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Ma chi ci difende?

 

Ma chi ci difende?  Chi viene in nostro aiuto? Chi pensa a noi, misero popolo? Chi crea opere durature per noi? Chi ci sostiene? Chi crea lavoro non pubblico? Me la faccio spesso questa domanda, ma non trovo mai risposta. I politici pensano solo alla poltrona per loro e per gli amici oltre che alle elezioni, ovviamente e a null'altro. Dobbiamo pagare una TV che parla solo dei politici. Ci sommergono di tasse. Quelli controllano se abbiamo pagato anche i centesimi, altrimenti multe su multe. Quegli altri aumentano liberamente i prezzi come e quando vogliono anche ai più poveri. Giornali e TV dicono quello che "debbono" dire. Poi sembra che il quoziente intellettivo medio di quelli che comandano sia idiozia illimitata. A voler tacere dell'incolmabile divisione tra Casta e cittadini. Ma ai bisogni del popolo chi ci pensa? Non è chiara per nulla la strada dove ci troviamo e dove ci vogliono portare i potenti che comandano dai loro altissimi e ricchissimi attici e conoscono solo il loro pensiero, il pensiero della Casta, e non hanno la minima idea di quello della gente normale (ma non gliene importa nemmeno un po' di saperlo) nè di quello che avviene lungo le vie quotidiane della Terra: loro non sono di questa Terra e per questo ci disprezzano. Forse è il caso di porsi qualche domanda prima di arrivare alla fine. Gli altri che stanno lassù non ci aiuteranno di sicuro. I capi nemmeno. E il detto aiutati che Dio ti aiuta, qui forse calza a pennello. 

Il Pio 

Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele


Il 29 settembre la Chiesa ricorda i tre arcangeli: San Michele, San Gabriele e San Raffaele, ognuno con il proprio specifico compito. Gli arcangeli occupano la sfera più alta della gerarchia degli angeli. 

Michele, vuol dire "Chi è come Dio?", è il principe della milizia celeste che combatte contro le insidie e le malvagità del demonio difendendo gli amici di Dio e con la potenza che da lui deriva ricaccia nell'inferno satana e tutti gli spiriti maligni. San Michele è l’antitesi di Lucifero, il capo degli angeli che decise di fare a meno di Dio e che per questo precipitò all'inferno. Nella Bibbia San Michele è nominato cinque volte: nel libro di Daniele, di Giuda, nell’Apocalisse, viene raffigurato con, a seconda dei casi, il serpente, il drago, il diavolo sotto i piedi.

Gabriele, vuol dire "Forza di Dio", è l'inviato di Dio. Egli è il rivelatore ufficiale dei piani di Dio. È lui che rivelò a Daniele i segreti del suo progetto, annunciò a Zaccaria la nascita del Battista, e ancora lui apparve a Nazareth alla Vergine Maria per predirle il concepimento per opera dello Spirito Santo di Gesù. San Gabriele è considerato colui che sta al cospetto di Dio.

Raffaele vuol dire Dio ha guarito. Nella Bibbia si racconta che accompagnò e custodì Tobia nelle peripezie del suo lungo viaggio e per questo è considerato il patrono dei viaggiatori e dei turisti. Nel libro di Tobia si narra del viaggio che intraprese per recuperare un credito del padre e fu aiutato più volte da un personaggio che poi si rivelò essere l'arcangelo Gabriele.

Sono Arcangeli, molto potenti in Cielo e in terra:
- San Michele lo possiamo pregare per contrastare la perniciose influenze di Satana e chiedere il suo aiuto nella lotta contro di lui.
- San Gabriele è patrono ed aiuta e protegge chi deve portare un messaggio o comunicare una notizia.
- San Raffaele lo possiamo pregare per ritrovare la strada, come pure nella malattia, nella cecità...  

Aveva l'età mia...

Quando capita di sentire che uno sta per morire oppure ci arriva la notizia della morte di qualcuno, che dobbiamo fare (se ci concepiamo cristiani, altrimenti non dobbiamo fare proprio niente)?

Questi tipi di notizie arrivano spesso—così va il mondo, per via del peccato originale—talvolta esse vengono all'improvviso, talvolta dopo tanto tempo che uno sta male, e un cristiano non può comunque pensare alla malaugurata sorte che ha colpito il proprio conoscente, nè pensare: "aveva l'età mia" o all'ingiustizia  divina perchè l'amico nostro avrebbe dovuto vivere di più... Uno non vive in eterno e nessuno ci ha garantito che arriveremo tutti in salute fisica e mentale, oltre i cento anni (forse il demonio ce lo ha promesso, però lui promette sempre, ma non dà mai).

