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Del modo di assistere alla santa Messa.


 665 D. Quali cose sono necessarie per ascoltare bene e con frutto la santa Messa? 

R. Per ascoltare bene e con frutto la santa Messa sono necessarie due cose: 

   1. la modestia della persona; 

   2. la divozione del cuore. 


666 D. In che consiste la modestia della persona? 

R. La modestia della persona consiste in modo speciale nell'essere modestamente vestito; nell'osservare silenzio e raccoglimento, e nello stare, per quanto si può, ginocchioni, eccettuato il tempo dei due vangeli, che si ascoltano stando in piedi. 


667 D. Nell' ascoltare la santa Messa qual'è il miglior modo di praticare la divozione del cuore? 

R. Il miglior modo di praticare la divozione del cuore nell'ascoltare la santa Messa è il seguente: 

   1. Unire da principio la propria intenzione a quella del sacerdote, offerendo a Dio il santo sacrificio per i fini pei quali è stato istituito. 

   2. Accompagnare il sacerdote in ciascuna preghiera e azione del sacrificio. 

   3. Meditare la passione e morte di Gesù Cristo e detestare di cuore i peccati che ne sono stati la cagione. 

   4. Fare la Comunione sacramentale, o almeno la spirituale, nel tempo che si comunica il sacerdote. 

(Dal Catechismo Maggiore di San Pio X)

“Frassati Impresa Trasporti”



«Lo prendono in giro, gli amici, lo chiamano “Frassati Impresa Trasporti” perché sempre va nelle “soffitte” degli indigenti, nelle case della periferia di Torino, che è città sì di grandi Santi, di intellettuali ma anche di tanti operai, poveri e soli. In queste case Pier Giorgio porta di tutto: cibo, vestiti, legna, carbone, mobili; per queste persone spende tutti i soldi che la famiglia gli passa, e che saranno sempre meno. Intanto si avvicina anche alla spiritualità dei Domenicani e diventa Terziario; a Berlino avrà l’occasione anche di conoscere padre Karl Sonnenschein, “il San Francesco tedesco”. Questa frequentazione lo fa interrogare sulla possibilità di diventare sacerdote, progetto che però Pier Giorgio accantona perché si rende conto di non avere la vocazione. Ma lui è felice così: diserta le occasioni mondane per la Messa e alla compagnia dei giovani rampolli borghesi predilige quella dei poveri, attraverso i quali sente saziarsi la sua sete di concretizzare il Vangelo. Sarebbe un errore, però, pensare che sia un tipo strano o isolato, tutt’altro:  tra le altre cose, un grande appassionato della montagna e dell’alpinismo».

(Tratto da http://www.santiebeati.it)

La festa dell'incontro non il Natale.


Per capire come stiamo messi, purtroppo basta poco: tante ne fanno e tante dicono ogni giorno. Oramai è certo, siamo destinati a essere soggetti quanto prima al Nuovo Ordine Mondiale e per noi gente normale, non sarà sicuramente una bella esperienza, dati ipotesi e presupposti. L'unico Ente che in terra ci potrebbe salvare da tutta questa disumana tragedia, che potrebbe dire qualcosa a alta voce, farsi sentire, è solo la Chiesa. Come ha sempre fatto in due millenni. Però purtroppo sono sempre di più le dichiarazioni "sacre" che fanno scandalizzare i poveri cattolici rimasti fedeli alla Tradizione e alla Dottrina, che li fanno sentire smarriti, da soli, nella nebbia... Molte ne abbiamo riportate in questo Blog. L'ultima in ordine di tempo è questa. «Il Natale? Meglio proteggere le persone per un bene più grande e poi magari faremo una festa nuova dopo il Covid, la festa dell’incontro». Non si tratta di una esternazione del Presidente Giuseppe Conte, che era liberissimo di fare. Questa dichiarazione è stata fatta da Suor Alessandra Smerilli, a “DiMartedì” (La7) il 25 novembre 2020, davanti dunque a milioni di persone. La Suora è economista e consigliera per il Consiglio di Stato Vaticano, di recente tra le protagoniste dell’evento mondiale "The economy of Francesco". In questo caso non serve nemmeno un commento. Se in terra qualcosa vacilla possiamo sempre contare sull'aiuto del Cielo.

