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Anacronistica e divisiva. Come sempre.


E’ recente la notizia diffusa da tanti mezzi di informazione che riferisce che il CAI (Club Alpino Italiano) vorrebbe eliminare le croci che si trovano sulle vette delle montagne, perché “anacronistiche e divisive”. (Anche il Colosseo sarebbe anacronistico e per certi versi un po’ divisivo come simbolo di Roma, così pure le pitture di Caravaggio sono anacronistiche oltre ad essere assai divisive e così la Cappella Sistina,… l’Italia per metà sarebbe anacronistica e divisiva). La prima domanda da farsi è se la proprietà delle croci di montagna appartenga al CAI e se quell’associazione possa parlare legittimamente di rimozione, tra l’altro, di qualcosa che interessa anche tantissimi suoi iscritti: infatti molti di quelli che fanno parte del CAI
, passati e presenti, sono cattolici ed anche ultra cattolici: ne faceva parte ad esempio pure il beato Pier Giorgio Frassati e moltissimi suoi amici, peraltro pochi anni fa il CAI aderì all’iniziativa “Sentieri Pier Giorgio Frassati”. La finalità del CAI come descritta nello Statuto è: «Articolo 1. Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale». Dunque, a rigore, l’Associazione sarebbe pubblicamente uscita dai confini del proprio oggetto sociale per entrare in argomenti “politici” che non la riguardano. Ma questi che ho appena scritto sono solo ammennicoli, per quanto spiacevoli per chi ritiene importante la Fede in Gesù, cioè: sono solo delle formalità,  pinzillacchere al confronto perché quello che è peggio evidenziare è che è l’ennesimo attacco senza pietà al crocifisso (dunque a Gesù e alla Chiesa e a tutto quello che significano per molte persone) iniziato nelle scuole, continuato nei seggi elettorali, corroborato dalle battaglie per lo sbattezzo, aggravato dal terribile “fuoco amico”, dalla distruzione della liturgia e dall’annacquamento della dottrina, a voler tacere del lavoro fatto dai Potenti, per livellare il popolo. La cosa non è chiara e nemmeno come esca fuori all’improvviso questa presa di posizione assoluta e senz'appello e soprattutto qual è il motivo di fondo. (Spero che i cattolici del CAI si facciano sentire come si faceva sentire molto bene Pier Giorgio Frassati in circostanze simili). Infine. Le parole “anacronistico” e “divisivo” sono da tempo ormai, termini solitamente usati dai nemici (anche in talare) per smembrare la nostra Fede. Quando li sentite, “addrizzate” le orecchie: di sicuro qualcosa non va. Ma soprattutto perché solo la Croce sarebbe anacronistica e divisiva e non ad esempio anche la Mezzaluna, il Triangolo, la Falce e il martello, l'Arcobaleno, la Stella di David,...? Solo Lei. Non è strano? Non vi fa pensare qualcosa?

Il Pio

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