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Pizza, spaghetti e mandolino.


 Da secoli quelli del Nord Europa, quelli con la puzza sotto al naso, quelli precisi, quelli so-tutto-io-e-voi-non-siete-un-cavolo, sintetizzano gli italiani—con non poco disprezzo—nella seguente massima: “Pizza, spaghetti e mandolino”. Come dire: siete gentaglia, povera, puzzolente, senza educazione, non valete nulla: mangiate e suonate solamente, non lavorate e non siete degni di vivere nella grande, laboriosa e pulita Europa. Gli italiani, quelli normali e non quelli che, anche loro, hanno la puzza al naso e il disprezzo, spesso ingiustificato, per tutto quello che è italiano, o che ritengono un’onta il giudizio dell’Europa (buona questa!) dovuta a causa del popolo ignorante, gli italiani veri dicevo, se ne disinteressano di questo appellativo, anzi lo prendono come un titolo onorifico, perché sono anche scanzonati, come Pulcinella. L’italiano vero non ha la puzza al naso ed è geniale, si sa adattare, si industria,… poi certo, ama mangiare le cose buone che solo in Italia si fanno, ma quando c’è da insorgere per difendere con la vita qualcosa di importante, chessò, la fede cristiana, la Patria, lo ha sempre fatto magistralmente (i lazzari, i briganti ad esempio). Ovviamente non tutti,  soprattutto oggi nell'Italia scristianizzata in mano a un clero che pensa più alla "furia iconoclasta" contro la Tradizione della Chiesa che a salvare le anime del popolo di Dio. L'Italia invece, ha un solo unico problema: lo Stato che da secoli è per tutti gli abitanti della Penisola un peso morto, non più sostenibile, imbecille che non fa e non sa fare nulla per il popolo, se non danni o avallare le pazzie di quelli lassù del Nord con la puzza al naso e caricare i cittadini di tasse per potersi mantenere tutti i privilegi da imperatore che si e concesso da solo come per virtù divina. Oggi  però per noi italiani normali la cosa si sta facendo veramente preoccupante e seria. Oltre allo Stato ci si sono messi pure quelli lassù; ora ci vogliono davvero far mangiare gli scarafaggi come sacrificio alla dea Terra. Infatti le industrie e le aziende della grande distribuzione italiana stanno già attuando entusiasticamente questo diktat, senza nemmeno avere un po' vergogna avendo nonni tutti italiani pizza, spaghetti e mandolino. Stanno anche uscendo le foto di belle modelle e famose attrici riprese mentre, ovviamente con le cosce di fuori che attirano sempre i semplici, si stanno mangiando appetitosamente delle cavallette vive, restando estasiate. Così quelle ricevono un bel malloppo, gli industriali triplicano i fatturati e gli ideologhi cattivi vanno a brindare tra loro perché ormai gli siamo tutti in loro pugno. La coscienza si fa silente spesso davanti alla pecunia che non puzza mai. Io so che mi sto rivolgendo ai soli miei tre lettori (in media, per di più) però si può partire in tre anche per le grandi battaglie. Vi prego: boicottiamo, non compriamo dalle Aziende che ci vogliono far mangiare gli scarafaggi. Questa oltre ad essere un’onta per noi è anche pura ideologia da un lato e mero profitto dall'altro, ma non certamente un vantaggio per la terra. Stiamo attenti perché riceveremo molto presto mitragliate di diktat anche peggiori di questo e ci constringeranno a aderire, se non vogliamo la "morte civile". Prepariamoci. Fino a che non ci avranno o ammazzato, affossato o impoverito completamente, o peggio sottomesso come schiavi,  questi puzza sotto al naso continueranno. Ma poi ci farà bene mangiare gli scarafaggi?

Il Pio

E’ una bestemmia!