Ecco sul punto i consigli del Catechismo maggiore di San Pio X  


992 D. Sentendo suonare l'agonia di qualche moribondo, che cosa farete?
R. Sentendo suonare l'agonia di un moribondo, mi porterò, potendo, alla Chiesa a pregare per lui, e non potendo, raccomanderò al Signore l'anima sua, pensando che fra breve tempo avrò da trovarmi io pure in questo stato.

993 D. Sentendo il segno della morte di qualcheduno, che cosa farete?
R. Sentendo il segno della morte di qualcheduno, procurerò di dire un De profundis o un Requiem (l'Eterno riposo, ndr) per l'anima di quel defunto, e rinnoverò il pensiero della morte.

Il Pio



La spada vi porto






Oggi nel mondo cattolico è un gran parlare di fratellanza universale, di unità tra gli uomini di tutto il mondo, con tutti i corollari conseguenti. Gesù però che conosceva bene il mondo, gli uomini, il peccato originale e l'influenza del porco del demonio, duemila anni fa ci aveva già messo in guardia su come avrebbero funzionato le cose. Infatti:

"Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. 37 Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. 38 Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà".

Dal Vangelo di Matteo.

E cosa va fatto alla sera?


 
984 D. La sera, prima di andare a riposo che cosa convien fare?
R. La sera prima del riposo, convien mettersi, come al mattino, alla presenza di Dio, recitare divotamente le stesse orazioni, fare un breve esame di coscienza e domandare perdono a Dio dei peccati commessi nella giornata.

985 D. Che cosa farete prima di addormentarvi?
R. Prima di addormentarmi farò il segno della santa Croce, penserò che posso morire in quella notte, e darò il cuore a Dio, dicendo: "Signore e Dio mio, io vi dono tutto il mio cuore; Santissima Trinità,datemi grazia di ben vivere e di ben morire; Gesù, Giuseppe e Maria, io raccomando a voi l'anima mia".

986 D. Oltre alle orazioni della mattina e della sera, in quale altra maniera si può ricorrere a Dio nel corso della giornata?
R. Nel corso della giornata si può pregare Iddio frequentemente con altre brevi orazioni che si chiamano giaculatorie.

987 D. Dite qualche giaculatoria.
R. Signore aiutatemi - Signore sia fatta la vostra santissima volontà - Gesù mio, io voglio essere tutto vostro - Gesù mio, misericordia - Dolce Cuor del mio Gesù, fa ch' io t'ami sempre più.

(dal Catechismo Maggiore di San Pio X)


Ed ora, alcune preghiere antiche, ma sempre belle e efficaci.

Preghiera del mattino

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Ti offro le azioni della giornata, fa' che siano tutte secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria. Preservami dal peccato e da ogni male. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.

Preghiera della sera

Ti adoro, mio Dio, e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonami il male, oggi commesso e, se qualche bene ho compiuto, accettalo. Custodiscimi nel riposo e liberami dai pericoli. La tua grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen.

Altre antiche e bellissime giaculatorie

(Una giaculatoria—dal latino jaculari, lanciare, vibrare, denominativo da jaculum, dardo, che dal suo canto viene da jàcere, gettare—cioè è una breve orazione che si porge,  a Dio o ai santi, perchè salga rapida e diritta al cielo, come dardo o come una saetta lanciata; una breve preghiera che si recita solitamente a memoria, a voce o mentalmente, ripetendola più volte di seguito quasi come un rosario. La recita delle giaculatorie è una pratica tipica della devozione popolare; esse hanno generalmente un contenuto semplice e chiaro. Spesso sono composte in rima per facilitarne la memorizzazione.
Si racconta che la loro recita alleggerisce non poco le pene sofferte dalle anime del Purgatorio. Eccone alcune...).

O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto 
(anche in latino va bene: Deus, in adiutorium meum intende Domine, ad adiuvandum me festina).

Gesù, Giuseppe e Maria Vi dono il cuore e l'anima mia.

Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

Gesù Giuseppe e Maria spiri con voi in pace l'anima mia.

Gesù Giuseppe e Maria fate che il mio ultimo cibo sia la Santa Eucarestia.

