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Tiranni spietati.


La gente si lamenta dei vitalizi ultimamente ripristinati e fa bene. Possiamo solo pensare, per rincuorarci un po’, che ci stanno governando da decenni, tiranni spietati che nulla fanno per il popolo tranne qualche misero contentino buttato là ogni tanto con cui da una parte si accattivano la benevolenza di alcuni e dall’altro dividono questi dagli altri, perché un popolo diviso è un popolo che si domina facilmente e tace succube. Siamo abbandonati a noi stessi, nessuno ci difende, assistiamo a situazioni imprevedibili e assurde da parte dei tre poteri dello Stato e anche dall’Europa che non è vicina per niente ai cittadini, ma li vuole impoverire e vessare. Noi però facciamo rivolte asperrime e furiose soltanto  per i 5 centesimi del sacchetto dell'ortofrutta, per i diritti dei cani a entrare nei supermercati, .
.. Quella dei vitalizi non è che l’ultima di una lunghissima serie di vessazioni e angherie inique. E il fatto che nessuno di loro se ne renda conto o se ne vergogni è la conferma che sono tiranni spietati, oppressori indegni e senza dignità che non hanno la minima pietà e amore verso il popolo. Esistiamo solo perchè votiamo e paghiamo le loro tasse esosissime. La morale poi è messa sotto le scarpe e chi si indigna solamente è punito e va alla “morte civile”. In passato, durante i periodi di tirannide, il popolo si poteva sorreggere e consolare nelle braccia della Santa Chiesa Cattolica, dei suoi coraggiosi sacerdoti, qui trovava anche sostegno umano e la chiarezza che viene dalla fede in Gesù. Ma oggi dopo decenni di spietata scristianizzazione, da dentro e da fuori, ci troviamo una Chiesa divisa, insipida, spesso in mano a pastori mercenari che amano più il mondo del Paradiso: il popolo allora è completamente da solo, sconsolato. Dopo tutto questo triste e tristo discorso qualcuno potrebbe pensare che io stia auspicando a una rivoluzione popolare come a una guerra civile, non sia mai! Le rivoluzioni sono fatte apparentemente dal popolo, ma in effetti sempre dagli intellettuali (che odiano visceralmente il popolo perché sporco, ignorante e idiota) e spesso portano più danno ad esso e lo fanno stare peggio di prima; checchè ne dicano poi gli intellettuali e i loro amici sui loro giornali e sui loro libri. Io invece auspico e prego quasi ogni giorno per un’Italia profondamente cristiana, per una “pax romana” appoggiata sulla Chiesa. Non credo però che gli uomini profondamente cristiani possano ricoprire ruoli di governo e dunque ben governare e aiutare il popolo, perché non ci potrebbero arrivare mai così in alto per come stiamo messi oggi, oppure se ci sono arrivati, la corrente è talmente violenta, che il compromesso, i voti, la ragion politica, la poltrona, i vitalizi, il potere... se li trascinerà via con sè verso tutti gli altri. E penso invece che un popolo profondamente cattolico, difficilmente potrà essere vessato e schiacciato facilmente, perché ad un certo punto il “sacro zelo” lo prenderà. Perché la Verità ci farà liberi ci ha detto Gesù. E infine perché un popolo profondamente cristiano ha molte più possibilità di trovarsi tutto in Paradiso. Con Gesù, la Madonna e tutti i santi ove non ci sono tiranni, malgoverni, vessazioni, malattie, guerre…

Il Pio

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