Questa è gente di una 
perfidia disumana, malvagia; si è fatta nel Demonio il proprio dio Uno e Quattrino e lo adora e lo incensa. E' questa la gente che domina il mondo e ha verso il mondo e i cittadini normali un odio spietato, irrefrenabile perchè  vuole tutto nella forma dei suoi capricci ed interessi. Sono i potenti del mondo e hanno in tutto il mondo una schiera che non si conta, di servi devotissimi che li seguono come cani addestrati, pronti sempre a ringhiare e mostrare i denti contro chi ostacola i loro padroni. Si ventila oggi l’ipotesi di una guerra nucleare, in Europa. E uno allora si chiede perché mai, dopo aver sempre parlato continuamente di pace come valore fondamentale dell'Occidente, intangibile, ora abbiamo dovuto sommergere, in pochissimo tempo, l'Ucraina con tonnellate di armi e ci dicono che è giusto (anche i pacifisti) e dobbiamo stare contenti. E questo forse, senza però andare a fondo delle reali divergenze tra i due Stati e soprattutto senza ipotizzare le conseguenze per tutti. Quando due litigano furiosamente, in genere, non è che si dà in mano un’accetta a  chi “sembra” quello che ha ragione. Prima si dividono i litiganti e si cerca di capire per risolvere, dopo e solo dopo si potrebbe arrivare alle mani a favore di uno (è utopia, ma è quanto  di più ragionevole). In teoria l'onu dovrebbe fare questo. Ora mandando là le armi, si spera forse che la sconfinata e potente Russia si impaurisca e torni indietro a casa con la coda tra le gambe, facendo ridere il mondo? Ci rendiamo conto di chi stiamo parlando? E poi perché così non è stato fatto laddove, le tante guerre in corso, stanno macinando migliaia di morti soprattutto tra la popolazione civile (in particolare quella cristiana)? Una cosa è certa: parlare di pace in un mondo in cui comanda il demonio, è praticamente una bestemmia, oltre che dannosa anche del tutto inutile. Tanti ne parlano a bocca piena, sfilano e scrivono, ma poi si scannano acerrimamente nei salotti televisivi, per la pace. Tra gli anni settanta e gli anni ottanta del secolo scorso c’era l’allerta rossa per una imminente guerra nucleare a livello mondiale (che si giocava, sì solo tra URSS e USA, ma ci avrebbe rimesso poi tutto il mondo). In quell’occasione Dio però non ci perse di vista e la cosa, per un motivo o per un altro, è stata superata fino agli anni nostri. Oggi, oltre l’allerta rossa per la guerra nucleare, c’è molto altro ancora per cui stare seriamente preoccupati, per colpa  dei cattivi di cui sopra. Io non so se oggi Dio non si sia stufato di tenerci d’occhio, come se fossimo ancora bambini scavezzacollo, di seguirci sempre come una madre premurosa e riprenderci quando siamo caduti in un fosso; di fronte a figli così ingrati e cattivi, così infedeli e traditori, tanto sciocchi, di fronte alla "furia iconiclasta" che da anni è in corso nella chiesa, Dio potrebbe anche dire “basta, vedetevela voi, allora, io tornerò a riprendere quelli rimasti, quando non avrete più nulla e sentirete nuovamente bisogno di Me. Io le cose ve le ho dette e spiegate, se non mi volete ascoltare, la porta non è mai stata chiusa ed è la stessa da dove un giorno siete entrati”. Restiamo dentro, per favore: solo Dio ci può salvare. Per favore, preghiamo, preghiamo, preghiamo. Forse Dio cesserà di essere arrabbiato con noi e volgerà il suo sguardo di giustizia e di misericordia, verso di noi. Preghiamo tutti, anche quelli pagani, gli anticlericali, gli atei e gli agnostici, come pure quelli che non credono, anche i peccatori, forse a tutti questi Dio li ascolterà prima. Preghiamo. Preghiamo. Preghiamo. Per favore. Qui non è in gioco solo la nostra vita e le nostre case, ma per molti anche la salvezza eterna dell'anima. 

