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Progetto straordinario


Quando la fede tornò a essere interessante nella mia vita, mi colpivano le frasi del tipo: «Dio ha un progetto straordinario su di te» o simili, perché non le capivo. Alzando lo sguardo vedevo infatti criminali, gente assolutamente cattiva oppure che stava male dall’infanzia o legata alla propria carrozzella, situazioni tremende, tanta sofferenza, tanta malignità,… come poteva essere vero che su ognuno di noi ci fosse un progetto stupendo, mi chiedevo. E quella frase non la sentivo vera. Poi gli anni mi hanno suggerito che il “progetto straordinario” non significasse solo stare bene e senza preoccupazioni mondane; e che c’è il libero arbitrio e possiamo dunque aderire o meno al disegno di Dio; poi il Signore ti può sempre riprendere all’ultimo momento. E ancora, anche sopra una carrozzella o legato da qualche malattia, il progetto di Dio si può esplicitare comunque. E il progetto di Dio è quello di portarci in Paradiso, farci divenire santi, facendoci passare su qualsiasi tipo di strada o con qualunque situazione o attraverso quali e quante traversie. E per essere santi che dobbiamo dirigere ogni singolo atto della nostra vita. Cosa opportuna dunque è cercare di capire se stiamo seguendo quel progetto (ben sapendo che non tutti sono ripresi all’ultimo minuto) e in caso di dubbi non si deve buttare il carro all’aria, ma fare in modo che davanti al Tribunale di Dio abbiamo qualche argomento da portare a nostro favore: e sappiamo cosa gradisce Nostro Signore. Perché se non andiamo in Paradiso (anche passando prima per il Purgatorio) si va all’Inferno e qui non si sta bene sicuramente e ci si sta per l’eternità.

Il Pio

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