Resta con noi Signore.

San Giuseppe, patrono della Chiesa Universale, custodisci le nostre famiglie.

Vieni, Signore Gesù.

Anime Sante del Purgatorio, intercedete per noi.

Gesù Bambino perdonami, Gesù Bambino benedicimi.

Santissima Provvidenza di Dio, provvedici nelle presenti necessità.

Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam (anche in Italiano va bene: vieni Spirito Santo, vieni attraverso—per mezzo di—Maria)

Sotto la Tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Pietà di me, Signore pietà di me.

Signore, abbi misericordia di noi.

Dio, perdona i nostri peccati, guarisci le nostre ferite e rinnova i nostri cuori, affinché possiamo essere una sola cosa in Te.

Santi angeli custodi preservateci da tutte le insidie del maligno.

Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Diavoletto scappa via. Angioletto vieni qua. Buona notte a mamma e papà.

Santa Barbara benedetta salvaci dal fulmine e dalla saetta.

San Michele difendici nella battaglia, salvaci dalla perdizione eterna.

Buonanotte Madonnina! Tu sei la dolce mia mammina.

...

il Pio

Cosa va fatto la mattina?



972 D. Che cosa deve fare un buon cristiano la mattina subito svegliato?
R. Un buon cristiano, la mattina appena svegliato, deve fare il segno della santa Croce ed offrire il cuore a Dio, dicendo queste o altre simili parole: Mio Dio, io vi dono il mio cuore e l'anima mia.

973 D. A che cosa si dovrebbe pensare levandosi dal letto e vestendosi?
R. Levandosi dal letto e vestendosi, si dovrebbe pensare che Dio è presente, che quel giorno può esser l'ultimo della nostra vita; e levarsi e vestirsi con ogni possibile modestia.

974 D. Levato e vestito, che cosa deve fare un buon cristiano?
R. Un buon cristiano, appena levato e vestito, deve mettersi alla presenza di Dio, e inginocchiarsi, se può, innanzi a qualche divota immagine, dicendo con divozione: Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte; vi offerisco tutte le mie azioni, e vi prego di preservarmi in questo giorno dal peccato, e di liberarmi da ogni male. Così sia. Reciti quindi il Pater Noster, l'Ave Maria, il Credo e gli atti di Fede, di Speranza e di Carità, accompagnandoli con vivo affetto del cuore.

975 D. Quali pratiche di pietà dovrebbe ogni giorno compiere il cristiano?
R. Il cristiano, potendolo, dovrebbe ogni giorno:
1. assistere con divozione alla santa Messa;
2. fare una visita, anche brevissima, al SS. Sacramento;
3. recitare la terza parte del santo Rosario.



(Capo VIII. Degli esercizi divoti che si consigliano al cristiano per ogni giorno. Dal Catechismo Maggiore di San Pio X)

Qualcosa non riporta...


