Etichette

«O Cristo, o morte»



Stavo pensando che una superficie enorme della nostra amata terra è stata bagnata, come irrorata e fertilizzata, dal sangue di chi ha dato la vita per Gesù. Gente che ha preferito morire anche nei modi più atroci, pur di non staccarsi nemmeno un minuto da Lui. Meglio morire. «O Cristo, o morte». Molti pensano al martirio come un’invenzione della Chiesa che ha sempre tenuto il popolo nell’ignoranza (!), ma è difficile pensare a un’invenzione quando le vicende sono riportate sui libri di storia, ma soprattutto quando intere comunità hanno cambiato la vita dopo il loro martirio. Ecco. Pensiamo ai martiri e pensiamo a come noi viviamo oggi la loro stessa fede. Noi non facciamo nemmeno il segno della croce se ci sono persone davanti. Io non sono un martire e fifone come sono non so se lo sarò mai, ma una volta davanti alla macchina del caffè, in ufficio, si stava dicendo il luogo ove ciascuno avrebbe trascorso le vacanze, dopo Vienna, Parigi e Sharm el Sheikh, io dopo aver pensato “ora dico che vado in Francia”, dissi a tutti con orgoglio “io vado a Lourdes”. Due secondi di silenzio, ma gran parte dei colleghi sa che sono cattolico. Piccolezza si capisce, ma per me è stato un onore di cui vado ancora fiero, ma soprattutto sprone per andare avanti. Dobbiamo cambiare il mondo e non farci cambiare dal mondo (sappiamo chi tiene le sue redini). Dobbiamo essere sempre l’avanguardia cattolica. Per noi, come in passato, il motto deve essere ogni giorno «O Cristo, o morte».

Il Pio

Nessun commento:

Posta un commento

Per il re e per la patria

  Da qualche giorno i potenti dell'Europa hanno cominciato a parlare, con assoluta freddezza, di guerra come possibilità. Remota, ma pos...