoronato di spine e crudelmente crocifisso, che è—sempre e comunque—Via, Verità e Vita. Seguiamo solo questa Verità per il bene del nostro intelletto, della nostra vita, del nostro cuore e soprattutto per il bene delle nostre anime. All’Inferno si sta malissimo e si resta là per l’eternità

Il Pio

Prima anche i santi avevano paura…



“In passato, prima della venuta divina del Salvatore, anche i santi avevano paura della morte, e tutti piangevano i morenti come se fossero destinati alla corruzione. Ma dopo che il Salvatore ha risuscitato il proprio corpo, la morte non spaventa più, tutti coloro che credono nel Cristo non la temono, e preferiscono morire che rinnegare la propria fede. Sanno che, morendo, non periscono, ma vivono, e che la risurrezione li renderà immortali”.

“È un'esecrabile eresia voler attirare con la forza, con le percosse, con il carcere coloro che non si sono potuti convincere con la religione.”

“Bisogna dedicare tutto il tempo libero all'anima piuttosto che al corpo e riservarne a quest'ultimo solo un poco per necessità, dedicando tutto il resto all'anima, procurandole il suo bene.”

“La vita dell'uomo è ben corta raffrontata ai secoli che verranno.”

«E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano».


Sant'Atanasio di Alessandria 

(Atanasio fu per tutta la vita testimone e strenuo difensore del cristianesimo, e per questa sua fermezza dovette subire cinque condanne all'esilio negli anni che vanno dalla sua nomina a vescovo, alla sua morte).

Quelli.

 

Ma voi credete che quelli che ci obbligano a comprare l’auto elettrica, a rendere green le abitazioni, a spegnere l’aria condizionata quando si è in coda, a limitare la temperatura nelle case e negli uffici, a togliere l’imballaggio dalle mozzarelle,… pensate veramente che quelli abbiano a cuore la natura, il mondo e la gente? Gran parte di quelli gira su yacht, su jet, su auto pesantissime, normalmente non elettriche, comprese quelle delle scorte. A casa hanno tutti piscine e fontane, luci da tutte le parti, riscaldamento e raffrescamento a palla a loro massimo arbitrio. Odiano il popolo e non vogliono avere nulla a che fare con esso. Dubbi si aprono poi pensando se mai quelli chiudono l’aria condizionata quando si fermano in coda. Infatti quelli sono proprio come i farisei del Vangelo che caricano pesi gravosissimi sulle spalle della gente, ma loro, ipocriti, non li vogliono nemmeno sfiorare con un dito. Quelli non pensano a noi, quelli pensano a loro stessi, al loro potere, alla loro onnipotenza, ai loro fratelli di casta, agli applausi degli altri potenti e si adorano smodatamente; purtroppo per noi, cercano ad ogni costo di ridurre il numero delle persone nel mondo (al grido di “siamo troppi!”) e il nostro patrimonio (al grido di “più poveri, più schiavi”). Vogliono anche mescolare gli Stati e eliminare le peculiarità di ogni nazione. Sono quelli che governano il mondo e fanno su di esso quel che vogliono, come vogliono, per i motivi che vogliono. Non li fermano gli Stati (che forse nemmeno ci provano), le Costituzioni, i diritti intangibili dei cittadini,… Non ci salverà nessuno, non ci aiuterà nessuno; è certo: siamo in loro balìa. Per non farci prendere dallo sconforto, noi misero popolo che solo per grazia di quelli ancora possiamo campare, mangiare, avere un lavoro e una casa, non resta che pensare di essere stati sottomessi da tiranni spietati di uno Stato straniero invasore e che la nostra Costituzione e le nostre leggi sono solo romanzi ormai datati. Noi non possiamo fare nulla per fermare tutto questo. E qualunque cosa facessimo si rivolterà a loro pieno beneficio. Ma quelli odiano anche la religione cattolica e i cattolici tutti (salvo—si capisce—quelli supermodernisti) e vogliono distruggere anche queste. In tal caso, però, noi abbiamo un Alleato fortissimo e grandissimo, Gesù, e se Gesù è con noi, siamo la maggioranza (come diceva don Bosco). E le nostre preghiere possono essere ascoltate da Lui. Basta avere un po’ di fede, anche se piccola come un granello di senape. Preghiamo almeno per la nostra fede e per la nostra religione cattolica che ci possano rimanere integre, uniche fra tutto,... almeno loro.

Il Pio


Il deserto.

  Nel deserto, se cammini senza bussola o senza punti di riferimento, giri in tondo e dopo un po’ ti ritrovi al punto di partenza e continui...