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Domanda.

 


Ormai è sempre più incolmabile il divario fra cattolici tradizionalisti e cattolici progressisti. I primi vogliono la messa antica, liturgia intoccabile, il latino, i candelabri, in ginocchio, tabernacolo al centro, tutti rivolti verso di esso e assoluto silenzio. I secondi vogliono liturgia libera, celebrante protagonista e al centro, tabernacolo da una parte, benedizioni con le pistole ad acqua, canti dei Ricchi e Poveri, danze, salti e urla. I primi sono pochi. I secondi sono di più. Le due categorie di cattolici però quasi non si parlano, laddove non litigano proprio. Alla faccia dell'unità  auspicata da Gesù. Un punto di attrito tra i due è la comunione in bocca o nelle mani. Liturgicamente parlando entrambe sono ammesse. Ora i tradizionalisti dicono che la comunione in mano è un sacrilegio e che solo il sacerdote la può toccare. I secondi vogliono che questa debba essere obbligatoria per tutti, pure per i tradizionalisti, alcuni dicono per motivi di igiene.  Io sono per la comunione in bocca anche perché così ho fatto sin da bambino. Anche io sono convinto che la comunione vada presa, non in mano, ma in bocca possibilmente in ginocchio, diversamente per me sarebbe un sacrilegio. 

Domanda ai miei tre lettori.

Se il sacerdote e i ministri si rifiutano recisamente di darmi l'Eucaristia se non in mano, ritirandola se non metto le mani avanti, facendomi anche una faccia contrariata, cosa devo fare? Andarmene senza ricevere il Corpo di Cristo oppure obtorto collo allungare le mani sovrapposte? 

Io... obtorto collo, ma come in uno stato di necessità. 

Il Pio 


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