 
Chi ha studiato legge sa che un cittadino non può mai contestare la discrezionalità dello Stato o della Pubblica amministrazione in genere (salvo ad esempio i casi di violazione di legge). Se dunque un Comune mettesse un divieto di sosta su strada larghissima, spaziosa e dritta, in cui tra l'altro si deve anche procedere lentamente, quello che su questa strada ha ricevuto la multa, non può fare ricorso contro di essa mettendo in discussione la scelta dell’ente pubblico e se lo fa (normalmente) perde. E’ uscito un decreto legge con cui si stabilisce, tra l’altro che il dipendente privato, se non ha il green pass non può andare a lavoro e deve tornare a casa (e fino a qui ci potrebbe anche stare, visti i presupposti) ma in tal caso questo “criminale, disassociato” non ha diritto allo stipendio (quasi fosse una punizione per quello che ha fatto) fino a che non ha il green pass. Ma qui i dubbi se quella discrezionalità sia in effetti legittima, vengono tutti fuori. Se si parla di impiegati pubblici, lo Stato, il comune… che li ha assunti e risultano dunque essere ufficialmente i loro datori di lavoro, possono decidere quello che vogliono anche per legge; ma su un dipendente privato deve decidere solo l’imprenditore (privato) che lo ha assunto perché questi potrebbe anche volerlo ugualmente pagare e magari dargli anche l’aumento, pure se sta a casa a non fare nulla, come altresì gli potrebbe chiedere di lavorare a casa in smart working. E poi non tutti i dipendenti sono tra loro equivalenti e sostituibili facilmente, alcuni sono davvero indispensabili e la loro assenza potrebbe dare nocumento alla azienda e così potrebbe accadere che anziché uno senza green pass che deve andare a casa, alla fine dell’anno ci andranno cento vaccinati e poi per sempre. 
Va bene il mandare a casa, al limite, ma come fa uno Stato a pensare di imporre a un imprenditore (privato, che dunque mette i suoi soldi nell’impresa, senza normalmente ricevere aiuti da nessuno) a non pagare lo stipendio a un suo collaboratore? Se lo vuole fare? I soldi sono dell’imprenditore (privato) e in teoria questi può discrezionalmente farne ciò che vuole, addirittura anche gettarli dalla finestra oppure regalarli a chi vuole. Sono suoi, i soldi. Lo Stato dopo aver obbligatoriamente prelevato denaro dalle imprese con l’imponente e terribile tassazione non può anche dirgli “quel tizio non lo devi pagare perché lo dico io”: ma non esistono più i diritti fondamentali della persona, l'Italia non è sempre una Repubblica fondata sul lavoro? Mi pare dopo una lettura cursoria del decreto, di rinvenirvi una leggera cattiveria, una timidissima incapacità di comprendere la vita reale, una lievissima arroganza e solo un pizzico di delirio di onnipotenza. Ma ho detto che questo “mi pare sia così”, donde se dovessi aver errato, chiedo davvero umilmente scusa a tutti. Però ho l’impressione che se il decreto fosse stato partorito dall’assemblea del più scassato e litigioso condominio di Italia, qualcosa di meglio forse sarebbe venuto fuori.

Il Pio

È rissa! /2

 


Probabilmente è solo una mia personale impressione. Che come tale lascia il tempo che trova e non serve a niente e a nessuno. Però mi sembra che nei TG delle TV nazionali, se si deve parlare di politica, tutti i rappresentanti di tutti i partiti possono ogni giorno, mattino, sera e notte esprimere la loro veduta anche quando essa è spaventosamente ridicola, una integrale baggianata, una immensa superficialità e anche quando essa è diversa da quella del giorno prima; (poi tutti sanno che nessuna parola sarà mai rispettata da loro). Ma quando si parla di covid e vaccini, non esiste quasi mai un minimo di contraddittorio, cioè quel dare notizie di entrambi le posizioni che farebbe l'informazione democratica; considerando poi che ci sono tanti  interessanti studi e notizie che potrebbero produrre sia i no vax che i yes vax e che potrebbero dare al popolo la possibilità di farsi un'idea propria e addirittura una base comune per scegliere la strada migliore. Insieme dunque non come nemici, ma come popolo. Non è normale. Anche in questo caso si dovrebbe accendere una spia nel nostro cruscotto interno. 

