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Clericali!





Avete letto la lettera del beato Pier Giorgio Frassati in cui scriveva che bisogna vivere e non vivacchiare? E' bellissima, chiarissima. Dovrebbe essere insegnata a scuola e al catechismo. E' verissimo: vivere senza una Fede è solo un vivacchiare, non è un vivere. E noi dobbiamo vivere, ci esorta Pier Giorgio, proprio pochi mesi prima di morire. E fino a qui va tutto bene, il concetto piace a tutti, cattolici compresi. Ma quando si va avanti nella lettura e si legge che noi cattolici siamo gli unici che possediamo la Verità, cominciano i problemi, da parte di tutti, cattolici compresi. Scandalo. Censura. Pensate che una volta, molti anni fa, ho trascritto questa lettera in un giornale aziendale. Prima mi è stato chiesto di cambiare quella frase, almeno di mitigarla, al mio rifiuto l'articolo è uscito, ma con un commento a fianco in cui la direzione si dissociava da quanto da me scritto (mai successo prima). Appena uscito l'house organ, il gruppo dei marxisti, arrabbiati neri, sono saliti nel mio ufficio, mi hanno insultato e a momenti mi menano, altri mi hanno scritto lettere in cui si indignano perchè ho parlato di Verità (ognuno ha la sua), i cattolici mi dicevano che non si può esagerare, "noi abbiamo fatto le crociate e l'inquisizione". Naturalmente mi è stato detto che certe cose non le potevo più scrivere. Ecco siamo così. Si può dire tutto e tutto è accettato da tutti, ma mai parlare di Verità e di fede cattolica (in una terra cattolica!). Eppure la Verità, se è tale è una, se se ce ne sono tante, non è la Verità. Per capire poi come stiamo messi noi cattolici, provate a cercare quella lettera su internet. Saltiamo a piè pari tutte le notizie in cui i parroci hanno fatto togliere la spada dalla statua di San Michele Arcangelo perchè dava un'immagine da guerrafondaio, poco in sintonia con il pacifismo arcobaleno sinistrorso e pseudocristiano. Andiamo oltre per favore. Molti siti cattolici riportano solo la prima parte di quella lettera di Frassati, altri, la riportano tutta, ma omettono la parte in cui Pier Giorgio dice coraggiosamente che siamo gli unici a possedere la Verità, da lui scritta con la "v" maiuscola (eppure è una citazione di una lettera di un beato della Chiesa, non si dovrebbe censurare, almeno da parte dei suoi correligionari). Clericali! Cristo è morto e risorto, davvero, nessuna religione ha un Dio fatto uomo che è morto e risorto. Perchè dubitare? Per cosa è morto Gesù se non per annunciare a tutti la Verità, appunto, che è Lui, oltre a essere Lui stesso Via e Vita? Per quale motivo si sarebbe fatto crocifiggere, morendo straziato di dolore, se poi tutti hanno la loro verità e ognuna di queste è valida e efficace? Clericali! Non dobbiamo avere paura a dire che Gesù è la Verità. E soprattutto non dobbiamo avere paura a crederlo. Una vita senza una fede è un vivacchiare, diceva Pier Giorgio, ma una fede senza la Verità, che non si fonda su di Essa, è come acquetta, buona a rinfrescare i giorni di festa, ma che non può sostenere una vita intera, giorno per giorno, vicenda per vicenda. Ed è la fede che sostiene la nostra vita in ogni suo particolare.
Il Pio

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