Il Pio 

A proposito di tentazioni...

Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro. Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». Satana rispose al Signore e disse: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla? Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». Il Signore disse a satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.


(Libro di Giobbe, 1, 6-12)

Vento e Tradizione.


Ultimamente mi è capitato di leggere che oggi finalmente, nella chiesa "soffia un vento di novità”. A pelle questa definizione non mi è piaciuta per niente. Poi, più ci pensavo e più quella sensazione di mal di stomaco si consolidava e al tempo stesso, mi metteva in allerta. Partiamo dal concetto di “vento”. Nel Vangelo si legge “il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va… (Giovanni 3,8)”. Sappiamo di dove viene questo nuovo vento e soprattutto dove va, dove ci porta, cioè? Viene da Dio o dal demonio? Ci porta a Dio o al demonio? E poi il concetto di “novità”. Novità è qualcosa che è arrivata adesso, prima non c'era, dunque sono sconosciute le sue origini e il suo destino. Ci fidiamo? Inoltre il termine in sé significa poco: una novità, infatti, può essere buona o è cattiva? Le notizie che leggiamo ad esempio, sono o buone o cattive (spesso, per come va il mondo, sono cattive). Noi cattolici abbiamo sempre seguito (fino a pochi decenni fa) una solidissima Tradizione lunga duemila anni: questa non ha mai ingannato nessuno ed è sempre andata bene per tutti. Se è andata bene per i nostri nonni e per i nonni dei nonni dei nostri nonni, sicuramente potrà andare bene anche per noi.

Il Pio

Pipistrelli e uomini.



All’inizio dicevano che la malattia era stata provocata dai pipistrelli e poi essa si è diffusa tra gli uomini. Non tutti però erano tanto convinti di questa scoperta. Qualcosa gli “puzzava”. Qualcuno (pochi in realtà) sin dall’inizio disse che il covid-19 non era una malattia naturale (come tutte le altre, compresa la peste, il tifo e il colera che tanti stermini hanno compiuto nel corso dei secoli) semmai artificiale: creata a tavolino nei laboratori. Virus che o è sfuggito al controllo oppure ha raggiunto il suo obiettivo. Questo concetto oggi è riproposto con ancor più veemenza. (Qualcuno dice ad esempio che, guarda caso, a Wuhan—la città da dove è partita la tragedia—c’è un laboratorio militare). Comunque sia: pipistrelli o uomini? Sarà difficile che ci verrà data una risposta a questa domanda, per come oggi funzionano le cose. Però se la malattia è venuta dai pipistrelli si può catalogare normale o meglio naturale e allora in questi casi, come ci insegna il catechismo, dobbiamo accettarla con cristiana rassegnazione, mettendoci nelle mani del Signore e della Sua Provvidenza perché ci salvi dal terribile flagello se questo è un bene per la nostra anima oppure ci perdoni dei peccati e ci accolga in Paradiso. Altro non ci è dato di fare. Se però la malattia è artificiale, cioè creata in laboratorio per gli interessi maledetti di qualcuno, il concetto della rassegnazione vale lo stesso anche qui, per forza, perlomeno per questo non possiamo dare la colpa a Dio, come facciamo sempre insensatamente, come gente petulante e stupida. Qui la colpa è dell'uomo e del Principe di questo mondo. C'è qualcosa che non funziona in lui che non ha mai funzionato, soprattutto se non si affida alla Grazia di Dio. Il demonio ormai è entrato prepotentemente nel mondo e si sta facendo seguire dai potenti (maledetti anche loro!) e purtroppo anche da quelli che non sono potenti. Dobbiamo capire anche che il demonio è un porco, come porci sono quelli che guidano le sorti del mondo. Ci vogliono ammazzare, ridurci, perché per loro siamo troppi. Hanno progetti nefandi... La lotta sarà sempre più dura per noi. Resistiamo saldi nella fede. Affidiamoci alla Regina della Pace. Non possiamo fare altro.



Libertà e responsabilità

 


363. Che cos'è la libertà?

È il potere donato da Dio all'uomo di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre così da se stesso azioni deliberate. La libertà caratterizza gli atti propriamente umani. Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. La libertà raggiunge la propria perfezione quando è ordinata a Dio, sommo Bene e nostra Beatitudine. La libertà implica anche la possibilità di scegliere tra il bene e il male. La scelta del male è un abuso della libertà, che conduce alla schiavitù del peccato.