Il Pio 

Hanno spento la luce



E alla fine qualcuno ha spento la luce. Per oltre venti secoli il mondo lo si vedeva benissimo: i suoi contorni, i dettagli, i minimi particolari, il panorama, gli occhi delle persone (che sono lo specchio dell'anima, come si dice)… Poi sono arrivati i sapienti, i geni, quelli cioè che hanno la Scienza infusa e la mettono sopra ogni cosa, mandati  da chissà chi (o forse da se stessi) a illuminare le menti ignoranti e ottenebrate da secoli. E un giorno questi hanno detto: “ora è giusto che vediate il mondo con gli occhi nostri, pertanto leviamo tutti i filtri (morale, religione, filosofia  e politica non allineata,...) che ci hanno imposto,  che hanno causato peraltro gravissimi errori e danni spaventosi. Questi sono tempi nuovi, moderni e solo in questo modo possiamo avere quegli occhi nuovi che 
finalmente meritiamo, moderni, adatti al tempo che stiamo vivendo”. Il dramma di tutta questa vicenda è che quei geni, anziché essere presi a pomodorate come si sarebbe dovuto fare sin da subito, hanno ottenuto il massimo del successo, in ogni dove (!) e milioni di quelli che erano stati denominati con disprezzo “rozzi e ignoranti” li hanno addirittura seguiti con gioia e convinzione in questa lotta per spegnere immediatamente la luce, il peggio è che oggi questa è ancora la maggioranza. Dunque hanno democraticamente spento la luce, proprio quella che ci faceva vedere i contorni, i dettagli, i minimi particolari, il panorama, gli occhi… quella che ci faceva indovinare la strada giusta quando eravamo arrivati a un bivio o peggio a un trivio, quella che ci faceva capire l'animo di una persona, quella che ci dava la capacità di educare e di creare opere nella realtà, che ci faceva comprendere la vita, e che dava serenità e letizia perché quando si vede bene la strada e si sa dove essa porta si cammina veloci e soprattutto si sta bene. E così oggi moltissime famiglie sono divise, in esse spesso c'è l'odio fra tutti, i Seminari si sono svuotati se non proprio chiusi, la normalità è spesso anormale e incomprensibile, non si capisce niente e nessuno sa dove la strada intrapresa alla luce solo dei nostri occhi ci porterà. E questo è dunque l'agognato moderno. A proposito. Tanti anni fa andavo in vacanza in Valle D'Aosta e lungo la strada passavo sempre davanti a un albergo grande, imponente, con un non so che di superbo e altero, tutto colorato di rosso, bello, il suo nome era "Albergo Moderno". Era però chiuso da decenni, abbandonato, in completo sfacelo e fatiscente, le finestre e le porte erano sprangate con le tavole di legno e l'erbaccia e le sterpaglie ricoprivano tutto il grande cortile un tempo vivace e pienodi colori. Niente vita, nessuno in giro, nessun movimento, nessun rumore o voce, nessuna automobile,  tutto desolato, la rete di confine sbilenca e arrugginita. Mi faceva sempre tanto effetto vedere quell'albergo. E ogni volta per oltre dieci anni, dicevo sempre la stessa frase: "questa la fine che fa ogni persona, ogni cosa, ogni concetto, ogni desiderio a cui si vuole mettere vicino la parola "moderno"". Meglio allora puntare tutta la vita, ogni attimo della stessa, solo su Gesù (cioè, che è la Luce oltre a essere Via, Verità e Vita). E come recita l'antico e bellissimo canto spiritual "Old time religion": dammi l'antica religione: è andata bene per i nostri vecchi padri andrà bene anche per me...

Dammi quella religione dei tempi antichi,
Andrà bene per me

Andava bene per Paolo e Sila
Andrà bene anche per me

Andava bene per i bambini Ebrei,
Andrà bene anche per me

Andava bene per mia nonna,
Andrà bene anche per me

Andrà bene anche quando il mondo andrà in fiamme
Andrà bene anche per me

Il Pio

E’ rissa!

 


Se uno dovesse malauguratamente affrontare, davanti a una o più persone, un discorso avente a oggetto “no vax” e “yes vax” scatenerebbe proprio una rissa che manco in una partita di pallone o nelle periferie degradate di Bombay si vede. E questo però non è mica normale. La mia opinione è che ci hanno oggettivamente divisi e fanno di tutto per aumentare questa divisione fra il popolo, mantenendo poi tutto in uno stato di continua emergenza, evidentemente non per il nostro bene ma per i loro cattivi interessi. E’ capitato addirittura anche in uno studio notarile—c’ero io—. Qui su questo stesso argomento era nata una ferocissima discussione; e lì non erano presenti persone facinorose e grossolane, col sangue caldo, non erano nemmeno estremisti politici di avversi schieramenti, (anzi!). Quella discussione è pure durata tanto e ci si è messo in mezzo pure l’anziano notaio a sbraitare! Non è normale! Non è normale e qualche lucetta si dovrebbe accendere sul nostro cruscotto interno. En passant, leggo sempre più frequentemente notizie su vaccinati ammalati di covid che contagiano altri (anche vaccinati) oppure morti poco dopo la duplice iniezione. Forse sono fake news. Però anche in questo caso la lucetta del nostro cruscotto interno si dovrebbe proprio accendere. Almeno per farci vedere se le categorie “no vax” e “yes vax” siano proprio da difendere così fermamente oppure non sia il caso invece di gridare “buffoni” a chi ci ha messo in mezzo a questa situazione.

Il Pio



L'Inferno è vuoto! Certo, lo avete visto!

 


DNell’ottica di Dio che senso ha questa battaglia «senza esclusione di colpi», quella tra il frate di Pietrelcina e «il re degli inferi», una lotta per la vita e la morte iniziata quando Padre Pio era solo un fanciullo e chiusa solo dalla sua morte? C’è una spiegazione ascetica in tutto questo?

