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Covid batte inferno.


 
Oggi siamo giunti al punto che si teme più il covid che l’inferno. Il covid terrorizza e provoca un’ansia indicibile, l’inferno invece non si prende nella minima considerazione. Per molti infatti questo nemmeno esiste, per altri invece, la sua esistenza o meno, è assolutamente indifferente e lontana anni luce dalla vita quotidiana. Sicuramente la paura del covid la dobbiamo avere tutti perché è una malattia terribile, maledetta; l’inferno però è sicuramente peggio, dura tutta l’eternità, fa patire molto di più: ne dovremmo avere un timore ancora più grande. Folle allora chi teme il covid e per nulla l’inferno. E’ anche vero che qualcuno importante ha detto che l’inferno è vuoto, ma penso che questa sia un’ipotesi strampalata, ed anche molto lontana da quello che aveva detto chiaramente Gesù: “là ci sarà pianto e stridore di denti (Matteo 13,42)” e se ci sono pianti e denti ci saranno anche le persone; e in un altro luogo del vangelo “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna (Matteo 10,28)”. Oggi invece si fa un catechismo che non spiega il catechismo, non si parla mai della morte, del peccato, del paradiso, del purgatorio e soprattutto della dannazione eterna. E come può andare in battaglia e sperare di vincere uno a cui non sono state date le armi, la corazza, la divisa e soprattutto non gli è stato detto chi è il nemico e men che meno, non gli è stato detto che esiste una battaglia terribile che è in corso da almeno duemila anni?

Il Pio

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