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I poveri e il cristianesimo di tutti


Si sente spesso parlare di poveri. I poveri soffrono e devono essere aiutati da tutti i cristiani di buona volontà. Gli altri promettono e danno loro solo parole e bugie. Gli altri giudicano, danno le colpe (sempre agli altri), li fanno caricare di odio verso i ricchi, ma restano a casa. I cristiani, quelli che seguono Gesù e Lo hanno davvero nel cuore tutti i giorni, cercano di aiutarli concretamente nei loro bisogni materiali e umani, chi da solo,chi invece attraverso le ottime Associazioni che esistono in Italia. Il beato Pier Giorgio Frassati era proprio uno di questi cristiani di buona volontà che, nella sua brevissima vita, ha aiutato un numero enorme di poveri. E non solo materialmente, portando loro da mangiare, da vestire, una medicina, oppure trovando loro un lavoro dignitoso, un posto all’asilo per i figli… ma anche umanamente, sostenendoli, incoraggiandoli, insegnando loro che la sofferenza si regge con la Fede in Gesù Cristo. In Italia esistono ancora cristiani di buona volontà come Pier Giorgio, solo che, essendo la nostra—purtroppo—una terra in fase avanzata di scristianizzazione e per essere cristiani di buona volontà, a mio avviso,ci vuole avere una fede salda in Gesù Cristo, ecco che ai poveri ci pensano sempre meno persone e sempre con meno tempo.E questa non è davvero una bella faccenda.Va interrotta sicuramente la fase di scristianizzazione che vediamo crescere sempre più nel nostro caro Paese che ha dato i natali a tantissimi santi e a gente straordinaria che nella loro grande diversità, avevano come punto in comune il fatto di essere cristiani. E come? In teoria ci dovrebbe essere detto dall’alto. Dal basso invece, noi dobbiamo fare tutto il possibile per vincere questa buona battaglia, ciascuno con le proprie forze e limiti, però consapevoli che dall’alto in questi anni è arrivata anche (ma non solo) confusione. E parlando di poveri mi viene sempre in mente che il cristianesimo deve abbracciare tutti, è per tutti: poveri, borghesi, ricchi, meno ricchi,… Gesù deve essere annunciato a tutti, come fu fatto a Pier Giorgio Frassati di famiglia ricchissima e lui a sua volta testimoniò la sua fede a ricchi e poveri, a giovani, preti, vecchi, bambini, operai, studenti, sacerdoti... poi aiutava in particolare i poveri (non solo).Non solo a una classe sociale va annunciato il Vangelo, ma a tutti—indistintamente—di tutto il mondo. A tutto il mondo. La nostra visione non deve essere il piccolo circondario, ma tutto il mondo.

Il Pio

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