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Volevo stare zitto...



Non volevo parlare di questo argomento in questo blog,  ma la realtà mi ha sollecitato a farlo. Ero in fila alla cassa e una bambina chiede alla mamma “ma perché domani è festa?”. “Ma perché è halloween!”. Una risposta secca, decisa, quasi irritata, come fosse la cosa più incontestabile del mondo, del tipo il sole a mezzogiorno è giallo e l’erba d’estate è verde. Perché è ormai scontato per tutti che domani è halloween. Eppure quando ero ragazzo io, questa festa non solo non esisteva in Italia, ma si sentiva solo a malapena nei racconti e nei film americani o inglesi e comunque non piaceva a nessuno nemmeno in questo modo. Poi essa è arrivata di soppiatto anche qui, più o meno negli anni ottanta e così qualche negozio ha cominciato a mettere in vendita qualche zucca di plastica con la risatina, vecchie col cappello a punta ed oggetti similari, poi negli anni successivi, a queste zucche e a queste vecchiacce brutte gli si è dato sempre più spazio, interesse, pubblicità e visibilità e piano piano con la scusa che comunque era un'innocua  festa per bambini che si devono divertire, essa ha potuto prendere il sopravvento su tutto e su tutti. E così domani per tutti è, senza dubbio, halloween… e non la festa di tutti i santi (noti e ignoti). Santi, esattamente quello che dobbiamo divenire tutti e a essere i quali  siamo chiamati dal nostro Creatore. Il brutto che ho saputo che addirittura in alcune parrocchie oggi si festeggia halloween, cioè la morte che prevale sulla santità. Il brutto sul Paradiso. Il cattivo sul buono. Il buio sulla luce. Il problema è sempre lo stesso: siamo noi la colpa di tutto questo; noi cattolici che ci siamo calati le braghe, siamo divenuti mosci, tristi, sterili, non diciamo più le cose che dovremmo dire e non conserviamo più le tradizioni che dovremmo conservare, soprattutto non siamo quello che dobbiamo essere, perché se fossimo quello che dovremmo essere, metteremmo a fuoco il mondo intero (parafrasando santa Caterina): un fuoco di fede, di carità, di speranza, di passione, di bellezza, di amore... Prevale sempre il mondo. E per piacere al mondo, con il nostro nulla osta, anche quest’anno la morte prevarrà sulla santità, con le schiere delle tenebre, quelle composte da vivi (cioè che stanno ancora sulla terra) e quelle composte dai demoni (cioè che stanno nel profondo dell’inferno) che brindano felici per la gioia dell'ennesimo risultato e per l’idiozia di noi cristiani. Ma quante persone stasera si perderanno?

Il Pio



Il fiore all'occhiello



Un tempo non ci mancava nulla. Avevamo una mafia, una criminalità e un terrorismo che il mondo ci invidiava. Erano il nostro fiore all'occhiello di cui andavamo orgogliosi.  (Mettiamola sul ridere). Nel giro di una trentina d'anni però, questo fiore è stato oscurato e ora sul nostro territorio patrio c'è una concorrenza spietata alla malavita nostrana. Mafia e criminalità nigeriana, cinese, rumena, albanese nonché il terrorismo islamico. La politica per chiarire la situazione ai sudditi, parla di percentuali e di percezioni, ma per il popolo è la somma che fa il totale, come diceva Totò e non ne può più di tutti questi signori del male italiani e stranieri. A proposito di terrorismo. Dopo tantissimi anni, di alcune terribili stragi italiane non si conosce il mandante e molti terroristi con numerosi ergastoli sulla fedina penale e sulla coscienza sono già a spasso a parlare male dello Stato. Qualche dubbio sorge che tutto non sia andato come doveva e che qualcuno in alto non abbia lavorato con professionalità e coscienza. Ora paventiamo attentati islamici, ma cambia poco. Se avvenissero in Italia, non diamo la colpa a loro, loro hanno sempre fatto così, lo sappiamo tutti, la colpa la dobbiamo dare invece a tutti gli ultimi governi italiani che non si sa a cosa pensavano e a una gerarchia cattolica che vuole piacere al mondo e parla di buonismo, di fratellanza universale (termini mai stati cattolici) e non di Gesù. Auspichiamo che in Italia torni la saggezza cristiana che riesce a leggere chiaramente la realtà senza gli spaventosi filtri moderni. 

