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Il piatto di lenticchie



Lo Stato non funziona, forse ha perso la coscienza di sé, di cosa deve fare e soprattutto del motivo per il quale esiste (il contratto sociale, tra popolo e Stato, dopo le monarchie e le dittature). E’ uno sfacelo ed è pure uno scandalo che sia così, e lo dico con tristezza: a nulla valgono la nostra volontà e le nostre elezioni. Ma se non sa più il motivo per il quale esiste è bene che se ne vada (utopia). Nella Chiesa oggi regna il massimo della confusione e non si sa più a chi si deve ascoltare e chi seguire e il popolo è sommamente diviso e dubbioso (e nel dubbio della fede, satana fa i brindisi coi suoi amici). Sui social—che purtroppo ora sono il mio unico punto di riferimento—si leggono innumerevoli post del tipo “svegliatevi”, “non lo avete capito?”, “volete ancora…?”, “idioti”. Cari social: quasi tutti lo abbiamo capito e quasi tutti saremo anche ben svegli,… ma per fare che? Nessuno lo dice perché chi li scrive fa sempre parte degli intellettualoidi da strapazzo che pensano di possedere la verità, ma non la sanno indicare a chi ritengono essere loro inferiori. Peraltro qualunque rimedio si rivelerà inevitabilmente posticcio. Ultimamente ho letto che una chiesa così non va più seguita, ma è ancora vero e valido il fatto che “fuori dalla Chiesa non c’è salvezza”. Dove andremo? Da chi andremo? Dovunque andremo, saremmo sempre in errore. Io non mi vorrei mettere contro questa verità millenaria e andare per la “mia” strada che, come tale, è senz’altro limitata ed errata: perchè proviene da uno che ha il peccato originale. Ma la cosa è ugualmente molto seria. Non possiamo staccarci dalla Chiesa, ma al contempo, non possiamo nemmeno far finta che non ci siano errori o peggio assecondarli. Non possiamo neanche ritenere giusti—per la sola provenienza—gli scandali cioè quegli atti che potrebbero procurarci di peccare e dunque di perdere l’anima. E’ un momento di nebbia totale, forse uguale a quella dei primi terribili secoli della Chiesa in cui l’eresia aveva preso larghissima parte del clero e del popolo. Forse è una croce che manda il Signore per mettere alla prova un popolo sbandato che da tanti anni Lo ha abbandonato per un penoso “piatto di lenticchie”. Il dramma è che dopo decenni di catechismo super annacquato in cui spesso non si riesce a capire quali siano i pochi dettami per la salvezza della nostra anima, moltissimi, oggi, non conoscono nemmeno un po’ del catechismo e la dottrina. E in questa ignoranza religiosa, la confusione regna sovrana e il rischio di un’apostasia è realmente probabile. L’epoca in cui visse sant’Atanasio (360 d.C.) fu di grande crisi della ortodossia, cioè della Dottrina autentica. In quel periodo (così come oggi) la Verità cattolica rischiava di scomparire. Lottò praticamente da solo per oltre quarant’anni contro gli eretici e anche contro vescovi che proclamavano e diffondevano l’arianesimo. Ma poi il mondo tornò Cattolico per millenni. Chi può chieda a Sant’Atanasio di dargli il suo coraggio, la sua passione e la sua fede, perché l’Italia torni fondamentalmente cattolica.Magari,
in questo caso, anche lo Stato potrà tornare normale.

Il Pio

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