Il Pio


Quelli ci spostano le idee.


 La situazione non è da stare tranquilli. Noi pensiamo che i governi comandino sulla propria nazione. Secondo me questa è una visione ottimistica e la realtà è più triste e tetra. Ci sono in effetti poche persone che comandano il mondo e questo lo abbiamo intuito tutti, tranne quelli che lo avrebbero dovuto capire. Noi ancora siamo a scannarci, come insensati, per dire chi è più bravo tra Meloni, Conte, Renzi... quando i nostri terribili nemici sono altrove. I padroni del mondo riescono per i loro fini degenerati, a spostare continuamente montagne di soldi, a creare e  a far cadere governi senza passare per la volontà popolare, a ordinare guerre, a trasmigrare interi continenti in un altro, a cambiare la morale. Chissà se è idea loro una guerra nucleare in Europa? Soprattutto riescono a spostare le idee della gente verso luoghi a loro favorevoli. A uniformarle, omogeneizzarle, dividendo così i popoli in fazioni che si odiano. Hanno per questo in mano loro, consenzienti, si capisce, anche tantissimi  cantanti, attori, scienziati, politici, giornalisti che declamano  a voce alta il loro copione. Ad esempio in un film in bianco e nero, la bella protagonista scopre all'inizio, di essere in cinta e che dice? "In un momento come questo non mi posso permettere un figlio", il bel marito, il protagonista, approva, saggiamente e non si poteva dar loro torto. Ma. Non era povera, si riferiva alla carriera lavorativa, e poi non era fondamentale nel film questo passaggio; ma dopo un po' in Italia sarebbe andato in onda lo spettacolo dell'aborto giusto e legittimo. Capite cosa voglio dire?  Fate caso a quante perle del genere si trovano nei film e quanti messaggi vengono veicolati in essi. E quanti anche nei libri, nei giornali e nelle pubblicità? Quei potenti infatti ci fanno spostare le idee, perchè dobbiamo pensare come vogliono loro per realizzare i loro capricci intellettuali e monetari. E così tra un po' mangiare gli scarafaggi sarà per tutti come mangiare gli spaghetti alla carbonara, ma più contenti perchè così salviamo il mondo. Tra un po' saremo obbligati a sacrificare alla dea Terra, tantissimi nostri risparmi per mettere a norma energetica le case, diverremo poveri, ma la Terra sarà salva. Ci stanno tagliando la gola con i prezzi alle stelle. Ci vogliono sostituire con gli africani musulmani facendoci sentire in colpa con la fratellanza cristiana. Vogliono ridurre la popolazione mondiale per realizzare la loro terribile ideologia disumana che esiste solo nei loro cervelli maledetti. E loro non toccheranno mai con un dito quanto ci impongono. Noi non possiamo fare nulla: ricordatevi al tempo del lockdown, venivano a scovarci con gli elicotteri se non avevamo la mascherina (cosa che non hanno fatto con i criminali). Possiamo protestare, ma ci troveremo contro lo Stato. La cosa più utile è quella di metterci sin da ora sotto il manto di Maria. Poi quelli se la vedranno davanti al Tribunale di Dio perché lì non avranno nessuno dalla loro parte e i loro soldi e i loro enormi poteri non varranno a nulla. A meno che non si convertano prima di morire al Vangelo. E potremmo anche pregare per questo. Forse però noi cristiani ci meritiamo tutto questo per la nostra tiepidezza.

Il Pio 

Onu.

 


L'ONU ha detto che il problema del cambiamento climatico e dell'inquinamento sta arrivando al punto del non ritorno, tra un po' ci saranno zone della terra irreversibilmente invivibili. Ho pensato che questo non lo ha detto la fruttivendola che per me ha molto più buon senso di tutti i lorsignori. Chi lo detto è stato l'ONU. Chi è che deve fare qualcosa? Noi che siamo già stati sufficientemente terrorizzati e non possiamo fare che cose minime? Chi è che  deve imporsi sugli Stati e dare indicazioni? A che serve avere un costosissimo ONU? Potremmo anche azzardarci a dire a che servono costosissimi Stati se non risolvono i problemi?

