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W il Catechismo




Il bello del catechismo, sia quello di San Pio X che quello ultimo della Chiesa Cattolica, anche nel suo meraviglioso compendio, è che è chiaro, sembra quasi che sia stato scritto nella forma di un trattato di diritto per quanto è chiaro: quella parola significa quella parola, quella frase ha un solo significato e non può essere interpretata diversamente né in buona, né in mala fede. Tutto è molto chiaro. Il fior fiore dei santi hanno solidificato la loro fede col catechismo. C'è una santa che ha conservato il libriccino del catechismo che le era stato regalato dal parroco quando era bambina, fino alla fine dei suoi giorni e lo leggrva e rileggeva quotidianamente, glielo hanno ritrovato in tasca tutto consunto quando l'hanno messa nella bara. Ma, si diceva, scritto nella forma come un trattato giuridico. Ebbene questo “rigorismo”—perdonatemi, ma il termine per quanto desueto e mal sopportato oggi,  mi sembra quello più corretto, se visto nel suo aspetto buono, cioè non foriero di dubbi e interpretazioni contrastanti—cozza inevitabilmente con il mondo, la morale e il linguaggio fluido degli ultimi decenni, dove il dubbio è una neo-virtù "cardinale", soprattutto se non si fa di tutto per scioglierlo e laddove il modernismo è la regola (anche se tutti sanno sin da ora, che tra venti anni ci sarà un modernismo ancora più moderno e diverso). Vista poi la fissazione radicata di molti sacerdoti moderni che, disattendendo i consigli di Gesù, vogliono piacere al mondo e soprattutto ricevere i suoi applausi per paura di restare fuori da esso, è successo inevitabilmente che anche il catechismo che si insegna ai ragazzi sia divenuto in gran parte fluido e pochi dei catechizzandi arrivano al sacramento sapendo cosa stanno ricevendo e soprattutto perchè. Lo posso testimoniare io—ve l’ho raccontato—che il giorno prima della cresima non sapevo minimamente cosa stavo andando a fare, nonostante un anno intero di catechismo assiduamente seguito in parrocchia con penna e taccuino e così di fronte ai miei dubbi, a domanda, mia mamma rispose, last minute, mentre apparecchiava per la cena, “tu domani divieni soldato di Cristo”. Chiariti tutti i dubbi con una frase del catechismo di San Pio X (oggi obliterata perché puzza di violenza e guerra). Ma forse per questa fluidità e poca chiarezza che oggi si sente continuamente dire “a messa non ci si va, oggi ormai non ci va  più nessuno”, “separazione, divorzio, aborto sono diritti che non c'entrano con la fede”, “basta che si crede in un Dio, va bene", "la vita è mia”, “i figli devono essere lasciati liberi”, “non dobbiamo convertire i giovani”, “scienza e ecologismo come fine ultimo”, “non imporre nulla”, "se parli ai giovani di Gesù, scappano", "non parlare mai dei novissimi", "alla vocazione sacerdotale non ci si pensa a prescindere" … e il brutto è che nessuno dice (soprattutto quelli che dovrebbero dire) qualcosa in contrario, magari spiegandolo alla luce del catechismo, della propria vita oppure di quella dei santi e non ci si prova nemmeno timidamente. Viviamo oggi in un mondo praticamente scristianizzato, nel corso di una terribile guerra contro le forze del male, quelle in terra e quelle sottoterra, ebbene la fluidità non è la tattica vincente, per lo meno a mio avviso. E procedendo così il rischio è di perdere tantissima gente che inconsapevole affronta la vita disarmata e senza sapere che c’è in corso una guerra spaventosa. 

Il Pio


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