Da qualche giorno i potenti dell'Europa hanno cominciato a parlare, con assoluta freddezza, di guerra come possibilità. Remota, ma possibile. Non ho sentito dire però: "stiamo facendo e faremo di tutto per scongiurarla" e la cosa fa pensare, sapendo come la pensano quelli lassù sui destini del popolo. E io mi chiedo... un tempo in guerra si andava "per il re e per la patria". Oggi la patria è fascista e il re non c'è. E allora chi partirebbe per il Presidente della Repubblica, per il Capo del Governo, per il Parlamento. Chi vorrà dare la vita per l'Ucraina, la Russia? Chi regalerà un occhio, una gamba o un braccio per il Parlamento Europeo? Per chi allora dovremo sacrificare la vita, per quale ideale, e soprattutto perché? Lo sappiamo bene, il nostro destino è in mano a gente spietata e potente che ci odia. Sarà difficilissimo fermarli, anche perché nei loro cuori lo Spirito Santo non arriverà mai. E a noi nessuno ci difenderà. Io non so come morirò. Di vecchiaia. Forse un ictus, un arresto cardiaco, un tumore o un incidente stradale. In guerra... Ma se devo morire per qualcuno voglio morire per Dio Padre Onnipotente.
Il Pio