Il Pio 

Rilassatevi!


Sera prima di cena. Sto stravaccato sul divano del tutto dimentico che moglie e figli si stiano dando da fare per la cena. Scorro annoiato i messaggi di Facebook. Arrivo a un post di una signora in cui si legge questo singolare avvertimento: “non parlare mai a una donna col ciclo, nervosa, arrabbiata, stanca, sconsolata,…”. Non ritenendolo profondo e serio, ho risposto simpaticamente in questo modo: “…praticamente sempre!”. Era una battuta. Mi risponde tosto un’altra signora: “questo tuo è il messaggio tipico di un maschilista e sciovinista”. E non scherzava. Io volevo solo fare un po’ sorridere. Poi sono arrivate pure le faccine, anche di altre signore. Ricordo in una conferenza il relatore che disse ad un certo punto, una battuta “io li ammazzerei tutti i batteri”, la risposta di una signora in fondo alla sala, forte e piccata, fu “perché i batteri non sono anche loro creature di Dio?”. Il relatore, dopo 15 secondi di silenzio imbarazzato, le disse che avrebbe avuto il piacere se tutti i batteri del mondo si riunissero a casa sua. Ho parlato di risposte di donne, ma ne ho a iosa anche dei maschi, tutte altrettanto risentite e piccate, forse queste di più di quelle delle donne; perchè, in materia di risentimento, spesso gli uomini superano di gran lunga le donne. E parlo di uomini molti dei quali mi conoscono bene e sanno come vivo e come penso. Basta vedere poi anche i salotti della TV  per capire che la situazione resta invariata: il risentimento e l’offesa facile  la fanno da padrone.

Mi viene allora da dire a tutti “rilassatevi! Non vivete sempre pensando al nemico onnipresente da cui dovete ogni minuto difendervi e che la vostra vita sia destinata solo a sconfiggerlo, perché esso c’è, è vero, ma non sempre, né in tutte le parti del mondo, né in tutte le persone del mondo. Spesso chi vi parla invece è una persona che non ha secondi fini, ma gli stessi tuoi desideri e gli stessi ideali, ma che, forse per errore, forse non pensandoci bene, usa termini che nel drammatico mondo del politicamente corretto hanno significati orribili, pessimi ma che nel dizionario invece ne hanno di buoni, di positivi. (Dire ad esempio “negro” anche nella più buona fede, anche se fin da piccolo lo hai sempre sentito dire senza malizia, anche se ci sono canzoni e scritti famosi con questa parola, anche se lo
 si è letto per decenni nei fumetti senza la minima volontà di offendere, anche se il termine deriva da niger latino, ebbene dire questa parola è razzismo inequivocabile e peste colga quella persona che la pronuncia)”. Forse il nemico vero dovrebbe essere individuato altrove. Forse qualcosa non va nell'epoca moderna e del progresso. E poi basta a buttare tutto in politica e a farsi avvelenare da essa. Rilassatevi. Rilassiamoci.


Il Pio

Il rossetto.

 


Nei primi anni settanta Claudio Baglioni cantava Ragazza di campagna, la storia di una giovane che per essersi messa il rossetto, si prende uno schiaffo a mano aperta del padre e viene mandata a letto senza cena. Gli elementi portanti del testo sono: “campagna”, cioè un luogo notoriamente arretrato, “padre contadino”, cioè fondamentalmente duro di testa e retrogrado, “famiglia cattolica”, infatti la figlia si fa il segno della croce e recita delle giugulari (ormai del tutto ignote).

