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Nigeria



"Nei primi duecento giorni dell’anno in corso in Nigeria sono stati uccisi 3.642 cristiani, poco meno di quanti ne sono stati uccisi nel corso dell’intero 2020". Questo tipo di notizie non è facile trovarle sui mezzi di informazione allineati e infatti l'ho trovata sul sito de il Sussidiario.net del 30 luglio 2021. "Trecento le chiese distrutte, 10 i sacerdoti uccisi, centinaia le ragazze rapite da istituti scolastici costrette a convertirsi all’islam e diventate schiave sessuali. Sono i terrificanti e sconcertanti dati diffusi da due Ong che operano nel paese africano". Il Sussidiario continua "La questione cristiana nasce dalla scellerata decisione, in seguito alla guerra del Biafra, “di trasferire nel nord islamico famiglie e gruppi cristiani a cui sono stati concessi territori come riparazione alle perdite subite, cosa che ha suscitato la rabbia e la paura dei musulmani di vedersi portare via i loro territori da quelli che per loro sono miscredenti". Certo, in questi Paesi ci sono migliaia di situazioni da tener presente, storie di diverse tribù, equilibri fragili, inimmaginabili per noi occidentali. Vero è anche però che da quanto si legge, questa si potrebbe definire una vera pulizia etnica. E una situazione del genere non esiste solo in Nigeria, ma in tanti altri Stati o Regioni africane o asiatiche. Il fatto è che quando i fondamentalisti islamici sono la maggioranza o un numero considerevole, cominciano i guai seri per i cristiani, anche perché si trascinano dietro molti dei così detti moderati che fino a allora non si sapeva da che parte stavano, cioè quelli che sono definiti i buoni. I nostri ultimi Governi, divisi su tutto in politica, in economia, sulla scuola, sulla salute,... si sono inspiegabilmente trovati però tutti d'accordo nel fare entrare in Italia un fiume gigantesco di africani molti dei quali di religione islamica, senza sapere chi sono, cosa fanno, cosa faranno e dove andranno. E questo continua ancora, anche in piena pandemia. È bastato in molti casi, trasformare il "clandestino" in "migrante" e tutto è divenuto regolare. Le parole in politica sono determinanti, con esse può cambiare tutto, senza cambiare niente. Va benissimo l'aiuto umano. Rischiare però per questo una pulizia etnica tra qualche anno anche in Italia mi sembra eccessivo e andrebbe rivista tutta la politica dell'accoglienza. E si vedono in giro giovani che hanno magliette con su scritto 2050, cioè l'anno in cui saranno in molti Stati europei la maggioranza.

Il Pio

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