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Lockdown


Lockdown significa "isolamento" o "blocco". In Inglese, però: è un termine che si usa nei Paesi anglosassoni e costituisce un protocollo di emergenza. In Gran Bretagna però, non in Italia. Lì lo capiscono tutti (è la loro lingua!). Questo termine da settimane è presente in modo prepotente sui giornali, telegiornali, giornali, discorsi… Temo però che una buona parte dei nostri concittadini—pur associandolo intuitivamente a pandemia—tuttavia non sappia minimamente cosa significhi e se non capisce quel termine, non capisce probabilmente nemmeno di cosa si sta parlando. Domanda: se tante persone non capiscono quel termine, perché mai viene messo sempre più spesso nei discorsi? Forse per fare come il pavone quando fa la ruota (per farsi bello)? Ma questo sarebbe il meno. Quello che invece dovremmo capire è perché nella nostra lingua italiana si devono usare per forza sempre di più termini stranieri, il cui significato spesso è noto solo a un quarto della popolazione? Per esempio recentemente ho ricevuto una e-mail che era (più o meno) su questo tenore: «Su l’object potremmo sentirci in una call, oppure in una conference call, meglio sarebbe però in una video conference, e sempre in linea con le nostre policy potremo parlare tutti insieme dei nostri comuni stakeholder e alla fine valutare se il nostro comune business è in linea con l’asset delle nostre Corporation. Attendo Vostro feedback». Vi pare normale? Quello era un italiano da cento generazioni e, dopo aver letta questa sua mail, che immagine vi resta: quella di un serio professionista o quella di uno scemo matricolato? Parlare così significa disprezzare la propria lingua, pensare che essa sia una lingua limitata e da popolo sottosviluppato. Pensate che siamo in grado di inglesizzare addirittura parole o frasi latine! Il popolo italiano non è sottosviluppato, ma chi lo guida da oltre due secoli lo è. Denigrare la lingua italiana, la lingua dei nostri padri è tradire la terra dove siamo nati e la tradizione che ci ha fatto crescere. Tenete presente che gran parte degli Stati europei non fa così: anzi alcuni di essi rendono le parole straniere nell’assonanza della propria lingua . Altri disprezzano da secoli l’Italia e gli italiani senza mai pensarci un attimo. Ma noi continuiamo a inchinarci a loro come fossero la Saggezza, l’Economia e la Scienza fatta Stato mentre loro ci danno un calcio di dietro, ridendo e prendendoci tutti in giro. I politici ormai sono irrecuperabili. Però tra di noi—povero popolo—possiamo aiutarci anche (ma non solo) in questo settore. 

Il Pio 

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