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Le cose semplici


Un tempo le cose erano più semplici. Prendiamo ad esempi, le dittature. Se ti andava bene, e cioè se nessuno ti tradiva e faceva la spia, se l'occhio del Padrone non ti vedeva prima e se i guardiani della Rivoluzione non ti sbattevano in carcere sottoponendo te e la tua famiglia alle più dure torture,... se tutto questo non avveniva e riuscivi a far fuori il dittatore e i suoi tirapiedi più vicini, era fatta. La maggior parte dei gerarchi secondari infatti, poi si schierava subito dalla tua parte e il popolo, che non voleva prendere una posizione perché aveva paura e famiglia, ti porta in trionfo tra ali di folle festanti. (Poi nasce il problema di capire se l'assassino-eroe, sarà meglio del dittatore e se il suo ideale è buono oppure oscurato dalla sete di potere)... Pensate invece a oggi. Nessuno sa chi comanda. Partiti politici, lobby, alta finanza, l'Europa, i sindacati  i ministri,  i parlamentari,  i grandi mezzi di comunicazione, Soros e i suoi amici... chi comanda? E soprattutto chi decide sulle cose di cui il popolo ha bisogno? È sempre vero quel detto "quando ci sono troppi galli a cantare non si farà mai giorno". Si scherza ovviamente. Lo si dice per ridere. Ma che ce ne importa poi del dittatore? Come sempre dico, a noi deve interessare di creare intorno a noi un mondo buono e fare di tutto per salvare l'anima. Però ci deve anche interessare far sapere a quello che comanda (chiunque esso sia) che siamo stanchi delle angherie e  che ci piacerebbe che qualcuno pensi anche a noi.

Il Pio

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