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Scienza e coscienza

 



Mi piace molto girare in internet per leggere le varie notizie (cercando in tutti i modi di scremare quelle vere, verosimili da quelle false). Ad esempio mi è capitato di recente di leggere che una parrocchia italiana abbia messo un cartello in cui c’è scritto che quelli non vaccinati “non sono graditi”, che in clericalese significa che è proprio vietato a costoro entrare. Poi chi si prenda la responsabilità dei peccati mortali di cui al terzo Comandamento che vengono per ciò commessi, non è dato sapere; come non è dato sapere se quelli che si sentono cacciati dalla chiesa, scandalizzati da essa, poi vanno in qualche setta di matti e ci rimangono fino alla morte chi dovrà rispondere della loro anima. Gesù ha dato se non erro altri obiettivi alla Chiesa. Questa notizia non so se è vera, ma potrebbe essere verosimile per i tempi che viviamo. Altre notizie su cui spesso mi fermo, questa volta in campo laico, riguardano il vaccino, in particolare mi interessano le notizie che vengono pubblicate dagli scienziati. Per esempio—ripeto, notizie date da scienziati, virologi, medici, professori universitari, studiosi—si legge: “il covid si cura”, “il covid non si cura”, “il vaccino durante una pandemia è inutile e pericoloso”, “il vaccino durante una pandemia è l’unica risposta che si può dare”, “il vaccino è spesso inutile”, “il vaccino è prezioso”, “il vaccino provoca le varianti”, “il vaccino non provoca le varianti”, “il vaccino potrebbe essere mortale”, “non c’è alcun legame tra la vaccinazione e la morte, la paralisi, la trombosi”, "il vaccino  è sperimentale", "il vaccino non è sperimentale". Io non sono medico e non so chi ha ragione evidentemente, mi devo per forza fidare di qualcuno di questi due schieramenti di scienziati anche se per come stiamo messi, prendere oggi, una posizione significa inimicarmi altri italiani del popolo come me e messi come me e questo in nome di chi e perché poi? Io ho studiato legge e so che uno stesso articolo può essere interpretato in maniera diametralmente opposta anche addirittura dalla Corte di Cassazione (ultimo grado di giudizio e riferimento principale per gli studiosi e gli avvocati). Ma qui stiamo parlando di scienza, non di legge, anzi di Scienza oggi unico riferimento di ogni faccenda del mondo per il mondo intero. Ci hanno sempre insegnato che la Scienza è esatta come la matematica, non sbaglia mai, è giusta, dà una risposta certa a tutto (l’esatto contrario è la religione che per duemila anni ha imbrogliato le carte) pertanto chi non La segue non è moderno ma medievale. Alla luce di quanto sopra cosa si dovrebbe concludere? Se la Scienza va interpretata a seconda degli scienziati (come la legge), non è allora infallibile. Se la Scienza segue la tessera del partito e di chi la foraggia, non è allora infallibile. Se la Scienza dà risposte diverse per la stessa situazione, non è allora infallibile. Anzi piuttosto è pericolosa. Dunque almeno noi cattolici, anziché pensare ai cartelli terroristici, riprendiamo a “tirare la giacchetta” alla la Divina Provvidenza e fidiamoci di Dio che ha fatto anche la Scienza e la conosce bene. Come conosce molto bene gli uomini. E gli vuole bene.

Il Pio

La Bandiera


 
Di seguito la lettera di Pier Giorgio Frassati inviata a Costantino Guardia Riva, presidente del Circolo "Cesare Balbo" della Fuci, dopo la visita di Benito Mussolini a Torino del 24 ottobre 1923. Era successo infatti che sul balcone del "Balbo"  frequentato assiduamente da Frassati, era stata esposta la Bandiera (scritta con la "b" maiuscola) del Circolo in onore del duce. Questo fece riempire di sdegno Pier Giorgio che gli scrive così. Potrebbe essere uno stimolo per capire come si comporta un vero cristiano.

