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Guide cieche, pecore nel burrone


Sempre più spesso purtroppo si vengono a sapere di spropositi pubblicamente pronunciati da Pastori della chiesa. Dico “spropositi” per non usare termini più precisi che, in quanto tali, oltre a scandalizzare la povera gente, dovrebbero comportare conseguenze specifiche (ma io non ho la capacità per parlare di queste cose). E dico anche “pubblicamente” per dire che questi spropositi vengono proferiti coscientemente durante le Sante Messe, o durante le assemblee aperte a tutti, con servizi durante i Telegiornali o le trasmissioni nazionali, per di più con l’aurea del carisma sacerdotale. E qui non si può dire «sarà vero (= fake news)»? perché molte frasi terribili le sentiamo personalmente, con le nostre orecchie. Ormai la direzione che sembra essere presa da una moltitudine di guide è quella di una chiesa che deve piacere al mondo, che si fa trainare dal mondo e non quella che traina il mondo. Per questo mi capita di avvilirmi quando leggo tutto questo. E talvolta racconto questo mio malessere in ufficio, anche a gente che a messa ci va solo ai funerali. I colleghi per pietà, mi stanno pure a sentire. A proposito di guide. A un certo punto del Vangelo si legge che Gesù « vide una grande folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore senza pastore; e prese a insegnare loro molte cose (Marco 6,34) ». Gli uomini, come ai tempi di Gesù, anche oggi continuano a essere proprio come pecore senza pastore con un bisogno naturale, immenso, di essere educati, istruiti, con un bisogno immenso che qualcuno li guidi con amore e gli insegni la Via, la Verità e la Vita. Se al posto del Pastore buono invece arriva un’incapace, un presuntuoso ed arrogante che vuole cambiare tutto quello che è stato vero e giusto da duemila anni, vuole cambiare il modo in cui dall’inizio della storia ogni Pastore ha condotto le proprie pecore al pascolo e le ha vigilate. Un inetto che sulla base del “suo” personale principio ritiene ineluttabile che oggi tutto deve essere finalmente cambiato; e poi giù coi ponti, i dialoghi, le aperture, (ponti, dialoghi e aperture, non sono mai stati fondamenti principali del cattolicesimo e non dovrebbero esserlo nemmeno oggi) e poi i gravi errori del passato e così facendo l’unica cosa che gli riesce è porre il dubbio nel cuore di tutti e così le povere pecore si troveranno loro malgrado a prendersi come guida uno che segue solo il suo naso, nella nebbia, per finire dove? E nella nebbia non si vede nulla. Nella nebbia è bene stare sempre sopra le due rotaie della dottrina e del catechismo, che di sicuro non porteranno nel burrone tutti quanti, locomotiva per prima e vagoni poi. Per questo più che pecore senza pastore, oggi siamo peggio, purtroppo. E cosa siamo lo descrive ancora Gesù che dice (a proposito dei Farisei): «Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso (Matteo 15, 14)». Ciechi (pecore bisognose di guida) guidati da ciechi (Pastori che seguono il proprio naso) e così al fosso manca poco. Il consiglio spassionato è di non seguire mai questi Pastori ciechi e moderni, ma i binari, se non troviamo il Pastore buono (ce ne sono ancora tanti!).

Il Pio

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