Tra gli anni novanta e il duemila si cominciano a sentire le storie di diverse ragazze di città, segregate e maltrattate in Italia, se non proprio sgozzate, solo perché volevano vestire alla Europea (anche loro si mettevano il rossetto). Qui gli elementi portanti sono “famiglia di religione fondamentalmente non cattolica”, “padre, madre e fratelli uniti per compiere la giustizia divina”, “nostro rispetto delle tradizioni altrui”.

Tra il 2010 e oggi si comincia a sentire anche di ragazze che abortiscono a 15 anni (e forse anche prima). Gli elementi portanti: “figlie appena adolescenti che girano in piazza svestite, con rossetto e trucco evidente”, “rapporti sessuali completi e forse più, non appena si ha un minimo prurito”, “genitori che si disinteressano dei figli, se non consenzienti a quello che fanno, quando non li incoraggiano proprio”, “famiglie di religione fai-da-te”, "nel principio che ognuno deve fare tutto quello che vuole".

Domanda ai miei tre lettori: in quale famiglia vorreste che i vostri figli vivano?

Il Pio

Può essere che…

 




Può essere che:

-se prendo un mandarino al supermercato a mani nude, devo essere squadrato da tutti come un untore e spesso anche infamato? E io mi devo sentire un nemico della Patria?

-Se metto per sbaglio uno scontrino nel bidone della carta posso essere multato dai Guardiani della rivoluzione e comunque mi devo sentire un inquinatore e, come tale, pure peccatore?

-La Santa e Pura Europa, quella per capirci, dei recenti scandali, per diminuire l’inquinamento ci vuole obbligare tutti a mettere, di tasca nostra, le case nella migliore classe energetica, laddove in Qatar tutti gli stadi hanno l’aria condizionata, in USA questa si trova pure nelle Chiese, accesa anche se non dicono messa e nei pubblici uffici italiani spesso è talmente caldo che ci si può abbronzare?

-dovremo mangiare carne artificiale e scarafaggi per non uccidere i poveri animali e salvare la natura?

-l’ONU si faccia insultare a testa bassa da una bambina ricca e petulante proprio sull’inquinamento, infine la applaude, fa l’ola, la notizia è su tutti i giornali, ma nessuno poi fa nulla?

È vero anche che dobbiamo consegnare ai nostri figli una terra pulita, ma non ci dobbiamo ammazzare noi per questo. 

Ho sentito recentemente un vecchio documentario, di quelli “scientifici”, seri, di approfondimento in cui si diceva, e parliamo degli anni ’60, che erano i mezzi pubblici a essere fonte del massimo inquinamento cittadino, laddove oggi si dice che il trasporto pubblico è troppo scarso e va implementato, proprio per ridurre l'inquinamento. Ricordando anche
 che prima c’erano anche i filobus elettrici, ma che siccome i fili rovinavano il paesaggio, erano stati eliminati, per gli urli degli enti a difesa delle bellezze urbane. In un altro documentario anch'esso molto datato, si paventava, sempre come conseguenza dell'inquinamento, non un riscaldamento terrestre, come dicono oggi con assoluta certezza morale, bensì una glaciazione mondiale. 

Vi ricordate anche delle vessazioni e le angherie che abbiamo subito a causa del covid-19

Come spesso succede oggi, abbiamo cacciato di casa il Padrone e l'abbiamo fatta occupare abusivamente da due nuovi dei, costruiti dalle mani nostre, meglio,  dalla nostra mente bacata: la dea Natura e la dea Salute. Sono due dei terribili, spietati, voraci, cattivi. A loro, come nuovi pagani, noi facciamo sacrifici anche umani, soprattutto quando succedono fatti che non capiamo, credendo con fede ferma che loro ci illumineranno mediante segnali che però solo i vati scienziati potranno capire. Altra faccia della scristianizzazione. 

E queste sono solo quisquilie. Accade ben altro. 