(Il Pio)


Torino, 24/10/1923


Sono veramente indignato perché hai esposto la Bandiera, che tante volte, benché indegno, ho portato nei cortei religiosi, dal balcone per rendere omaggio a colui, che disfò le opere pie, che non mette freno ai fascisti e lascia uccidere i Ministri di Dio come Don Minzoni ecc. e lascia che si facciano altre porcherie e cerca di coprire questi misfatti col mettere il Crocifisso nelle Scuole ecc. Io mi sono preso tutta la responsabilità e ho tolta questa Bandiera purtroppo tardi e da ora ti comunico le mie dimissioni irrevocabili. Continuerò con l’aiuto di Dio anche fuori del Circolo, benché ciò mi rechi molto dispiacere a fare quel poco che potrò per la Causa Cristiana e per la Pace di Cristo. Desidero che questa mia lettera scritta con fretta ma dettata dal profondo dell’animo sia letta alla prossima assemblea.

Con profonda stima, 

Pier Giorgio Frassati

(tratto da Pier Giorgio Frassati Lettere Effatà editore)

NB per non creare scandalo, Pier Giorgio poco dopo ritirò le dimissioni dal circolo. 


Purtroppo sono un cattolico tradizionalista


 
Io purtroppo, sono un cattolico tradizionalista e come gli altri come me (pochi in realtà), non siamo visti molto bene dai “colleghi” progressisti né da quelli civili. Nessuno però ha ancora detto che non si può essere tradizionalisti o che esserlo è un peccato, o che questi ultimi siano eretici. Dunque, come tale andavo molto volentieri alla messa tridentina, quella in latino cioè, quando ne avevo occasione. Ma non facevo nulla di male, andavo anche all’altra senza alcun problema, puntuale e composto e non parlavo mai male di nessuna delle due, anzi quando andavo a quella in latino non lo dicevo a nessuno per non creare dubbi in alcuno. Era solo una preferenza, segreta. Entrambi le liturgie sono per me ottime e fonte di salvezza. Notavo solo con un po’ di dispiacere che nel rito attuale di tanto in tanto succede che avvengono improvvisazioni fuori messale (balli, urla, sacchi dell’immondizia, cartelloni, biciclette… una volta la comunione me l’ha data uno vestito da elfo, ma forse ho visto male). Mi ha dato molto dispiacere (e sottolineo solo dispiacere) il divieto del Papa di partecipare a detta antica messa che non si potrà più svolgere senza l’autorizzazione espressa del vescovo (moltissimi vescovi sono contro la messa tridentina e dunque questo significa non andarci più forse per tutta la vita). Ma siccome sono tradizionalista—l’ho già detto?—e so bene che chi non credesse alle definizioni del Papa, o anche solo ne dubitasse, peccherebbe contro la fede, e se continuasse in questa ostinazione o incredulità, non sarebbe più cattolico, ma eretico, allora significa che non andrò alle messe tridentine non autorizzate e parteciperò solamente a quelle con il rito moderno, fino a nuovo ordine. L’obbedienza assoluta per la nostra cara fede cattolica è fondamentale. E quando si dice fondamentale significa utile alla nostra salvezza.

Il Pio

Padre Paisios, del Monte Athos






LE PROFEZIE DEL
PADRE PAISIOS DEL MONTE ATHOS


Padre Paisios (25 giugno 1924 – 12 luglio 1994), fu un monaco del Monte Athos, dichiarato santo dalla Chiesa Ortodossa il 13 gennaio 2015, è considerato da molti il maggior asceta del Monte Athos del XX° secolo. Fu molto conosciuto per essere stata una persona particolarmente carismatica, avente vari doni Divini, come per esempio la guarigione e la profezia.


UN ANTIPAPA AL SERVIZIO DELL’ANTICRISTO

Profezia del monaco Padre Paisios del Monte Athos (1924-1994)

Alcuni anni prima della sua morte, un monaco cattolico fece un viaggio in Grecia arrivando al monastero di Padre Paisios, sul Monte Athos. Vi rimase per qualche tempo avendo vari incontri con l’anziano Padre Paisios, parlando nelle diverse conversazioni su vari temi ed anche sul futuro dell’Europa. Ecco alcuni estratti del dialogo fra in due monaci:

