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I grulli

Se uno ne parla in questo tono è indubbiamente un razzista e comunque non è un cristiano. Anche se oggi solo il primo è un gravissimo atteggiamento, un disvalore, il secondo invece è un valore (anche per i cristiani stessi: pensate a come stiamo messi!). Però se ne deve parlare, perché prima o poi succederà. La vita e soprattutto la nostra religione ci richiamano a essere seri, uomini veri, a vivere eroicamente in ogni istante e in ogni occasione e non a passare tutto il giorno dentro al cellulare, a chattare, in palestra, per il fisico, per i soldi, per le vacanze, a ridere sguiatamente,a cercare locali serali energizzanti, dimentichi di tutti e di tutto. (Cosa diremo davanti al Tribunale di Dio se abbiamo passato una vita tutta così). Scusate me ne sono passato, riprendo il discorso. Dagli inizi degli anni ’90 l’Italia ha subìto tre imponenti invasioni: quella degli albanesi, quelli dei romeni, quella degli africani e poi se proprio vogliamo essere precisi sul tema, ancorché in misura minore, anche quella dei cinesi, indiani, pakistani, eccetera… Abbiamo cominciato a sentire parlare, negli ultimi anni, di mafia cinese e di quella nigeriana come ferocissime e non ho ancora capito se queste sono o meno peggiori delle mafie nostrane che sono ad altissimi livelli criminali. Con queste invasioni anche l’ordine pubblico sicuramente ne ha risentito. E fino a qui mi sono limitato a narrare la storia in maniera asettica, non sono miei giudizi personali, non è ideologia politica, sono solo fatti certi che stanno sotto gli occhi di tutti (per chi non li ha foderati di fette di prosciutto politico): non è razzismo e io allora posso definirmi tranquillamente un non razzista (cioè, potete continuare a leggermi). E’ poi certissimo: tra tutta la gente che è entrata nel nostro Paese ci sono tantissime ottime persone, affidabilissime, serissime, brave lavoratrici, moltissime anche migliori di noi… e pure questa è storia e non ideologia. La causa di quanto sopra viene indubbiamente da tutti i nostri governanti degli ultimi trent’anni che si sono comportati da esseri vili e senza onore, hanno pensato più ai fatti loro, disinteressandosi del popolo italiano, lasciato abbandonato a sé stesso (come un “si salvi chi può, noi tanto abbiamo sempre il mezzo per fuggire”): agli elettori costoro, strapieni di soldi, di cariche e di gloria, non hanno mai spiegato perché hanno permesso tutto questo (e, oltre a questo,  tanto altro!), ma ne dovranno rendere conto—anche loro—davanti al Tribunale di Dio a cui dovranno spiegare perché hanno abbandonato il popolo di cui erano divenuti ministri cioè servitori. Cavoli loro, mi verrebbe da dire, ma è bene invece pregare sempre per chi governa. Riprendo l'argomento. Un aspetto però va considerato (e cerco di rimanere sempre nella storia). E’ divenuto altissimo il numero degli islamici (e continua a aumentare) e molti di loro vogliono islamizzare l’Italia (lo dicono loro e non è un sentito dire); dopo ci sono quelli che dicono che non è vero e che loro vogliono solo la pace, ma gli attentati tremendi dietro al grido notissimo, i massacri (sconosciuti ai più) dei cristiani in molte parti del mondo, gli omicidi di chi non si vuole convertire,… non li fanno di certo i cristiani (anche qui è sempre storia, fatti, non giudizi personali: controllate pure). Forse—e sottolineo forse—tra qualche anno potremmo subire (Dio non voglia!) l’islamizzazione dell’Italia (la terra dei santi, degli eroi, delle bellezze, della Chiesa, che ha insegnato a tutto il mondo a…). E noi che faremo? Noi! Faremo i grulli e diremo che è giusto, noi abbiamo fatto le crociate, una religione è uguale all’altra? Una cosa è certa. Noi cristiani oggi siamo tanto  mosci, deboli, senza spina dorsale: abbiamo una fede fiacca, una fede non c’entra con la vita, non c’entra con la realtà, non la modifica, non la permea... (come invece è avvenuto per due mila anni fino al 1965) e questo è successo grazie anche a certi ministri della Chiesa (e anche loro qualcosina la dovranno pur spiegare al Tribunale di Dio). Che faremo quando ci verrà chiesto di non credere più a Gesù? Faremo i grulli? I moderni, i progressisti? Saremo pronti a dare la vita per Gesù? Cominciamoci a pensare, ancora un altro po’ di tempo forse lo abbiamo. Io dal canto mio sono tanto preoccupato, perché anche io finirò presto o tardi davanti al Tribunale di Dio e non so cosa mi dovrò inventare per ottenere almeno la condizionale.

Il Pio

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