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Una terribile domanda


Le fake news sono quotidiane e sempre di numero considerevole. Possono riguardare qualsiasi argomento: dallo sport alla politica,  dagli alimenti agli shampoo, dalla guerra all'informatica, dalla religione all'arte... Quasi mai le notizie false si riescono a distinguere da quelle vere e spesso vengono confuse con queste, con risultati spesso drammatici. Esse sono insidiose e perniciose, perché essendo tantissimi oggi i mezzi di informazione, può succedere che quello che scrive un blogger senza alcuna preparazione e magari pure psicopatico, depresso e dissociato, per molti ha lo stesso valore di quello che stabilisce il papa ex cathedra. Fosse per me io farei diventare la diffusione delle fake news un reato, come fossimo in tempo di guerra. Perché, per certi versi, siamo in tempo di guerra. Infatti sapere le cose in maniera artatamente distorta, confusa e tendenziosa, non permette di capire bene e dunque di reagire correttamente; pertanto uno, ignaro, alla fine potrebbe fare proprio come il  potere maledetto vuole che faccia. A proposito; sembra invece che non sia una fake news (perché è stata diffusa da organi autorevoli e se non erro, nemmeno smentita) quella che i precedenti governi sapevano bene da tempo,  che il vaccino anti covid-19 non fermasse i contagi. Il contrario esatto di quello che ministri e Scienziati avevano reiteratamente e continuamente pontificato e vaticinato da ogni dove. Eppure c'è lo hanno imposto, anzi ce ne hanno imposti ben tre, ci hanno angosciato, ci hanno minacciato, ci hanno tolto il lavoro, ci hanno insultato e calunniato ogni giorno con l'avallo di un'informazione che si è dimostrata serva dei padroni. Nessuno si è scusato, ovviamente. Diamo ora fiducia a questo nuovo governo come abbiamo sempre fatto per quelli passati. Ma non dimentichiamoci mai questa terribile esperienza. Potremmo rischiare nuovamente di avere altri governi al libro paga dei potenti del mondo che ci vogliono rovinare per spostare le ricchezze dal basso verso l'alto o peggio, ammazzarci per ridurre la popolazione come  fossero novelli Malthus. Pensiamo anche ai precedenti governi che ci hanno volutamente fatto invadere da flussi enormi, continui, di popolazioni straniere e questo contro ogni legge civile, umana e naturale. Contro il concetto stesso di Stato. Ma in entrambi i casi, i cattivi erano e sono ancora, gli italiani. È normale? Quello che è avvenuto negli ultimi anni è qualcosa di perfido, inspiegabile e ingiustificabile che fa nascere una terribile domanda: ma a questo punto, serve davvero che ci sia uno Stato?

Il Pio 

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