Paisios: "oggi la situazione delle chiese è molto grave. Non lo capiscono, ma è così. ci aspettano molte prove. Fra pochi anni ci sarà una grande prova: i pii saranno duramente provati; ma durerà poco, per fortuna; poi non ci sarà più nemmeno un infedele. L'Europa diventerà una grande potenza, avrà un capo ebreo; non solo, ma cercheranno anche un capo spirituale per avere più forza e sarà il papa, il quale metterà assieme tutti, cattolici, protestanti, figli del diavolo (è una setta americana presente pure in Grecia), mussulmani... Li metterà insieme lasciando a ciascuno libertà... viviamo in tempi di apocalisse, siamo come al tempo di Noè; lo prendevano in giro... oggi nessuno ci crede, ma siamo al colmo. i pii avranno grandi prove, ma il tempo sarà breve. queste cose sono chiaramente annunciate da Ezechiele e Zaccaria....".

Il monaco cattolico: "Padre, lei crede che il papa possa giungere a questo punto?".

Padre Paisios: "certo, avverrà questo. ci sarà una grande catastrofe, ma poi tempo di pace e più nessun infedele, anche gli ebrei si convertiranno. Fra poco succederà questo. Voi come vi comporterete quando il papa farà così?".

Il monaco cattolico: "Il nostro superiore dice che se il Papa non segue l'Evangelo non lo si può seguire...".

Padre Paisios: "L'unione verrà, ma prima avremo la tribolazione e la catastrofe. Noi intanto dobbiamo mirare in alto, sì, la pietà...".
"Anche qui in Grecia alcuni preti vogliono vestire come la gente del mondo o le monache avere la veste più corta o a mezza manica... Una volta è venuto un prete, l'ho portato fuori vicino all'ulivo e ho tolto tutte le foglie dell'ulivo e gli ho detto: Sta ora a vedere che ne sarà di quell'ulivo! È come se si cava un sasso da un muro di una casa. Lì per lì non succede niente, ma pian piano entra acqua esce un sasso dopo l'altro e infine la casa va in rovina". [....] "L'apocalisse parla chiaro... parla di anticristo e di Babilonia, che è Roma".

Il monaco cattolico: "Padre, sono d'accordo con quanto lei pensa, ma sul fatto della grande prova che verrà fra pochi anni, non capisco bene....".

Padre Paisios: "non dico fra 2-3 anni esattamente, ma certamente presto, presto, siamo al colmo, al tempo di Noè...".

Il monaco cattolico: "... Poi per il Papa, lei crede che giunga a questo punto? Il nostro superiore dice che, a parte tutto il peccato, è vescovo di Roma: noi crediamo nella sua benedizione".

Padre Paisios: "Certo è capo, è vescovo, non vi dico di fare insurrezioni, ma la verità non si può camuffare... Se mio padre è ubriaco o adultero, non posso passarlo sotto silenzio. Bisogna cercare le vie dello Spirito per aiutarlo a capire, ma con pietà: come, se e quando Dio lo vuole... non ci si può nascondere che c'è molta massoneria e sionismo a roma, c'è grande corruzione, c'è la mentalità del mondo... Guarda, lo crederesti che il patriarca Atenagora era un massone? Nemmeno io lo credevo, ma mi hanno portato i documenti con i suoi gradi di massone e i certificati della pensione che recepiva come massone. Non dobbiamo insorgere, ma servire la verità e non piegarci al mondo... la Chiesa non è la barca personale di qualcuno, né del papa, né del patriarca, né del vescovo. Nessuno può far tacere lo spirito nella chiesa, nei fedeli. Dovremo patire molto, ma sarà breve la prova e poi non ci sarà più ateo o incredulo... questa è una grande consolazione".