Il Pio 

Il popolo italiano

 


Il popolo italiano, in sé, nella media, non è stupido, è pure simpatico, buono, geniale, ironico. Quello che gli manca è una guida solida. Se avesse anche oggi una guida solida e seria, sarebbe probabilmente ai primi posti nel mondo (come lo fu nel Medio Evo). Un tempo aveva due guide sane: il Re e la Chiesa. Il Re è stato mandato via e da allora, per prendere il suo posto di comando, fanno a gara i più cattivi,  strafottenti, i più imbecilli di tutti (a qualcuno farà fastidio questo, ma basterebbe fare due conti con la realtà e vedere dove tutti questi ex Re ci hanno portato). Non è che i Re fossero tutti santi, ma il popolo gli voleva bene e aveva fiducia in loro. I Re qualcosa di buono ogni tanto lo facevano per il popolo. Infine al popolo gli era rimasta solo la chiesa, ma non si sa ora che strada abbia preso da decenni e tanti sono gli scandalizzati da questo comportamento che non sanno più cosa devono fare: se uscire o restare. Praticamente siamo soli e abbandonati a noi stessi, senza guide e senza mete da raggiungere. Gli ex Re fanno i comodi propri e non governano e soprattutto non amano minimamente il popolo che guardano sempre dall'alto in basso; la chiesa oggi pare che ami essere più del mondo che non nel mondo. Piace più essere trascinata dal mondo, piuttosto che trascinarlo Lei, come dovrebbe e soprattutto, potrebbe. Abbiamo i nemici che ci vogliono ridurre di numero e imporci i loro desideri spietati e nessuno ci difende o almeno ci mette in guardia. Anzi talvolta sembra proprio che gli aprano il recinto. L'Italia si sta riempiendo di islamici che prima o poi ci faranno pagare caro il fatto di essere cristiani (anche se lo siamo solo statisticamente e nulla più). 
Stiamo come nella nebbia più densa. Nella nebbia si deve stare sempre sui binari, i binari del Decalogo, della Dottrina e del Catechismo: i binari portano sempre in luoghi sicuri e fino a che la nebbia non dirada e si ricomincia a vedere chiaro, non bisogna prendere iniziative estreme.

Il Pio

I mercenari.

 

Alla fine degli anni sessanta, al termine del Concilio Vaticano II, il papa Paolo VI disse, con tanto sconforto che da qualche fessura era entrato nella Chiesa il fumo di Satana. Quella fessura probabilmente non venne mai chiusa come forse era il caso di dare e il fumo è continuato ad entrare espandendosi sempre più e siamo arrivati alla fase successiva. "Io sono il buon pastore. Il buon pastore offre la vita per le pecore. Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; egli è un mercenario e non gli importa delle pecore" (Giovanni 10, 11-13). Siamo al punto che i tanti pastori buoni sono mischiati con i tanti mercenari e indossano gli stessi abiti tanto da confondersi gli uni con gli altri. E la confusione delle povere pecore è grande. Ma lo sguardo dei mercenari è cattivo e la loro dottrina non è una buona dottrina, non è quella di Gesù e dei santi, non dà speranza e letizia e soprattutto non fa ardere il cuore, come invece accade quando c'è il buon pastore.

Il Pio 


Le cose future.

Si cominciano a vedere sempre più spesso sui social commenti o vignette sul problema degli islamici in Italia, soprattutto per il numero che inspiegabilmente cresce sempre più irrefrenabile e per quello che tra qualche anno potrebbe accadere (nel 2050 dovrebbero essere la maggioranza). Da noi fino ad oggi il problema si è risolto parlando semplicemente di poveri migranti e  accusando di bieco razzismo fascista chi si permette di ventilare sommessamente che potrebbero esserci  rischi a mescolare insieme una moltitudine islamici e di non islamici in pochissimi anni. E poi qualche problema di sicurezza lo stanno dando alcuni di loro. La storia del mondo ci racconta come Nazioni millenarie siano scomparse e altre ne hanno preso il loro posto. L'Africa del nord nei primi secoli era tutta cattolica (vedi ad esempio s. Agostino, s. Monica), ora sono tutti Paesi musulmani. Potrebbero anche nascere cose buone da questa unione, chissa? Ma la storia anche recente ci direbbe il contrario. Qui da noi poi, dove spesso tutta l'imbecillità è al potere, tutto finisce in politica e quindi nell'ideologia e i piani dei potenti possono dare liberamente i frutti; in tal modo scordiamoci di essere aiutati. Ma noi povero resto di cattolici, abbandonato da tutti, disprezzato e umiliato in ogni dove, ormai guidato in gran parte da pastori mercenari, dove finiremo se Dio non avrà misericordia di noi? (Ma noi ce la meritiamo?). Forse non faremo una bella fine, per questo dobbiamo resistere saldi nella fede. Ma con queste guide ce la faremo a conservare la fede e a salvarci l'anima?

