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Prima le convinzioni, poi i fatti.



Vi riporto uno stralcio di un articolo di Tempi del 10 dicembre scorso. "...Ma nonostante il quinquennio del socialista François Hollande, con i corsi di morale laica e la carta della laicità da imparare a memoria, e le attuali battaglie per la laïcité condotte con vigore dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer, i liceali francesi di confessione musulmana continuano ad avere più di qualche problema con il principio cardine della République. È quanto emerso da un'inchiesta dell'Istituto Ifop commissionata dall'Associazione Licra (Lega internazionale contro il razzismo e l’antisemitismo) per il suo magazine Droit de vivre, secondo cui il 65 per cento dei liceali musulmani considera le leggi di Allah superiori a quelle della République, e ritiene che l’islam sia «l’unica vera religione»". E immaginate tutti come si potrebbe comportare un gruppo numeroso con queste idee, soprattutto se riconosce nella violenza un buon ideale. In Italia la maggior parte di quelli che entrano clandestini e che poi qui diventano subito migranti, sono musulmani. Il loro ingresso da noi da anni è come un fiume in piena.  In Nigeria i cristiani sono la minoranza e sono massacrati, cacciati dalle proprie case e le loro chiese bruciate. Così anche in altre nazioni (ma ce lo dicono gli organi di informazione allineati?). Non dobbiamo fare nulla, tranquilli, ma quando succederà, sappiamo che dovremmo scappare perché loro ci ritengono cristiani, anche se non lo siamo più. Allora tanto vale tornare a essere tutti cristiani, non ingannaremo i nostri fratelli di un'altra religione, moriremo per un buon motivo e potremmo anche sperare di andare subito in Paradiso. 

Il Pio 


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