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La frittata è fatta


Se andiamo indietro a meno di cento anni fa, vedremo che il popolo italiano era in grandissima parte cattolico, pensava cattolico, ragionava cattolico, costruiva cattolico, disegnava cattolico, lavorava cattolico, faceva chiese cattoliche e anche libri cattolici e conosceva bene il catechismo. E così era ininterrottamente da tempi immemorabili. Oggi, a brevissima distanza, laddove nella storia mille anni sono un turno di veglia nella notte, nessuno è più cattolico, nessuno vive, scrive, legge, lavora… da cattolico.  Mi è capitato più di una volta di invitare la gente ad andare a messa la domenica e mi sono sempre sentito rispondere, con una sicumera disarmante, come fosse la cosa più ovvia dell’Universo: «oggi non ci si va più a messa, nessuno ci va!». Uguale dicesi  per il matrimonio, il divorzio, l'aborto, rapporti prematrimoniali…  Oggi tutto è necessariamente diverso da prima, anche se l'uomo è sempre lo stesso da millenni.E io tutte le volte mi chiedo 
il perché. E allora mi rispondo in automatico, senza troppo ragionare, la colpa è il modernismo, il sessantotto, un catechismo annacquato, un'istruzione religiosa negata, associazioni segrete abilissime, un preferire essere del mondo e non nel mondo, slogan vuoti e inefficaci. E poi la Tradizione che non viene tramandata dai genitori ai figli o che questi non l’hanno accettata. Si aggiunga anche il lavoro brutale e feroce che hanno fatto i mezzi di informazione, i film, le canzoni, i libri negli anni sessanta e settanta che solo a riprenderli oggi appare chiaro tutto l’odio che buttavano a piene mani nei cervelli ancora innocenti dei giovani contro la Chiesa, i preti, diffondendo massicciamente il concetto che tutto è frutto del caso, che l’uomo nasce da solo e che è misura di se stesso e di tutte le cose. La frittata è ormai fatta, i nemici sono riusciti in pochi decenni a scristianizzare uno dei popoli più cattolici della storia e a fare al suo posto dei “se dicenti liberi”, ma effettivamente servi omologati del potere. Sono riusciti anche a trasformare sacerdoti un tempo santissimi, in terribili modernisti talvolta eretici, tristemente teologi e improduttivi di conversioni e di vocazioni. Ma noi ci siamo, pochi, ma buoni. La bandiera non ci è ancora stata strappata. Noi cattolici ancora ci siamo, un gruppetto misero è vero, ma sempre agguerrito e desideroso di ricreare un mondo cristiano da capo, come Pietro e Paolo. Ci siamo, è vero. E ci dobbiamo dare da fare. E con san Paolo: «annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina (Timoteo 4, 2)».



Il Pio

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