Padre AMORTH: Purtroppo, oggi sono tanti che parlano di inferno vuoto, anche un teologo famosissimo ed un cardinale, eppure non c’è niente di più chiaro nel Vangelo che la certezza dell’inferno, delle persone che ci vanno e dell’eternità dell’inferno. Per cui parlare di inferno vuoto è tradire la Bibbia, è tradire il popolo di Dio. Togliere la paura dell’inferno è togliere un incentivo a resistere contro le tentazioni e quindi è un vero inganno ed una vera bugia. L’inferno, purtroppo, c’è, in esso cadono tante anime come hanno visto in visioni private, per esempio, i fanciulli di Fatima, e come hanno visto tanti Santi. Chi ci va, ci resta per tutta l’eternità. C’è un episodio, se vuole, che può essere interessante da ricordare. Un episodio avvenuto a una delle ragazze a cui è apparsa la Madonna di Medjugorje. Chiese una volta la fanciulla (lasciamo stare il caso Medjugorje, se si può credere o no, a me interessa l’episodio in sé): «Mamma cara, non potrebbe un dannato pentirsi delle sue colpe e non potrebbe Dio toglierlo dall’inferno e portarlo in Paradiso?». La Madonna, sorridendo, disse: «Dio potrebbe, Dio potrebbe, ma sono loro che non vogliono». Quando uno s’incancrenisce nel peccato, nella via contro Dio, non ne vuol sapere di tornare indietro. Tutte le volte che io ho detto al demonio: «tu sei il più grande stupido che esiste al mondo. Con tutta la tua intelligenza prima eri in Paradiso e adesso sei all’inferno. Dimmi: se potessi tornare indietro, cosa faresti?». «Farei la stessa scelta», è stata la risposta che mi ha sempre dato. L’eternità dell’inferno dipende proprio da come uomini e demoni siano incancreniti, cocciutamente attaccati all’odio contro Dio e ad uno stato di opposizione a Lui. Ecco perché l’inferno è eterno.

D: Ci sono stati dei Santi «posseduti» dal diavolo?

Padre AMORTH: Ce ne sono stati vari, e questo ci dà l’occasione di ricordare che la possessione diabolica può avvenire per motivi colpevoli (per esempio, se uno si dà a pratiche di occultismo), ma può avvenire anche per motivi non colpevoli. Questa è una forma di penitenza, di sofferenza, estremamente meritoria. Ci dà l’occasione di ricordare che, se uno ha una forma di possessione diabolica, non vuol dire che sia un’anima in peccato o che abbia commesso dei peccati. Mi piace ricordare una persona dei nostri tempi: suor Maria di Gesù Crocifisso, carmelitana, chiamata anche la «piccola araba», nata a pochi chilometri da Nazareth. Ha avuto due volte nella vita la possessione diabolica con la necessità di ricevere esorcismi. Quindi il demonio può anche colpire persone sane, e i sacrifici, le sofferenze, le percosse, le umiliazioni, tutto quello che il demonio provoca in queste persone è altamente meritorio per la loro santificazione e per il loro apostolato verso le anime bisognose di Dio.

D: Qual è il modo per difendersi dal maligno?

Padre AMORTH: Ritornare ai dieci Comandamenti, alle leggi di Dio. Vedere che le leggi di Dio non sono proibitive, ma leggi di salvezza. Ritornare ad amarci, ritornare alla concordia, ritornare all’onestà. Oggi la società è basata proprio sull’ingiustizia: bisogna ritornare a Dio.


(Stralci dall'articolo Padre Pio e “Barbablù". Intervista a Padre Gabriele Amorth— nato a Modena il 1 maggio 1925 e deceduto a Roma 16 settembre 2016, fu sacerdote, scrittore e soprattutto uno dei più noti e esperti esorcisti della diocesi di Roma) 
 di Raffaele Iaria tratto da wwwhttp://medjugorjesaccolongo.it/g41.htm)

Morte, giudizio, inferno e Paradiso

 


969 D. Quanti sono i Novissimi, o cose ultime dell' uomo?
R. I Novissimi, o cose ultime dell'uomo, sono quattro: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso.

970 D. Perché i Novissimi si dicono cose ultime dell' uomo?
R. I Novissimi si dicono cose ultime dell'uomo, perché la Morte è l'ultima cosa che ci accade in questo mondo; il Giudizio di Dio è l'ultimo fra i giudizi che dobbiamo sostenere; l'Inferno è l'estremo male che avranno i cattivi; il Paradiso il sommo bene che avranno i buoni.