Il Pio 

Il tiranno

 


Il tiranno è un uomo cattivo, cattivo, non ama il popolo che vuole schiavo e sottomesso, lui ama solo se stesso e il suo delirio di onnipotenza. Per reprimere il dissenso di un singolo cittadino, provvede così: sparge spie dappertutto per trovare con ogni mezzo chi non la pensa come lui, per esempio manda i suoi sgherri nelle scuole elementari che dicono ai bambini: “vediamo chi sa fare questo gioco” e fa un segno della croce, il bambino che lo sa fare bene è sicuramente di famiglia cattolica, dunque reazionaria e così la sera il padre viene caricato in macchina e sparisce per sempre. Più semplice è quando si tratta di un gruppo rivoluzionario, perché basta far fuori il pastore, con ogni mezzo, non disdegnando il sicario o il tradimento e il gregge si disperde. In questo modo il tiranno può tiranneggiare anche per decenni, facendo rimanere nel terrore tutti i suoi cittadini. Lo stesso metodo usa il padre dei tiranni, il demonio, nei confronti degli esseri umani. Ognuno di noi ha un angelo custode, ma anche un demonio custode mandatogli da Satana (come scrive C.S. Lewis in Le lettere di Berlicche) e spesso questo viene ascoltato molto più di quello. Con i singoli basta la destrezza e la dialettica del demonio custode che evita immediatamente che nel cuore o nella mente del suo custodito possano insorgere buoni pensieri o buoni propositi. Senza la nostra volontà di resistere, l’angelo custode può fare poco. Contro il gruppo, contro la Chiesa, la tattica è la stessa: colpire il pastore o i pastori per far disperdere il gregge. Satana ha un’intelligenza superiore a tutti (è un angelo decaduto, ma comunque con le stesse prerogative di un angelo) e non uccide più i pastori, sarebbe peggio per lui, li convince a adeguarsi ai tempi moderni, a non parlare di Gesù e della Provvidenza, a non considerare prioritaria la salvezza delle anime, a parlare di Fra
tellanza universale come di ecologia e di Pace quali bisogni primari e, soprattutto, a seguire la moda (che poi suggerisce lui). In questo modo nessuno sarà più affascinato dalla Chiesa e non La seguirà, nessuno più vi entrerà, nessuno vorrà diventare sacerdote e soprattutto nessuno resterà nella Chiesa perché considerata traditrice.

Il Pio 

I padroni del mondo

 


I padroni del mondo, il loro progetto mefitico lo hanno cominciato a realizzare decenni fa. Un pezzettino alla volta. Con i film, con le canzoni, con i giornali, con la televisione, con la politica,... hanno sdoganato un po' alla volta ciò che tutti da sempre non ritenevano umano. E ora il loro maledetto progetto ha preso una velocità stratosferica. I padroni del mondo vogliono ridurci di numero, vogliono impoverirci, vogliono essere loro gli unici padroni di tutti noi, (per questo odiano la famiglia e cercano di distruggerla), decidono chi deve governare gli Stati e cosa questi devono fare o non fare, vogliono Stati senza confini e mischiare tutti i popoli, vogliono cancellare le religioni particolarmente quella Cattolica, anzi proprio questa è attaccata ferocemente da fuori e dal di dentro, vogliono poi che tutti pensino e desiderino quello che loro dicono, naturalmente per i loro interessi... Non so perché, ma il progetto si sta scatenando maggiormente qui in Italia,  forse perché c'è la sede della Chiesa e il popolo è ancora cristiano. Noi non ce la faremo mai a fermarli e impedire la realizzazione del loro puzzolente progetto. Sono troppo potenti e hanno tutto e tutti in mano. Ma almeno resistiamo e restiamo fermi su un punto, su un punto solo, a costo della vita: restiamo saldi nella nostra fede Cattolica. Quella vera. Quella del catechismo, della dottrina e della tradizione. 

