Etichette

Pas trop de zèle.


L’eccesso è pur sempre un eccesso: qualcosa che va oltre il limite ordinario delle cose. Perché c’è un limite in tutte le cose e, scavalcarlo, può creare problemi. Pensiamo all’eccesso di zelo, all’eccesso di giustizia, all’eccesso di rigore,… I francesi dicono giustamente «surtout, pas trop de zèle» («soprattutto, mai troppo zelo»). E poi giustizia e rigore lanciati all'estremo hanno fatto sempre grandi danni. non a caso i giuristi romani dicevano "summus ius, summa iniuria" e cioè il diritto, portato alle estreme conseguenze, senza i necessari adattamenti al caso concreto, può portare a commettere sostanziali ingiustizie (l'eterogenesi dei fini). La pace poi è indubbiamente un grande ideale, ma quando cade nell'eccesso è pericolosa, e così di fronte a un nemico alle porte, rabbioso e terribile, armato fino ai denti, il pacifista eccessivo dice a tutti i propri concittadini di buttare le armi perché siamo tutti buoni e vogliamo la pace. Il rispetto per le donne è più che giusto, ma senza arrivare ai rigorismi letterari  eccessivamente arditi (forse brutti e un po' ridicoli) come "notaia", "sindaca", "gestrice" o "ministra"... sicuramente inutili per raggiungere la giusta parità. L'eccesso è cieco. Con l’eccesso si rischia di guardare oltremodo il dettaglio e perdere di vista il centro di tutto. Si rischia l’eterogenesi dei fini, e cioè partire per una bella faccenda e arrivare invece a tutt’altra destinazione. Oggi è un gran parlare di ecologia e difesa del pianeta. Giustissimi e grandissimi ideali, ma innanzitutto l'ideale se non agganciato all’Ideale, rischia di prendere una rotta casuale. Le più alte cariche del mondo hanno organizzato anche congressi mondiali per questo argomento e hanno parlato tra loro (anche se sono arrivati là con mezzi inquinantissimi). Ma anche l’ecologia può divenire un eccesso, cioè un ecologismo estremo, cattivo se mi permettete. Si parte da un’ottima base di partenza: la salvaguardia del Creato, la nostra amata casa comune, ma si rischia di arrivare alla fine della strada al tremendo “muoia l’uomo e viva la natura” che è un male peggiore di quello. E, ultimamente, alle terribili teorie malthusiane. Thomas Robert Malthus (1766-1834) pensava: il Pianeta non riesce a sostenere tutti gli abitanti della terra, dobbiamo fare di tutto per contrarre le nascite e facilitare la riduzione della popolazione. E dette teorie vecchie di oltre due secoli, oggi albergano, ben radicate purtroppo, anche nei cervelli di tanti Potenti (ovviamente non sono loro che pensano di ridursi, loro devono restare tutti pur avendo un impatto ambientale ben oltre la media, ma a noi vogliono ridurre quelli, noi povero popolo abbandonato da tutti). E guarda caso molti sono sempre più convinti che il Covid-19 sia un virus creato appositamente in laboratorio proprio per questi fini (e non sfuggito per errore).  Se però pensassimo tutti come cristiani...La Bibbia dice che il mondo è stato creato da Dio per l’uomo ed è dell’uomo, e conseguentemente, in quanto Creato da Dio, cioè Suo dono gratuito, l’uomo lo deve amare, conservare, migliorare e rispettare al massimo grado e senza limiti. Oggi siamo arrivati al mondo post cristiano per cui la Terra è lei stessa una dea (Gaia) e l’ecologia la nuova Bibbia  e Greta la nuova sacerdotessa. Di tutta questa gente io non mi fido per niente,  hanno gli occhi cattivi. Forse è il caso di rivedere meglio le cose prima di fare un capitombolo eccessivo. 

Il Pio

Nessun commento:

Posta un commento

«Ci condannano per il nostro attaccamento alla fede».

  Di seguito vi metto un po’ di brevi stralci dagli scritti di Georges Bernanos (Parigi, 20 febbraio 1888 – Neuilly-sur-Seine, 5 luglio 1948...