(Cronache dal Monte Athos, Valleripa, 1986)

Divide et impera


 Devo dirvi la verità, questa situazione un po’ mi preoccupa. Partiamo prima di tutto da un punto fermo e ineccepibile: il vaccino anticovid non è sicuro al 100% non è certo cioè che non fa infettare, né tantomeno che non ti ammazza lui stesso. Secondo punto, noi siamo cavie propriamente dette, obbligate a esserlo contro ogni diritto umano, ma a nostro rischio. Tant’è che né lo Stato, né l’ospedale, né i medici, né gli infermieri, né tanto meno le Case farmaceutiche (che lo hanno prodotto in tempi brevissimi, senza testarlo, se non su di noi),… nessuno insomma è responsabile delle conseguenze provocate al cittadino dal vaccino. Cioè lo devi fare, sennò ti puniamo, ma tutto quello che ti succede è a carico tuo. Già solo questo piccolo controsenso dovrebbe far pensare a che punto siamo. Ma quello che mi impressiona di più, sono i toni di disprezzo che usano gli
 intellettuali, le Alte sfere dello Stato e del giornalismo di Stato contro i non vaccinati. Sorci, assassini, poltiglia verde, da prendere per il collo, "devono morire come le mosche", distruttori dell’economica, egoisti, untori, riottosi, “bisogna scovare i no vax”, “non devono andare al supermercato”, " non devono uscire di casa", "l’aumento del covid è solo per colpa loro",… e peggio dicendo. Sinceramente in tutta la mia vita non ho mai sentito un odio del genere forse secondo solo a quello che scorreva nel '68. Alcune di queste e altre espressioni non sono ragionevoli o logiche, se ci pensate un attimo. Vero è che alla fine sono riusciti a dividerci e un popolo diviso, si domina molto facilmente (divide et impera, dicevano gli antichi romani, certamente esperti in materia). Io sinceramente però più che attaccare il mio “compaesano” o il mio "compatriota”, (stiamo nella stessa trincea in fin dei conti e ci stanno rovinando) mi arrabbierei molto di più con lo Stato che in tempo di una terribile e opprimente crisi economica, con famiglie senza soldi, aziende chiuse,… mette a fare consulenti (i ministeri sono già strapieni di consulenti ben pagati) con stipendi spaventosi, gente che solo poco tempo fa ha fatto enormi danni alla nostra Patria (e oggi non sembra cambiata nemmeno un po’), oppure che impone il green pass ai cittadini (alla plebe, cioè), ma non lo vuole assolutamente vedere in Parlamento (e perché, poi?... Ma si può intuire). (Ma si sono vaccinati tutti i Parlamentari, i ministri, i politici... che sbraitano tanto?). Se continua così i yes vax, i no vax e i free vax si scanneranno l’un l’altro (sempre alla luce degli effetti del divide et impera). E alla fine probabilmente chi guadagnerà molto da tutto ciò saranno: le Case farmaceutiche, le Banche, l’Europa, alcuni politici, alcuni consulenti,… E ci rimetterà conseguentemente, il popolo che non conta nulla né per lo Stato, né per l’Europa, né per le Banche, né… Forse anziché seguire come sempre la propria “pancia” (cioè l’istinto peggiore, la folla, gli urli più forti e gli slogan,…) è il momento di seguire la realtà e la ragione che in quanto tale è apolitica (in quanto la politica non è affatto ragionevole). E questa strada, dove ci porterà alla fine? Tanto per la cronaca e soprattutto per non vedermi linciato dai Guardiani della rivoluzione salutare, se magari mangio un panino seduto al bar vi dichiaro sotto la mia responsabilità che il covid l'ho preso, sono finito in ospedale in terapia semi intensiva con polmonite bilaterale interstiziale e scusate se non ci sono rimasto, e sono in possesso del green pass almeno per sei mesi. Distinti saluti. 

Il Pio

P.S. proprio dopo l'invio di questo post ho visto una trasmissione su rete nazionale, in cui se ne sono dette di tutti i colori (conduttrice compresa) contro quelli che temono di vaccinarsi. Un ex sindaco ha pure detto che sono solo i no vax a usare un linguaggio sempre violento e prepotente (?). Valutate voi la situazione e se non è vero che il Potere usa come sempre le armi più potenti e infide contro i deboli che si permettono, pur essendo solo mezze calzette, di andare contro di lui. 

Stiamo all'erta.


"Appello a non vaccinarsi è un appello a morire". Lo ha detto il premier Mario Draghi il 22 luglio scorso, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'approvazione delle nuove misure anti Covid. 

Bene...