Ci rendiamo conto del regime di follia universale in cui viviamo? Ma dobbiamo per forza seguire questo mondo? O Dio, è vero, ti abbiamo tutti sfrattato ingiustamente da casa Tua, Tu abbi ugualmente misericordia di noi e aiutaci e liberaci da questa terra di pazzi. Da tutto questo, libera nos domine.

Il Pio 

Non facciamoci cadere le braccia



Mi sono rattristato. Mi sono rattristato dopo aver sentito dal Governo, quello che aveva ricevuto da tantissimi italiani una fiducia smisurata, quasi fosse il liberatore della Patria, la frase “dobbiamo difendere i confini dell’Europa”. Prima delle elezioni parlava di difendere i confini nazionali, laddove infatti gli altri Stati, i propri, li difendono,  non bene, benissimo e senza starci tanto a pensare. La differenza si capisce facilmente, difendere l'Europa è qualcosa di grande, ma anche di vago e poi ci devono pensare tutti, e tutti devono essere d'accordo sul modo,  sui costi,  sulle responsabilità: non è per adesso, cioè. Com
e si capisce che, contestualmente, continua ininterrotta e senza perdere tempo, l’invasione afro-islamica in Italia che non promette nulla di buono. Invasione voluta da quelli che comandano il mondo e non hanno remore a muovere popoli interi come le pedine del gioco dell'oca o di risiko. Così i clandestini, sono diventati prima immigrati, poi migranti (che fuggono dalla guerra e dalla fame) e ora naufraghi. E poi l’aumento spericolato dei prezzi; dice che dobbiamo trovare i fondi per fronteggiare agli aumenti. Ma come? I pessimi devono ridurre l’infame speculazione, mica noi. E poi, può essere che uno Stato non riesca a imporsi ai “tagliagole” della finanza che “sgozzano” i poveri e innocenti cittadini italiani, peraltro già massacrati dalle tasse italiane più esose che altrove? Devo sconsolatamente considerare che non è cambiato nulla ed è tutto come prima. Tra quelli di ieri e quelli di oggi c’è solo la differenza che gli ultimi sanno parlare un po’ meglio, i risultati però ci sembrano simili. E la differenza tra una democrazia sporca come si è ridotta qui da noi e una dittatura è che il tiranno quando fa le cose (nel bene o nel male) ci mette lui solo la faccia, ma spesso, per questo, ci mette anche il collo, anzi ci rimette proprio il collo, tutto intero, nella democrazia sporca invece nessuno ci mette la faccia e nessuno ci rimette del proprio e tutti sono comunque sistemati in posti ben remunerati insieme a famiglia, parenti ed amici. Mentre il popolo quello che in democrazia dovrebbe decidere, langue. E noi continuiamo a farci avvelenare dalla politica, a litigare tra di noi ferocemente su chi dice le cose più belle, "dice", mica "fa". Scemi noi: questa politica allora ci meritiamo.Però non facciamoci cadere le braccia: il nostro capo non è un leader politico; il nostro capo è Gesù, che non ha nulla a che fare con speculatori, politici, lobby, faccendieri, invasorie invadenti, e quant'altro del genere. Lui vuole bene a noi, vuole la nostra felicità e la nostra salvezza, a patto che Gli vogliamo bene e Lo seguiamo.

Il Pio

I giovani.





