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La colpa è di…








Prologo. Capita di sovente nelle scuole degli Stati Uniti. Il copione è sempre lo stesso: un pazzo da catena, preannunciando spesso il passo sui social, entra nell’edificio, carico di armi, spesso con giubbetto antiproiettili e comincia a sparare all’impazzata, a caso, massacrando e facendo a pezzi senza pietà bambini, vecchi, giovani, uomini, donne… innocenti... Poi viene normalmente ammazzato dalla Polizia. 

Epilogo. La sentenza finale di quelli che poi danno la notizia a tutto il mondo è sempre che la colpa è delle lobbies dei produttori delle armi e della facilità con cui le leggi americane ne permettono l’acquisto. Certo questi non devono sentirsi la coscienza a posto, perché anche se saranno sempre più ricchi e potenti e intoccabili dalle leggi e dai Tribunali dello Stato, qualcosa dovranno pur dire a loro giustificazione davanti al Tribunale di Dio, ove ricchezza e corruzione mai li potrà giustificare. Mi convince poco questo tipo di colpa,

CONCLUSIONI. Quando uno ammazza qualcun altro, non è colpa della pistola, nè delle pallottole,  né del produttore di armi, nè della facilità dell'acquisto, ma della persona che “vuole” farlo. In Italia non abbiamo la vendita libera come negli USA e non si comprano nei supermercati, è meno facile sicuramente procurarsi armi, ma chi vuole sparare a una persona, lo può fare nel massimo della tranquillità e senza il minimo problema. Nella nostra povera Italia quasi tutti i malviventi riescono a trovare armi ed esplosivi e non solo loro. In Italia con tutte le restrizioni sul punto, sono riusciti a mettere bombe sui treni, nella stazione di Bologna,  hanno buttato giù mezza autostrada per ammazzare un magistrato... solo per citare alcuni episodi. E sarebbe uguale  anche sotto una legislazione ancor più ferrea e rigida. E’ sempre dell’uomo la colpa, della sua coscienza afona,  della sua cattiveria mai doma e di chi non lo ha educato al buono, al giusto e al bello. Le leggi potrebbero anche essere perfette e non lo saranno mai, perché sono fatte proprio da quello stesso uomo corrotto sin dell'origine; è lui che è cattivo, ingiusto, che segue un'ideologia perversa o che vuole fare carriera e imporre su tutti la sua idea pur di aver un tornaconto di qualsiasi tipo ed anche a costo di calpestare i diritti dei poveretti: che colpa ne avevano o che male avevano fatto quelli che nella seconda classe della sala d'aspetto della stazione di Bologna erano in attesa di andare finalmente in vacanza? La colpa è dell’uomo. E il brutto è  che nel nostro Paese quelli che hanno compiuto i peggiori delitti sono liberi,  non credo che così avvenga negli USA. E’ l’uomo che deve cambiare prima di tutto e poi le leggi. Anzi potrebbe anche non essere necessario cambiare le regole. E questo può accadere se ci si ricorda di essere stati creati e che in quanto tali abbiamo tutti necessità di conversione. 

Il Pio

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