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La Confraternita della buona morte e altre


Le Confraternite si diffondono ampiamente dal basso Medioevo ma c’erano già nei primi tempi del cristianesimo. Nascono come comunità di preghiera, di lettura comune delle scritture, ma anche di assistenza agli infermi e ai poveri, agli orfani e agli stranieri. Esse furono vere e proprie associazioni spontanee e volontarie di fedeli laici nate per favorire la ricerca della salvezza eterna, il culto ad un tempo e la carità fra confratelli e verso il prossimo dall’altro. L'associazionismo laicale fu una esigenza che i cristiani sentirono fin da subito, per realizzare la fratellanza e l'amore di Cristo. I laici associati nelle Confraternite permisero alla Chiesa di essere presente in tutti gli ambienti, costituendo un vero e proprio tessuto connettivo di fronte al quale l'eresia non aveva la possibilità di attecchire. I membri delle Confraternite alternavano preghiera alle opere di misericordia e di carità verso il prossimo. Assistevano infatti carcerati e condannati a morte. Erigevano ospedali per gli ammalati poveri e ricoveri per i pellegrini diretti in Terrasanta od a Roma. I bambini abbandonati. Ragazze da maritare prive dei mezzi e della dote. Aiutavano le vedove. Sostenevano i “poveri vergognosi”. I malati. I prigionieri per debiti. C’erano persino le Confraternite della Buona Morte che assistevano i moribondi, pregavano per loro e davano una degna sepoltura cristiana ai poveri che rischiavano di essere buttati in un fosso. Nel corso dei secoli gli scopi delle Confraternite si mantennero sempre presenti, su due binari preghiera e carità concreta, partendo dalla realtà e vedendo i bisogni in essa presenti. Le Confraternite furono presenti e attive per secoli e sopratutto utili p
er i poveri e non solo. Le Confraternite furono presenti in quasi tutta Europa. Questo è stato il Medio Evo, periodo buio per molti, periodo celeste per pochi. I membri della Confraternite, lo ripeto, furono laici, come noi. Così sono stati i laici per secoli a fare il bene gratuitamente a cui si aggiunga l’opera immensa che fecero i sacerdoti e le parrocchie. Quanto sarebbe bello il mondo, se tutti noi facessimo lo stesso. Quanto sarebbe bello se il mondo fosse cristiano. Non arriverà dall’alto la colomba a arruolarci e mandarci al fronte, come non arrivò per le Confraternite. Lo Stato non ci darà nulla. Ma si può partire dal principio “mettere Gesù sopra tutte le cose” e da quello ormai quasi sconosciuto, “facciamo tutto per Gesù”.  Non dobbiamo esserre gente fiacca, ma dobbiamo guardare i nostri nonni del passato e imitare la loro passione, il loro coraggio e il loro amore per Gesù. 

Il Pio


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