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Il buono laico e il buono cristiano.


Che differenza passa fra un buono laico e un buono cristiano? Entrambi infatti sono buoni e fanno opere di bene. Spesso il primo appare più bravo del secondo e ha più visibilità. Il buono laico però appoggia la sua bontà su se stesso e al massimo su una morale solamente umana. Il buono cristiano invece appoggia tutta la sua vita e tutto quello che fa su Gesù. Non sempre lo si vede o si sa quello che fa. Talvolta appare il primo degli sfigati. Le suorine di Madre Teresa di Calcutta a chi gli chiedeva chi glielo facesse fare a dare tutta la vita per i più miserabili dei miserabili, malati schifosi e puzzolenti, rispondevano sicure: “noi non lo faremmo nemmeno per un miliardo di dollari, ma lo facciamo solo per Gesù”. Quello che non ha il buono laico è proprio questo. Non ha Gesù da amare e seguire un punto fermo in cielo per orientarsi e che poi ti regge nei momenti di nebbia e di tempesta. La morale umana quasi mai regge una vita intera e prima o poi la si vede per quello che davvero è: umana e dunque, come tale caduca e debole. Gesù invece regge tutta la vita. E poi un buono cristiano ha la possibilità di andare in Paradiso perché ha fondato tutta la sua vita su Gesù e ha cercato di fare tutto il bene che poteva. Un buono laico la vita l'ha appoggiata su se stesso e su una morale fragile, ideologica, che non ha punti di contatto col Cielo: ce la farà a salvarsi?

Il Pio

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