971 D. Quando dobbiamo noi pensare ai Novissimi?
R. È bene pensare ai Novissimi ogni giorno, e massimamente nel fare orazione alla mattina subito svegliati, alla sera prima di andare a riposo e tutte le volte che siamo tentati a far male, perché questo pensiero è validissimo a farci evitare il peccato.

(dal Catechismo Maggiore di San Pio X, capo VII)

"Restaurare ogni cosa in Cristo"


"Un Sacerdote che non è santo non solo è inutile ma riesce dannoso alla Chiesa”.


"No, Venerabili Fratelli -- bisogna ricordarlo energicamente in questi tempi di anarchia sociale e intellettuale, in cui ciascuno si atteggia a dottore e legislatore -- non si costruirà la città diversamente da come Dio l'ha costruita; non si edificherà la società, se la Chiesa non ne getta le basi e non ne dirige i lavori; no, la civiltà non è più da inventare, né la città nuova da costruire sulle nuvole. Essa è esistita, essa esiste; è la civiltà cristiana, è la civiltà cattolica. Si tratta unicamente d'instaurarla e di restaurarla senza sosta sui suoi fondamenti naturali e divini contro gli attacchi sempre rinascenti della malsana utopia, della rivolta e dell'empietà: ‘omnia instaurare in Christo'" .

“Se qualcuno vuole - e chi non dovrebbe volerlo - che la sua devozione verso la Vergine sia piena e perfetta sotto ogni aspetto, è necessario... tendere con ogni sforzo all’imitazione dei suoi esempi"

San Pio X (1835-1914)


Questo grande Papa (che Padre Pio riconobbe come "il più grande fra tutti quelli che si sono seduti sul Trono di Pietro") disse nel corso della 1^ Guerra Mondiale: "Poveri figli miei, poveri figli miei —sospirava nell'agonia—... Offro la mia vita... Milioni di uomini che muoiono... Io avrei voluto evitare, ma non ho potuto...". 

E una volta, esortando i cattolici «Siate forti! Non si deve cedere... Si deve combattere, non con mezzi termini, ma con coraggio; non di nascosto, ma in pubblico; non a porte chiuse, ma a cielo aperto!».

Il suo motto che egli attuò scrupolosamente in tutto il suo Pontificato fu «Instaurare omnia in Christo», cioè rinnovare, ricominciare ogni cosa in Cristo, o anche restaurare ogni cosa in Cristo.

In un burrone


 

Prima sono arrivati gli albanesi: all'improvviso, a migliaia, su carrette stracolme di poveracci di giorno e poi su gommoni di notte. Poi c’è stata la legittima invasione dei rumeni, anche qui a frotte, innumerabili. Ora da anni ci stanno invadendo gli africani, migliaia e migliaia, continuamente e senza sosta, ci sono proprio delle organizzazioni anche straniere che ce li portano a casa. Qualche problema di ordine pubblico c’è stato a ogni invasione, minimo, ma c’è stato. Qualche timore che tra quelli che provenivano dall’Africa ci fossero feroci terroristi c’è stato (e veramente ci sarebbe ancora). Ultimamente abbiamo avuto la comunicazione che arriveranno qui anche gli afgani (ma quanti, questa volta?). Il bello è che in Europa nessuno vuole accogliere nessuno di loro, forestiero, clandestino, migrante, profugo che sia. E non sarà poi, che tra gli afgani—per puro errore burocratico—entri a casa nostra anche un bel talebano fresco fresco, volenteroso, senza green pass, ma soprattutto senza controlli che incontri gli amici suoi già da tempo a bighellonare per le nostre strade? Tutto quello che vi ho raccontato, realtà, da quello che mi risulta e non fantascienza, possiamo sicuramente catalogarlo tra i numerosi misteri d’Italia. E’ qualcosa di inspiegabile a una povera mente umana come la nostra: irraggiungibile. Mistero che ci verrà svelato in Paradiso (se mai ci andremo) o quando sarà realizzato pienamente il progetto che qualcuno ha fatto su di noi. Il brutto per me e fonte di sofferenza, è che i più accaniti sostenitori dell’accoglienza di tutti, indiscriminatamente e a ogni costo, sono proprio i cattolici (progressisti). Se si prova a far notare loro un qualche larvato pericolo, soprattutto per i cristiani, loro ti rispondono “ero forestiero” e così chiudono la bocca a tutti. Ma in duemila anni quel particolare tipo di "forestieri" ha fatto numerosissime stragi di cristiani molte nel peggiore dei modi oltre incommensurabili danni e lo si dovrebbe ricordare bene in particolare dal numero dei martiri che solo per questo veneriamo. Comunque sia tutto questo non è normale, e siccome in un mondo come il nostro (meglio, come lo hanno fatto diventare i Padroni del mondo) nulla avviene per caso, dobbiamo temere tanto. Non so cosa ci capiterà, ma l’unica cosa che mi viene da suggerire è questa: restiamo attaccati alla Chiesa, a quella vera, quella del Catechismo e della Tradizione, quella insomma di Dio perché potrebbe anche capitare che nel Suo recinto possano entrare mercenari pericolosissimi e lupi feroci sotto la candida veste di buoni gli uni e di agnelli gli altri. E’ sempre vero che le porte degli Inferi non prevarranno mai su di Essa, e alla fine Lei vincerà di sicuro, ma le pecore che nel frattempo si saranno  perse chi le ritroverà più? Si salveranno o cadranno in un burrone?

