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Lo Stato del capriccio.



La mia formazione è quella degli studi giuridici e pertanto sono tarato su leggi, decreti e regolamenti e più su di questi non vado. Ci sono diverse forme di Stato; per esempio lo Stato feudale, monarchico, repubblicano, socialista, liberale, di polizia, dittatoriale, assoluto,… Il nostro passato ha visto nei secoli nascere e morire molte forme di Stato (ad esempio feudale, monarchico, dittatoriale…). Oggi abbiamo fortunatamente uno Stato di diritto (come quasi tutti gli Stati occidentali). Questo significa che Esso agisce vincolato e conforme alle leggi vigenti, dunque nel suo agire sottopone se stesso al rispetto delle norme di diritto promulgate nella maniera legittima e questo vale sia per il Potere legislativo, per quello esecutivo e per quello giudiziario. Nessuno può agire contro o oltre il diritto. Questo per lo meno lo leggo sui manuali di diritto. Perché ad esempio, qualche dubbio mi sorge pensando se Esso abbia agito proprio in tal modo durante il lockdown a causa del Covid, ma questo è solo un particolare, un’eccezione che conferma la regola. Nessuno può garantire però se il nostro Stato sarà per sempre uno Stato di diritto, tutte quelle forme a cui sopra ho accennato potrebbero evolversi in altre nuove o ritornare quelle di prima e, perché no? sostituire quella attuale.
Dico questo perché ci sono alcune avvisaglie per le quali l’odierno Stato di diritto potrebbe evolversi nello “Stato del capriccio o del desiderio”. Di esempi se ne possono fare tanti. Pensiamo che nel periodo del ’68, gli universitari (in teoria la rivoluzione socialista l’avrebbero dovuta fare gli operai e contadini proletari e non gli intellettuali ricchi e borghesi) gli universitari, dicevo, pretendevano a gran voce il 18 politico. Questo numero corrisponde all'università, al sufficiente degli studenti delle medie. E pretendere il 18 politico, automatico, agli esami, significava questo: siccome uno faceva politica (cioè buttava molotov, picchiava la polizia, sprangava i nemici, scriveva frasi terroristiche sui muri, volantinava, occupava le università,…) gli si doveva riconoscere il superamento automatico di tutti gli esami fino alla laurea. Parte dei dottori di oggi hanno ottenuto la loro laurea così. Altro esempio, la signora che a 80 anni desidera finalmente partorire e avere un figlio proprio, dopo aver passato la vita a evitare i figli. Oppure quello che vuole la casa, ma non la intende nè comprare, nè affittare, cosa fa? Aspetta che esca la vecchietta dalla propria abitazione e se la prende e se la tiene, anche con arroganza e violenza e lo Stato di diritto non ha alcun potere in questa situazione. Per questo accennavo alla presenza di alcuni prodromi nella nostra società che fanno pensare a un passaggio, non so quanto imminente, dallo Stato di diritto a quello del Capriccio. Ultimamente noto che viene sempre più citata con forza, senza essere mai condannata, questa equivalenza “desiderio/capriccio=diritto inalienabile”; temo che il nostro Stato possa rientrare nella nuova forma “del capriccio o del desiderio”; in cui non sarà più il diritto (ancorché solo naturale) a governere gli italiani, ma il capriccio o il desiderio anche di pochi. Lo desideri? Non lo puoi fare? Lo Stato ti riconosce il diritto ad averlo. Uno Stato liquido mi appare oggi. E non credo che questo sia un miglioramento per tutti noi. Io desidero far parte dello Stato Pontificio.

Il Pio




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