Il Pio 

Se fosse stata casa tua?


Ho sentito in TV un’intervista a un prete, di quelli che oggi si chiamano con orgoglio "di periferia", (quelli che la tonaca non se la mettono mai ed hanno perennemente la faccia imbronciata, quando non sono cardinali giocondi). Per aiutare i migranti africani costui occupa le case sfitte dei proprietari che stanno altrove, ritenendolo giusto e doveroso. Tornati in trasmissione, la conduttrice ha chiesto al giornalistone con il suo bel stipendione, cosa ne pensasse di questo sacerdote. Ha detto, senza nemmeno pensarci, una cosa tipo “io, da vecchio comunista, non posso che dare ragione al prete che, facendo così, fa bene”. Mi sarebbe piaciuto domandare al giornalistone che compare in TV un giorno sì e uno no, con il suo bel cachet ogni volta, che se il prete modello gli avesse occupato un suo bell’appartamento e riempito di africani, ne avrebbe avuto ugualmente piacere. Io penso di no, anzi! Giá lo sento... Ma in questa faccenda vediamo in sintesi tutta la nostra epoca: a) preti progressisti di estrema sinistra che non hanno interesse a salvare le anime, che dovrebbe essere la priorità di un sacerdote, ma solo la giustizia sociale, della liberazione, ma non la Giustizia giusta, ma la giustizia ideologizzata, quella disincarnata dalla realtà, secondo cui i poveri sono a priori ed esclusivamente buoni e i ricchi sono 
a priori ed esclusivamente cattivi e quelli devono comunque prevalere, anche con la violenza, su questi, a ogni costo e costi quel che costi; b) intellettuali e giornalisti (di norma ricchissimi, pieni di beni e visibilità) che parlano come se fossero ancora diciottenni nel '68, alla luce della stessa ideologia di allora; c) cattivi maestri che avvelenano i cuori delle persone facendo odiare una parte della popolazione solo per partito preso; d) l'odio e il compimento di atti illeciti, non espone i “poveri buoni” al peccato e al rischio della salvezza (e/o del carcere)? e) come sempre si fa giustizia solo con il portafoglio e le cose degli altri. La giustizia degli uomini è da un bel po’ di tempo annebbiata e imprevedibile, e su questo non ci possiamo fare nulla: subiamo, punto. Ma mi pare che anche la Chiesa stia passando un periodo di nebbia totale e—come dicevano i nonni—la cosa da fare durante la nebbia è quella di rimanere sopra i binari (Dieci comandamenti, Dottrina, Catechismo,…) che da qualche parte sicura portano sempre, l’errore peggiore e forse malefico invece che si compie dentro la nebbia fitta fitta, è spostare i binari o confonderli, mischiarli con ideologie straniere, buonismi corretti, moda modana. Qui però, in questo caso, qualcosa noi, povero resto di cristiani, potremmo fare… almeno potremmo parlare, scrivere, dire, avvertire, ricordare, consolare…

(In foto vedete don Bosco, sacerdote torinese, morto il 31 gennaio 1888, pure lui prete di periferia a tutti gli effetti, ma in senso buono; lui non occupava le case, non rubava 
per dare ai poveri, non fomentava le masse contro i ricchi, ma insegnava un mestiere ai ragazzi disagiati, li accoglieva, li aiutava a trovare un lavoro, trattava un contratto scritto coi terribili "padroni" del 1800 pechè  i "suoi" giovani avessero garanzie, diritti e benefici, ma soprattutto faceva di tutto perchè fossero sempre lieti e si salvassero l'anima. Io preferisco don Bosco del 1800 a tutti i preti di periferia di oggi, anche se cardinali giocondi).

Il Pio

Il deserto.

  Nel deserto, se cammini senza bussola o senza punti di riferimento, giri in tondo e dopo un po’ ti ritrovi al punto di partenza e continui...