Il Pio

Stella stellina...


Stella, stellina,  come sai io sono buono, mi comporto bene, sono un leale cittadino, allora fammi sapere, te lo chiedo per favore, con il cuore in mano e il fegato a pezzi, sono tante le notti che passo insonni a pensarci, quanti tra i signori Onorevoli e tra i signori Ministri, Presidenti e Dirigenti di partito, hanno il green pass? D'altra parte, loro, il numero della plebe non verdizzata e di quella verdizzata, lo sanno bene e lo diffondono ogni giorno,  disprezzando gli uni e onorando gli altri. Pubblicamente. Come vedi, Stella stellina  la cosa dovrebbe essere reciproca. E quando vanno al ristorante...?

Il Pio 

Giustizia. Diseguaglianze. Sacerdoti.

 


"Dove è assente Dio, la giustizia è esiliata”.

“La società umana, come Dio l'ha stabilita, è composta di elementi diseguali. Di conseguenza è conforme all'ordine stabilito da Dio che vi siano nella società umana dei principi e dei sudditi, dei padroni e dei proletari”.

“Un Sacerdote che non è santo non solo è inutile ma riesce dannoso alla Chiesa”.

(san Pio X)


Papisti, retrogradi, intransigenti.

 



Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri!”

“Il primo dovere della carità non consiste nella tolleranza delle convinzioni erronee, per quanto sincere esse siano, né nella indifferenza teorica o pratica per l'errore o per il vizio in cui vediamo immersi i nostri fratelli, ma nello zelo per il loro miglioramento intellettuale e morale, non meno che per il loro benessere materiale"

(san Pio X)

Non riporta nulla

 


Non è molto chiara tutta questa situazione. È la prima volta che sento personaggi importanti delle istituzioni prendersela con una fetta della popolazione perché non fanno un'azione per diritto però (ancora) non obbligatoria, ma di fatto sì. Non ho mai sentito personaggi illustri deificare la Scienza come oggi. Quella stessa scienza però di cui una parte dice di vaccinarsi e un'altra di non vaccinarsi. Non ho mai visto la statistica, che  come la prima è una scienza esatta, dire da una parte che gli ammalati sono i non vaccinati e dall'altra dire che i malati sono in buona parte i vaccinati. E non ho sentito tanto livore e tanto odio tra italiani a parte nei primi anni settanta, anche se lì era solo una questione politica tra destra e sinistra. Con lo Stato poi che prende le parti di un solo schieramento. Stato però che in passato raramente ha avuto a cuore le sorti del popolo, mentre oggi sembra non avere altro in mente. Chi comanda il mondo poi non mi pare siano degni della nostra fiducia. C'è qualcosa che non va, che non riporta. C'è puzza di bruciato. Hanno creato una confusione talmente intricata, un polverone talmente alto e denso che noi normali non riusciamo a capire più nulla, e così ci affidiamo  ciecamente ai giornali e alle TV che in buona parte sono in mano a quelli che hanno creato quella confusione. E per come è sempre andato il mondo, teniamoci pronti  a cadere in una trappola tremenda da cui usciremo non si sa quando. E come.

Il Pio 

Per il re e per la patria

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