Ultimamente sono avvenuti episodi un po’ strani, sicuramente insoliti. Diverse persone hanno imbrattato con la vernice alcune opere d’arte importanti e poi ci si sono appiccicati accanto, in un altro episodio qualcuno ha sporcato con la vernice, il muro e la porta di un grande storico edificio, peraltro sede del più importante organo dello Stato. Minimo comun denominatore di queste azioni è che gli autori sono tutti giovani e che lo hanno fatto perché non ci si preoccupa a dovere dell’inquinamento e del cambiamento climatico, o giù di lì. Io pensavo che gli episodi anzidetti fossero esecrati unanimemente. Invece no. Una buona parte degli italiani infatti ha manifestato l’opinione che quei giovani hanno fatto bene ad agire in quel modo, perchè solo così 
potevano far notare a tutti quel gravissimo problema che oggi non è considerato dallo Stato; ne deriva, dunque che non sono vandali, ma eroi e non vanno  puniti, semmai premiati. Io ero ragazzo nel periodo del ’68 e mi ricordo l'aria di speranza che allora si respirava e che tutti agognavano un rinnovamento del mondo che ormai si sentiva prossimo; anche allora erano i giovani a farsi carico di contestare per ottenere i cambiamenti auspicati; anche allora molti adulti li applaudivano quando non gli andavano proprio dietro (dimenticando che normalmente è il giovane che deve seguire l’adulto). La storia ci insegna che poi dentro quel movimento giovanile, nato con tutta probabilità spontaneamente, si è innestata la politica, ma quella cattiva e stramaledetta, quella che avvelena gli animi e sono così cominciate a sentirsi le prime teste spaccate, i primi scontri con le Forze dell'Ordine, i primi morti, poi la lotta armata e poi il terrorismo. Poi è finito il ’68 con pochi frutti e molti danni. Negli anni ’80 i giovani non pensavano a nulla se non al vestito di marca (erano i paninari) disinteressandosi completamente dei problemi sociali e dell'inquinamento. Poi negli anni ’90 si cominciano a risentire i giovani che contestavano e occupavano le Università e le scuole, si trattava del Movimento della Pantera che protestava contro la riforma degli Atenei, ma è finito  presto anche questo più o meno con lo stesso risultato. Poi sono ricominciate periodicamente le occupazioni delle scuole per vari motivi o pretesti, ma alla fine: aria fritta. Ultimamente è emerso il movimento giovanile delle Sardine che protestavano contro certa brutta politica, ma mi pare che non abbia avuto molto seguito e successo. I giovani sono così, persone d’oro, appassionati, cordiali, coraggiosi, pronti anche a dare la vita per qualcosa di grande, insomma vogliono sempre scalare la montagna fino alla vetta e non fermarsi a valle. Si fidano di chi parla al loro cuore e ai desideri più alti. Però, in quanto giovani, difettano naturalmente dell’esperienza e rischiano di non comprendere dove stanno andando o meglio dove i cattivi maestri, che spesso si nascondono dietro le quinte anonimi, li vogliono portare per loro tornaconto. E continuano a andare avanti anche se la strada si riempie di nebbia, proprio perché il loro cuore gli dice così. Ma il cuore se non è dominato dalla ragione, non si sa dove mai potrebbe portare. Per questo io non mi fido di tutto quello che fanno in via esclusiva i giovani a briglie sciolte, senza seguire cioè, un maestro buono. E come si fa a capire se un maestro è buono? Non è facile, certo, se ti fa ardere il cuore e desiderare cose buone che valgono per tutti gli aspetti particolari della vita, esso è buono. E poi se poi questi a sua volta, sta sempre vicino a Gesù, possiamo avere l’80% della certezza di averlo trovato. E non mi fido neanche di chi parla, riempendosi la bocca, di inquinamento e cambiamento climatico, perché pur essendo un argomento più che mai importante, oggi esso è caduto in mano alla politica e soprattutto ai potenti che ultimamente si sono nascosti pure dietro una giovanotta. E questi dell'inquinamento non gliene importa nulla. E non sono nemmeno buoni maestri. 

