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Le avanguardie ardimentose di un pacifico esercito.




Ho trovato un concretissimo discorso di Papa Pio XII del 2 marzo 1953, che ci dice che  ci sono ancora tanti cattivi in giro e ne saranno sempre di più e che c'è sempre un terribile nemico che dobbiamo combattere, pure con sacrificio ed anche sino alla morte, per la salvezza dell'anima nostra e di tutte le altre e perchè Gesù regni nuovamente in Italia e in tutto il mondoQuesto è il vero spirito cristiano, così vivevano tutti i santi della Chiesa. Ad un certo momento però questo spirito è stato messo da tutti in archivio dentro un faldone e portato con gli altri in cantina. Ma nessuno ci obbliga a non riprenderlo, buttare via  il polveroso faldone e rimettere in giro la pratica. E poi a non pensare che chi parla concreto come Gesù è perché vive la realtà giudicata dalla fede e invece chi non parla concreto...

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«… Vorremmo che foste come il sole, il quale riscalda e vivifica. Il calore del vostro amore riscaldi le persone e le cose che vi circondano. Fate distinguere in ogni luogo la vostra presenza col fervore della vostra carità. Il demonio ha invaso la terra con l'odio : fate rivivere, prepotente, l'amore. … Siate forti contro il «nemico». Qui non si tratta più soltanto del vantaggio spirituale di ciascuno di voi, ma della vostra collaborazione per il bene delle anime. … Abbiamo ancora una volta denunciato l'attuarsi di un piano spaventoso per «svellere radicalmente dagli animi la fede di Cristo», per l'invasione del mondo da parte del nemico degli uomini e di Dio. E sono uomini — miseri uomini — coloro che servono da strumenti per quest'opera distruggitrice…. Vi è in atto una lotta che ingrandisce quasi ogni giorno di proporzione e di violenza, ed è quindi necessario che tutti i cristiani, ma specialmente tutti i militanti cattolici, «stiano in piedi e combattano sino alla morte, se è necessario, per la Chiesa madre loro, con le armi che sono consentite» (cfr. S. Bern. Ep. 221, n. 3 - Migne PL, V. 182, col. 387). Non si tratta qui evidentemente di scontro fra i popoli con distruzione di case e strage di uomini. Noi abbiamo più e più volte esecrato la guerra, e siccome riappaiono qua e là tristi segni di pericolo per la pace, torniamo a scongiurare Iddio, affinchè impedisca, con la Sua onnipotenza, che nuovi lutti e nuove lacrime vengano provocati sulla terra dall'incoscienza e dalla malvagità di alcuni. Noi parliamo invece della lotta che il male, nelle sue mille forme, combatte contro il bene; lotta dell'odio contro l'amore, del malcostume contro la purezza, dell'egoismo contro la giustizia sociale, della violenza contro il pacifico vivere, della tirannia contro la libertà. Di questa lotta è già assicurato l'esito finale, essendone garante l'infallibile parola di Dio. Verrà il giorno del trionfo del bene sul male, perchè verrà il dì, in cui — lo diciamo con immensa tristezza — andranno « maledetti al fuoco eterno » (Matth. 25, 41) quanti hanno voluto fare a meno di Dio e sono rimasti sino alla fine ostinati nella impenitenza. Ma vi sono battaglie, il cui esito non è certo, perchè è affidato anche alla buona volontà degli uomini. In alcuni settori il «nemico» ha prevalso: occorre riconquistare il terreno perduto — cioè le anime traviate — perchè Gesù regni nuovamente nei cuori e nel mondo. Diletti figli e figlie! Noi vi chiamiamo nuovamente a raccolta, certi che tutti — senza evasione di sorta — risponderete alla Nostra voce. Sotto lo sguardo di Maria, Regina delle Vittorie, disponetevi a vivere, per così dire, in un clima di generale mobilitazione, pronti a qualsiasi sacrificio, presti a qualunque eroismo. … Ma quel che preme specialmente, è che si compia uno sforzo comune per avviare l'Italia verso una rinascita religiosa integrale. Perchè ciò avvenga, dovrà essere naturalmente preparato un piano razionale che vi impegni tutti in modo organico, e voi provvederete a muovervi secondo una esatta e ben studiata strategia, schierandovi ordinatamente e fissando bene gli scopi da conseguire. L'esercito cattolico è composto anche di altre forze che sarebbe insano ignorare o contrariare. Vi è posto per tutti, e di tutti vi è bisogno in questo immenso fronte da coprire per respingere gli assalti del «nemico». Ricordate però tutti che non vi è ordinato schieramento se, nel rispetto della varietà e delle capacità, non viene assicurata l'unità del comando; per questo vivamente esortiamo voi e tutte le forze cattoliche a farvi guidare nel lavoro apostolico da chi lo Spirito Santo ha posto a reggere la Chiesa di Dio. Nello scegliere gli «obiettivi» va inoltre osservato l'ordine dei valori: dovete quindi preferire lo spirituale al materiale, il definitivo al provvisorio, l'universale al particolare, ciò che urge a quel che può essere rimandato ad altro tempo. Quanto alla tattica da seguire, ricordate che l'accostamento individuale è quello che dà migliori risultati. … Siate, oggi e sempre, le avanguardie ardimentose di questo pacifico esercito, in spirito di perfetta unione con tutti e di completa dedizione ai Pastori che guidano la Chiesa. … O Maria, forte come un esercito, dona alle nostre schiere la vittoria. Siamo tanto deboli, e il nostro nemico infierisce con tanta superbia. Ma con la tua bandiera ci sentiamo sicuri di vincerlo; egli conosce il vigore del tuo piede, egli teme la maestà del tuo sguardo. Salvaci, o Maria, bella come la luna, eletta come il sole, forte come un esercito schierato, sorretto non dall'odio, ma dalla fiamma dell'amore. Così sia».

[Stralci dai Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XV, Quindicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1953 - 1° marzo 1954, pp. 501 - 509 Tipografia Poliglotta Vaticana Copyright Dicastero per la Comunicazione - Libreria Editrice Vaticana 7, da www.vatican.va]

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