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The untouchables



Anche in Italia ci sono gli untouchables cioè gli intoccabili proprio come nell’omonimo film del 1987 diretto da Brian De Palma e scritto da David Mamet. Ci sono gruppi di persone che oggi non si possono toccare, nemmeno menzionare, addirittura nemmeno pensare. Nel senso “chi tocca i fili muore!”. Persone che possono fare e dire quello che vogliono, ma non permettono a nessuno di dire loro nulla. Con l'appoggio ovviamente di persone che stanno nei posti giusti. Ad esempio in una rappresentazione teatrale (peraltro sovvenzionata con i soldi pubblici) un soggetto travestito da Gesù sta piegato e dietro un altro mascherato da soldato romano, gli appoggia sul fondoschiena la croce per lungo, con espressioni del volto molto significative. Questa è Arte “laicamente sacra” e come tale non si può discutere (e guai a chi lo fa!). Invece se in una rappresentazione “religiosamente sacra” uno dicesse che un figlio nasce da un padre e da una madre questa invece sarebbe una terribile offesa degna dell'odio popolare e delle peggiori punizioni. Se un uomo di colore venisse picchiato, questo fatto sarebbe giustamente un brutale razzismo e se ne parlerebbe per giorni, ma se un uomo di colore minacciasse di morte con un coltello alcuni poliziotti, questi verrebbero messi sotto processo se malauguratamente venisse loro pensato di difendersi. Se un’attrice di ottanta anni, vedendo una sua foto di lei da giovane dicesse “qui sembro una negra” riceverebbe immediatamente—per quella sola parola—numerosissimi insulti e minacce, finirebbe sui giornali e sulla TV per giorni, vedrebbe tutti gli amici dissociarsi da lei e dovrebbe chiedere pubblicamente scusa. Ebbene tutto questo non è normale. Ho capito che la normalità oggi è un disvalore, anzi  qualcosa che non esiste in quanto fonte di razzismo. Però tutto ciò non è normale lo stesso. Questo modo di pensare di oggi così comune, radicato e profondo non è iniziato all’improvviso in questi ultimi tempi, ma è frutto di un lentissimo processo incominciato tantissimo tempo fa dai potenti del mondo che avevano chiaro in mente dove arrivare, continuato poi dai successori, che per questo hanno iniziato a gettare questi semi, pian pianino, prima uno alla volta, poi due alla volta e poi tre alla volta, poi cinque, sette, cento, centomila… e ancora di più, sempre di più con il metodo di Mitridate che per paura di essere avvelenato, si volle immunizzare ai veleni tramite l'assunzione costante di dosi sempre maggiori degli stessi. Un po’ alla volta, ma sempre di più, per realizzare un progetto che piace solo a loro e che ci distruggerà umanamente e forse anche fisicamente. Tranquilli: non ci difenderà nessuno. L’importante però è conservare intatta la fede, anche per le prossime generazioni. Solo la fede ci darà libertà anche se fossimo in carcere.

Il Pio


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