A parte che uno potrebbe morire anche da vaccinato, sia a causa del vaccino stesso che per le varianti del covid19 che non sono coperte, senza pensare alle possibili conseguenze che ci possono succedere nei prossimi anni, mi sembra però che i toni che si usano siano sempre più eccessivi e esagerati. E vengono da persone di cui gran parte del popolo non ha la minima stima. E purtroppo sono gli altolocati ad averne. La domanda allora è: "ma dove ci vogliono portare?".

Stiamo all'erta. Rischiamo che una fazione picchi quell'altra per l'odio che stanno fomentando. Viviamo un periodo pieno di nebbia (artificiale) e potremmo trovarci dove non volevamo andare. Stiamo all'erta! 

Il Pio

Ero sempre con te!



«... Così, ricoperto appena da un rude panno, Antonio si rifugiò in un’antica tomba scavata nella roccia di una collina, intorno al villaggio di Coma. Un amico gli portava ogni tanto un po’ di pane; per il resto, si doveva arrangiare con frutti di bosco e le erbe dei campi.In questo luogo, alle prime tentazioni subentrarono terrificanti visioni e frastuoni. In più, attraversò un periodo di terribile oscurità spirituale: lo superò perseverando nella fede, compiendo giorno per giorno la volontà di Dio, come gli avevano insegnato i suoi maestri.
Quando alla fine Cristo gli si rivelò l’eremita chiese: «Dov’eri? Perché non sei apparso fin da principio per far cessare le mie sofferenze?». Si sentì rispondere: «Antonio, io ero qui con te e assistevo alla tua lotta…».

***

Antonio abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa. Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, a vent'anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l'Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant'Atanasio, che contribuì a farne conoscere l'esempio in tutta la Chiesa. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia. La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà verso il Conciliio di Nicea. Nell'iconografia è raffigurato circondato da donne procaci (simbolo delle tentazioni) o animali domestici (come il maiale), di cui è popolare protettore.

(da www.santiebeati.it)

Yes vax e free vax






Ci sono ormai due partiti in Italia, ma non politici, spontanei se si può dire: il  primo è quello dei yes vax e l'altro è quello dei free vax. I componenti del primo considerano quelli del secondo pessimi e con toni sempre più violenti e accesi, dicono che limitano la libertà di tutti gli altri. I free vax vogliono il vaccino, sì, ma per chi vuole riceverlo, insomma libero, non vogliono essere cavie, hanno paura delle conseguenze e soprattutto non si fidano né dei politici né delle case farmaceutiche che non pensano certo al bene dell'umanità. Certo che dei due quelli che stanno peggio sono i free vax, che vengono dai primi considerati untori da ricercare, che rischiano il licenziamento e addirittura di non poter entrare nei supermercati, il tutto, va detto, con la complicità dei mass media che usano spesso toni che aizzano e non che portano alla calma come deve essere in un momento di nebbia. 
E così oltre a terrorizzarci ci hanno anche diviso nettamente, l'uno quasi ammazzerebbe l'altro, e questo mi fa andare con la mente a come dicevano gli antichi romani "divide et impera  (*) (dividi e governa)". Va anche detto che esperti e scienziati esprimono sull'argomento principi diametralmente opposti, fonte di immensa confusione per la povera gente: chi ha ragione? E questo in una società che ha da tempo licenziato Dio e messo la Scienza sul Trono più alto tra le divinità mondane, Colei cioè che è riferimento di tutto e a cui solo il misero mortale può fare capo, non è una cosa che aiuta a vivere bene e a capire meglio la situazione. Forse è il caso di tornare a Dio e a puntare più sulla Sua Divina Provvidenza.

Il Pio


E guarda caso...

(*) Da Wikipedia: Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā (letteralmente «dividi e comanda») è una locuzione latina secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare il popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie.

Un attacco alla giugolare!


