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Qualcosa possiamo fare. Inadimplenti non est adimplendum.


Non è un’idea mia, ma la riprendo volentieri e la propongo per la nostra situazione. Ormai tutti abbiamo chiaro in che mani stiamo. In particolare che razza di tipi siano i proprietari di quelle mani. Dal più piccolo comune fino al Governo, passando trasversalmente negli ultimi quaranta anni, chi ci governa è stato sempre uguale, anche se la sua bandiera era diversa e passava dalla tonalità del bianco al nero, transitando per il verde, il rosso, l’indaco e il violetto. Quarant’anni e oltre di sfruttamento e di bugie. Quarant’anni di cose non fatte o fatte male (non faccio esempi: li conosciamo bene). Quarant’anni di prese in giro. Quarant’anni di gente incongrua che malgoverna e si arricchisce alle nostre spalle (certo non tutti—questo va detto—ma viste le conseguenze, si può stabilire che sono stati e sono tanti). Con così tante prove, con così tanta esperienza accumulata in tanti anni, dobbiamo sicuramente concludere che la politica non ci salva e non ci salverà e che i partiti politici sono tutti uguali e saranno sempre tali: hanno tutti gli stessi identici fini (al di là di come si chiamano e di che cosa si vantano o si riempono la bocca) e i suoi componenti ragionano sempre storto e tutti nello stesso modo, un modo comunque privo di ideali veri e con scarsissima considerazione per il popolo (le persone esistono solo perché votano e pagano le tasse, questo pensano di noi). Qualcosa noi cattolici possiamo fare, però. «Inadimplenti non est adimplendum», è un cardine del diritto romano per cui è sempre  giusto e legittimo che all'inadempiente non sia dovuto l'adempimento. Dunque se chi sta al potere è scorretto e non adempie a quello che deve per legge fare, a questo è giusto non adempiere. Ovviamente non violando la legge, questo mai! Ma si può fare non puntellando più il sistema dei partiti e della politica che "sostiene" la nostra cara Nazione. Prima o poi il sistema imploderà e si sfascerà su se stesso e naturalmente i danni li pagheremo tutti noi, povero popolo, e non quelli che hanno distrutto e causato tutto. Quello che possiamo intanto fare è costruire, in alternativa ai partiti, nuove comunità in cui la fede in Gesù e nella Chiesa possa essere mantenuta e diffusa. In cui possano nascere quelle opere che i cristiani hanno sempre fatto dall’inizio della storia. In cui la gente si possa aiutare e sostenere reciprocamente. E forse questo ci potrà salvare e ci permetterà di vivere in Italia come esseri umani. E la preghiera ci può aiutare.

Il Pio

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