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Pazienza


Raccogliendo alcune idee sparse per il mio cervello, mi è venuto in mente una cosa. Il concetto è sempre quello: “è la somma che fa il totale” (come diceva Totò). E così, dopo la prima, la seconda, la terza, la quarta,... la milionesima,… che ci hanno fatto…. E’ appunto la somma che fa il totale e il totale è il punto di rottura della nostra limitata pazienza. Perché è una questione fisica e non di politica, morale o di religione, a un certo punto la pazienza finisce, per forza, magari tra mille anni o solo tra venti… ma quando la pazienza è finita gli uomini certamente deboli, ingrati e spesso limitati, non vedono più bene, come con il fumo negli occhi, e potrebbero fare qualcosa che non avevano fatto prima. Noi viviamo in un Paese che (solo negli ultimi anni) rischia una spaventosa invasione islamica (che non è una passeggiata); che in questi giorni, sta pensando di pubblicare una legge che impone—con le manette—alla maggioranza il pensiero di una minoranza (non è questa la democrazia); che è perennemente in crisi economica e spessissimo “bandiera nera” per qualunque cosa in Europa o nel Mondo; che è pieno di delinquenti che sono nati inizialmente solo sotto il tricolore e successivamente sotto una miriade di altre bandiere; in cui la gente ha perfino paura di finire in mano alla giustizia per l’imprevedibilità delle sue sentenze e comunque non si sente protetta; con una classe politica sempre più peggiore, costosa, dannosa o se ci va bene, inutile; sommersi dai rifiuti; strangolati dalle tasse; abbandonati a noi stessi… E poi con una parte della gerarchia cattolica che non si sa cosa dice, mettendo il dubbio nel popolo di Dio, più prossima alla politica temporanea che alla Dottrina eterna. Sempre Totò diceva “ogni limite ha una pazienza”. Quel limite sarà raggiunto prima o poi, e la pazienza di conseguenza finirà. Avanguardia cattolica! Mi sembra giunto il momento di lavorare per creare in Italia un mondo buono e cristiano. Sforzo ciclopico, ma solo noi lo possiamo fare. Avremo tutti contro, amici e nemici. Daremo fastidio a tutti, amici e nemici. Qualcuno ci insulterà o farà di peggio o non ci farà muovere. Ma l’avanguardia questo deve fare e questo deve rischiare. Non ci dobbiamo mai conformare al mondo perché in esso si sta tranquilli. Mai tranquilli dobbiamo stare, ma sempre lieti invece, lavorando incessantemente per il Regno di Dio. E poi resta sempre aperta un’altra terribile domanda: quale sarà il punto di rottura della pazienza di Dio?
Il Pio

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