Molti anni fa partecipavo a un Sinodo diocesano. Ad un certo punto un relatore tra tanti, fa un intervento e dice che secondo lui la messa in rito antico (quella così detta tridentina o in latino) dovrebbe essere valorizzata, perchè porta buoni frutti a tutti. Tantissimi giovani ad esempio oggi la stanno apprezzando. La messa tridentina si diceva fino al 1970 (se non ricordo male) ma da cinquecento anni e forse più ininterrottamente, nella stessa identica maniera, in tutto il mondo; la maggior parte dei santi della Chiesa è divenuto tale partecipando a questa messa. Quel relatore non aveva finito il suo intervento che diversi sacerdoti e laici si sono scagliati contro di lui e con voce grossa e piena di ira (stavamo dentro la Cattedrale) gli hanno detto che non poteva dire quelle cose e poco ci è mancato che non lo buttassero fuori di peso. Pensate che aveva parlato prima di lui, uno che era stato soprannominato Che Guevara per la sua posizione politica e per quello che diceva, ma a cui nessuno aveva mai detto nulla, per rispetto e democrazia. Domanda: ma "democrazia" di cui i cristiani moderni si riempiono sempre la bocca (anche se questo in verità, non è un principio propriamente cristiano: Gesù è morto democraticamente e Lui non ha voluto una Chiesa democratica: "Tu es Petrus...") vale solo per certuni, possibilmente solo se progressisti? E "rispetto" dell' "opinione dell'altro", quel principio che a detta di molti "fa crescere", deriva dal "guardare alle cose che ci uniscono e non a quelle che ci dividono", come deve essere declinato oggi? Fatevi voi un'idea della situazione odierna. Anche della messa tridentina. 

Il Pio 

A Maronn ci accumpagn! Anche nella distopia


 Oggi sono stato colpito da una distopia fulminante bilaterale sinistra (non nel senso del lato del cuore, o politico, ma in quello di lugubre). Pertanto sono preso dal furore di scrivere immaginando il futuro,  partendo da fatti che stanno avvenendo e lanciando liberamente la fantasia al galoppo più  sfrenato. Dunque si inizia dalla cronaca,  dalla storia, poi si scatena la fantasia. Nei Paesi dove gli islamici sono la maggioranza o un numero consistente, normalmente vogliono il potere e i cittadini che non si vogliono convertire, non vivono proprio bene. Le case gli vengono bruciate, talvolta con loro dentro, comprese le chiese, opere d'arte... e poi sequestri,  stragi, fughe, violenze.  Storia, cronaca, non razzismo (raramente si sentono questo genere di notizie). In Italia da anni ne facciamo entrare a migliaia senza un criterio né la minima cautela. nemmeno in tempi di covid 19. Il motivo di questo, per le persone normali è incomprensibile. E i civilissimi Paesi a noi confinanti li ributtano oltre confine come fossero fagotti di stracci, anche quando non sono i nostri e poi ci fanno pure la morale. Quando succederà in Italia quello che ad esempio accade oggi in Nigeria, la nobile Europa ci aiuterà o ci dirà di non fare i razzisti e di aprirci rispettosamente alle nuove istanze? O ci obbligherà a osservare i diritti dell'uomo? La chiesa progressista ci imporrà di rispettare i poveri migranti e le loro idee? La Giustizia ci manderà sotto processo se ci proviamo a difendere? Le Forze dell'ordine ce la faranno a difenderci? La classe politica da che parte starà: come sempre coi più forti o come mai coi più deboli,  comunque senza fare nulla? E i cattolici? I pochissimi che resteranno tali, dovranno difendere con la vita la fede, contro tutto e tutti. Moltissimi diverranno islamici, con piena convinzione, essi saranno i più osservanti, anche se poco prima erano quelli che odiavano la religione cattolica perché piena di regole e contro la libertà. Una parte diverrà martire, ma senza fede e dunque senza capire il perché. In Italia non resterà in piedi una sola di quelle bellezze artistiche che l'hanno contraddistinta nel mondo per millenni. Ma ve l'ho detto prima, questo è un un attacco di distopia, il resto è solo pura fantasia. Ma fantasia o non fantasia... che a Maronn ci accumpagn!

Il Pio

Battute e privacy



 Se ho capito bene lo spirito della legge sulla privacy, bisogna fare le cose in un certo modo e certe cose non si possono dire. Ora sono giorni e giorni che gli organi di informazione ci dicono che il papa è stato operato per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. In effetti però  così facendo si sarebbero divulgati quelli che si chiamano dati sensibili. Dire papa significa rilevare le convinzioni religiose e parlare dell'operazione è far sapere lo stato di salute. È solo una battuta per passare il tempo. 