364. Quale relazione esiste tra libertà e responsabilità?
La libertà rende l'uomo responsabile dei suoi atti nella misura in cui sono volontari, anche se l'imputabilità e la responsabilità di un'azione possono essere sminuite e talvolta annullate dall'ignoranza, dall'inavvertenza, dalla violenza subita, dal timore, dagli affetti smodati, dalle abitudini.

(Dal Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica)

Satana è forte

 

Messaggi della Madonna di Medjugorje

Messaggio del 25 ottobre 2020


''Cari figli! In questo tempo vi chiamo a ritornare a Dio ed alla preghiera. Invocate tutti i santi in vostro aiuto affinché essi vi siano d’esempio e d’aiuto. Satana è forte e lotta per attirare a sé quanti più cuori possibile. Vuole la guerra e l’odio. Perciò sono con voi così a lungo per guidarvi sulla via della salvezza, a Colui che è via, verità e vita. Figlioli, ritornate all’amore verso Dio e lui sarà la vostra forza ed il vostro rifugio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.''

Ci salvi chi può!

 


Mi sembra di stare come dentro un bel castello, che da anni ha retto a uragani, terremoti, fulmini, attacchi di barbari,... intorno a me ora, tutte le mura, le scale, i soffitti, le torri stanno crollando e restano solo macerie; il principe e la sua corte che hanno provocato il crollo, da tempo sono fuggiti. I soldati col comandante sono scappati durante la notte insieme a tutti i preti, cappellano compreso. Restano solo le persone normali che non sanno cosa fare. Senza più una difesa (fisica e morale), senza una casa, abbandonati in balìa delle belve e dei selvaggi. Scusate ma ho proprio questa impressione. Tutti gli ultimi Governi hanno solo fatto danni enormi. Siamo letteralmente invasi da gente che non vede l'ora di poterci tagliare la gola, distruggere le chiese, e giocare a pallone dentro la cattedrale di San Pietro. A pallone, magari con la testa di qualche santo... La chiesa, lo dico con le lacrime agli occhi, non testimonia Gesù e non sembra più ferma sui principi che per duemila anni sono stati sempre intoccabili per tutti (per la salvezza di tutti), creando così nel popolo di Dio pericolosissimi dubbi e incertezze, usando metodi moderni che però fanno uscire chi era dentro e non fanno entrare quelli di fuori. il popolo non è da meno: ha gettato via la fede dei nonni come fosse immondizia, per barattarla con il senso comune, con la moda, con la tranquillità borghese,  perdendoci però "cifre" straordinarie. Quanta gente si trova all'Inferno per questo motivo? Non era così prima! Sta venendo giù tutto. Siamo al "si salvi chi può"... Un punto però resta ancora fermo. l'Unico che ci può salvare adesso come ieri, è Gesù. Lo dobbiamo implorare di aiutarci a non perderci. Dobbiamo rivolgerci a Sua Madre, la Madonna, che sola può convincerLo a non darci quello che ampiamente meritiamo, per la nostra stupidità, piccineria, per il nostro tradimento, ma piuttosto un aiuto e un sostegno.

Il Pio


Cristiani di una volta



Mi sono imbattuto nella prima pagina de Il Messaggero del 6 luglio 1908. Pagina gialla. invecchiata. Le cose che piacciono a me. Tra le varie notizie messe una sotto all'altra, forse senza un criterio, senza foto, nè una moderna impaginazione, nella rubrica "In Italia e fuori - Fascio di notizie" mi ha colpito quella che ora vi riporto pari pari. Come dire... i cristiani di una volta. Oggi come sarebbe andata?

«Ad Alecon il Giudice di pace ha assolto i curati di tre parrocchie di Alecon, ai quali era stata fatta una contravvenzione il Giorno del Corpus Domini per infrazione alla ordinanza prefettizia che interdice le processioni».

Il Pio


Idiozia.

  C’è un Potere immondo che mette tutti noi sotto una cappa tenebrosa, triste e cattiva. Ci dice come dobbiamo parlare, cosa dobbiamo deside...