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Un popolo cristiano.


Vedete? Alla fine quello che è davvero cambiato in tanti secoli, è poco. Sono cambiate le armi, i vestiti, il mangiare, le medicine, il sapone, i cellulari, l'inquinamento, le case,... Ma l'uomo invece è sempre quello dei millenni scorsi: ha lo stesso cuore, gli stessi desideri, le stesse malattie, gli stessi peccati,... Ma una delle poche cose che sono cambiate in maniera smisurata è l'idea di Dio, il sentimento cristiano. Quello che un tempo univa gli uomini al di là delle loro feroci divisioni di censo, di campanile e di politica, era il fatto di appartenere convintamente e devotamente alla Chiesa di Dio. Vi ricordate quel fatto di cronaca quando il giorno di Natale i soldati delle due trincee contrapposte, uscirono, si scambiarono gli auguri e giocarono a pallone? Gli stessi che il giorno prima si odiavano, si uccidevano e si scannavano reciprocamente. E così anche il giorno dopo. Oggi nessuno ha lo stesso sentimento. Prima il popolo era cristiano, peccatore e cristiano, e pur nel peccato più incallito e spietato, nell'abbrutimento umano della peggiore specie, nel fondo più buio del cuore, aveva sempre, fino alla fine della vita una vocina che lo richiamava a una vita cristiana. Nella maggior parte della volte la vocina restava inascoltata, però, qualche volta invece... Oggi in pochissimi anni il popolo non è più cristiano. Non conosce proprio le basi, non sa cosa sia il l peccato, cosa comporta il peccato. Non sa cosa sia la Grazia dei Sacramenti. Non è capace di Dio.  Ma questo non significa che non ha studiato bene e che dunque è colpa sua. Significa che non ha visto e ascoltato testimoni che gli hanno trasmesso la fede. Perché la dinamica della fede è sempre quella dei tempi di Gesù: un incontro con una persona che ti colpisce e ti spinge a cambiare vita. Non ci sono più tesimoni credibili. Meglio: ce ne stanno pochi, molto pochi, di gran lunga meno di quelli che c'erano fino a pochi anni fa. E poi è difficilissimo far muovere un cuore triste e stanco. E' pur vero che abbiamo anche subito un processo di scristianizzazione improvviso, rapidissimo e senza pietà imposto dai potenti, ma con la complicità di molti Pastori, che ha fatto più danni delle bombe atomiche. Allora, stando così le cose, è difficile poter ricreare un popolo unito dalla Fede. È difficilissimo se contiamo sulle nostre sole forze. Ma abbiamo un Dio tanto buono e tanto vicino a noi che un po' di Grazia e un po' di Provvidenza non ce la farà mancare. Vero è che prima c'è le dobbiamo meritare, secondo glieLe dobbiamo chiedere. 

Il Pio 

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