Il Pio

Idioti e imbecilli


Leggo continuamente sui social dichiarazioni di molte persone secondo le quali se l'Italia sta messa male è perché abbiamo eletto idioti e imbecilli e dunque alle prossime elezioni dovremmo fare più attenzione altrimenti siamo loro complici. Queste sono chiaramente persone che non ce la fanno proprio più a vedere la nostra povera Patria da decenni in mano a idioti e imbecilli che si mangiano tutto e che non fanno nulla di buono. In linea teorica il loro ragionamento non fa una grinza. Il fatto è però che le persone da eleggere sono solo quelle che vogliono i partiti e dentro alle loro liste spesso ci vengono messi idioti e imbecilli (se non peggio), gli stessi che c'erano prima e che hanno fatto danni incommensurabili, inseriti lì per la ragion politica che nessun umano comprende. Eppure di gente brava ce n'è tanta in giro, anche onesta, buona... probabilmente per questo o non ci arrivano oppure campano poco in quell'ambiente. Solo quelli dunque, noi povero popolo possiamo eleggere e le conseguenze sono quelle di cui sopra. Il problema non si  risolve in quel modo. Bisogna ricreare un'umanità nuova. Un'umanità cristiana. 

Il Pio

Sì vaccino, no riottoso.


L’argomento è pericolosissimo, devo cercare allora di parlarne con la massima delicatezza e cautela. Premesso che “riottoso” significa “ribelle, insofferente a ogni disciplina, refrattario all'obbedienza”. Premesso che io non sono assolutamente un no vax, semmai—come dice il mio carissimo amico P.—un free vax, nel senso che questo vaccino non può e non deve essere obbligatorio a tutti, ma libero. Premesso questo. Ho sentito da una radio nazionale la notizia che mancano a vaccinarsi numerosi over 60, cioè, tra questi, i più riottosi (sic!). Il termine anzidetto non mi pare che sia stato usato in senso buono, piuttosto nella sua accezione peggiore. Come si dovesse parlare di nemici dello Stato, peggio degli  stessi terroristi, come fossero bombe batteriologiche vaganti da bloccare subito. Cosa faremo se dovessimo incontrare per strada questi spregevoli diffusori del peggiore virus di tutte le ere? Eppure tra i vaccinati ci sarebbero stati diversi morti, gente che si sarebbe trovata gli arti paralizzati, che sarebbe stata male diversi giorni, che avrebbe avuto notevoli problemi di salute (come dire: mi vaccino che sono sano come un pesce, esco...). Eppure si leggono notizie molto contrastanti sull’efficacia del vaccino, non tutti gli esperti rassicurano sulla sua efficacia, per di più ci sarebbe anche una terapia a base di farmaci contro questo virus. Eppure il vaccino non sempre coprirebbe tutti dal covid-19 e in tutte le sue varianti. Eppure si tratterebbe pur sempre di un vaccino sperimentale, fatto in pochi mesi, contro i consueti dieci anni minimi, e le cavie di conseguenza dovremmo essere tutti noi, peraltro a gratis, sotto la nostra responsabilità e a nostro rischio e pericolo. Eppure ci sarebbero anche diritti derivanti da norme internazionali. Infine, ultimo ma non ultimo, ci sarebbe da inserire in questo brutale e sicuramente errato elenco, anche l’assoluta sfiducia di molti (ma non di tutti) in quelli che ci comandano. E’ sufficiente tutto questo per avere qualche piccolo dubbio sulla convenienza di vaccinarsi, senza per questo dover essere per forza tacciati per untori, attentatori alla salute pubblica, criminali, riottosi e esposti così al linciaggio (speriamo solo) mediatico? Ma vi pare normale e soprattutto vi sembra giusto tutto ciò? C’è comunque puzza di qualcosa che assomiglia tanto alla mala fede e a secondi fini.

Il Pio

«Ci condannano per il nostro attaccamento alla fede».

  Di seguito vi metto un po’ di brevi stralci dagli scritti di Georges Bernanos (Parigi, 20 febbraio 1888 – Neuilly-sur-Seine, 5 luglio 1948...