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Loro hanno sparato per primi!


Rambo è nascosto, di notte, nella foresta e ci sono almeno duecento uomini che lo cercano per ucciderlo o se va bene per catturarlo e buttarlo in carcere per sempre. Il Colonnello Samuel Trautman cerca di contattarlo per radio. « Capo pattuglia chiama Corvo...rispondi corvo!... Capo pattuglia chiama Corvo...rispondi corvo!». Dopo un po’ Rambo risponde e gli spiega tutto quello che era successo. E risponde alla richiesta di arrendersi «loro hanno sparato per primi» (dal film Rambo—First blood—1982, diretto da Ted Kotcheff, tratto dal romanzo Primo sangue di David Morrell ed interpretato da Sylvester Stallone). Loro hanno sparato per primi e io ho dovuto reagire e non mi arrendo perché sto nel giusto, sono stato attaccato. Mi veniva in mente questa frase dopo tanti anni dalla visione del film che mi piacque tantissimo. Mi veniva in mente infatti pochi giorni fa quando leggevo la ennesima serie di disastri che la chiesa progressista sta combinando nella Chiesa. Attacchi alla liturgia, attacchi alla dottrina, attacchi al catechismo, dubbi immensi nel popolo di Dio, preti per professione e non per vocazione, altri ribelli, sospetti di legami con la massoneria, popolo abbandonato senza pastori, ma condotti da mercenari, sospetti di eresia… Ebbene a questo punto ho pensato: «loro hanno sparato per primi», i progressisti hanno attaccato e sparato per primi cannonate tremende contro la Casa di Dio e continuano a farlo. (Da quelle brecce probabilmente è entrato il fumo di Satana come diceva Paolo VI). E allora reagiamo—legittimamente—ognuno secondo il suo stato, le sue possibilità e le sue capacità. Ai sacerdoti che nell’Omelia esce uno sfondone terribile («la Chiesa per duemila anni ha controllato le coscienze» ad esempio oppure «il Vangelo è pieno di parti in contrasto con altre dunque non possiamo essere sicuri…») al termine della messa bisogna andare in sagrestia e in camera caritatis dire al sacerdote ad esempio «a parte che non è niente vero, ma giova al popolo di Dio quello che hai detto?». E si va avanti, magari andando dal Vescovo. E così a chi scrive roba da far mettere a piangere il Buon Ladrone, mandiamo mail, lettere. E tanto altro, sempre sotto l’egida della carità cristiana, ma anche lontani dal principio che il cristiano deve solo subire (perché non è così). Loro hanno sparato per primi, loro ci hanno sparato per primi. Fino a quando tollereremo questo attacco alle fondamenta della Chiesa? E’ sicuro: la Chiesa non crollerà mai anche se a difenderla resterà uno sparuto manipolo di eroi malmesso. Però quante anime si perderanno in questa situazione?

Il Pio

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