Il Pio



L'arte del litigio

 


Un tempo si diceva che la politica fosse l'arte del compromesso, laddove "compromesso" significa che in caso di lite, una parte cede su una propria condizione, mentre l'altra lascia perdere una pretesa e così si giungeva a una conclusione che andava bene, o quasi bene, a tutti. Ma almeno una conclusione si raggiungeva. Oggi più che del compromesso, essa sembra l'arte del litigio che è sempre un'arte in cui ci vuole esperienza e anche talento per esercitarla, ma la lite, anche se ben fatta, normalmente, non porta mai da nessuna parte, se non a un immobilismo tremendo e notevoli danni per il consorzio umano. Faccio alcuni esempi su argomenti per cui le parti politiche si stanno scannando. Primo: il reddito di cittadinanza. Una parte sbraita perché esso aiuta senz'altro le famiglie povere a mantenersi e a sopravvivere; l'altra strilla perchè lo prende chi non lo merita o che rifiuta i lavori proposti. Secodo: i migranti. Una parte urla rabbiosa perchè sono precisamente poveri naufraghi e non clandestini, sono bisognosi, in mare sono morti anche i bambini, ci portano la cultura, fanno lavori che gli italiani non vogliono fare, l'altra col fegato a pezzi dice del pericolo  dell'invasione islamica, che qui vengono a delinquere e che diamo più soldi a loro che ai pensionati e ai italiani poveri. E questo concerto polisinfonico va avanti da tanto tempo inutilmente e nessuno vuole nè può cedere di un millimetro a mo di compromesso e nessun punto fermo si è mai raggiunto. Anche gli antichi romani si ammazzavano e si scannavano (veramente) tra di loro per la politica, ma erano al contempo anche molto concreti e delle cose che hanno fatto a vantaggio del popolo e di Roma ne abbiamo ancora contezza. E il popolo era fiero di essere di Roma. E Roma era amata dai cittadini che la volevano e la rendevano bella. Una frase, mai smentita dai millenni, era "in medio stat virtus" cioè il giusto,  il vero,  la virtù sta nel mezzo. Così negli esempi di cui sopra, il reddito di cittadinanza potrebbe pure andar bene, ma con maggiori controlli, certificazioni e punizioni esemplari in capo a chi lo eroga tranquillamente, per vantaggi propri e tornaconto. I migranti, va bene l'accoglienza, ma con criterio, nel limite delle nostre possibilità ed almeno non accettiamo quelli fatti uscire apposta dalle carceri, evitiamo l'invasione di chi ci vuole solo sottomettere e chi, bene accolto, delinque reiteratamente, venga rimandato a casa, con indagini magari sullo strano movimento delle numerose ong. In medio stat virtus. Sì ma anche un po' di virtù,  lucidità e buon senso personale, e soprattutto un po' di amor patrio. A proposito dell'arte del litigio e delle conseguenze, anni fa ad esempio, il partito dei verdi in parlamento votò a favore di una legge per mantenere due centrali nucleari, cosa era successo? Semplice, la maggioranza aveva proposto la chiusura delle due centrali, i verdi erano alla minoranza e dunque,  per forza di cose hanno dovuto votare contro la proposta del "nemico",  forse senza nemmeno sapere l'oggetto del voto, la conclusione: ecologisti duri e puri, senza se e senza ma, votano compatti a favore del nucleare. Questo succede a seguire quel tipo di arte, a ragionare solo con "noi" e "voi". E fosse solo l'arte del litigio, ancora ci potremmo salvare; in Italia purtroppo pare che non comandi più il parlamento e il governo, ma i soldi dei potenti e qualche scandalo ogni tanto ce lo dimostra e ricorda. In teoria la Chiesa sola, come sempre, potrebbe risvegliare i cuori tiepidi, i cervelli aridi ed obnubilati, rinvigorire le braccia inoperose e flaccide,  ma essa sembra parlare solo di pace e fratellanza universale, con massimi sistemi, cioè, dunque come il sale sciapo. Signori miei,  mi sa che dobbiamo cominciare a fare quello che nessuno vuole fare più in Italia e non credo che, almeno in questo caso particolare, i migranti ci vogliono dare una mano.

Il Pio 

Maledetti!

Il discorso oggi è breve. So da sempre che un cristiano non può maledire nessuno. Ma, mi domando, se un sacerdote ha il potere di benedire, ...