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Tanto non viene nessuno /2


Per capire come ragionano alcuni cattolici tipici, vi racconto un episodio. Tanti anni fa i Movimenti e le Associazioni cattoliche della mia zona furono invitate a un incontro con un Monsignore. A presenziare quella domenica eravamo tantissimi, tanta gente che voleva bene al nostro Vescovo e alla Chiesa: un numero che gli organizzatori non aveva nemmeno previsto (il concetto di base per molti è infatti “tanto non viene nessuno” e con questo spirito si fanno anche oggi gran parte delle cose). Una situazione simile avvenne a Parigi, nel 1997, alla Giornata Mondiale della Gioventù con Giovanni Paolo II: gli organizzatori Franzosi, con la loro solita puzza al naso, avevano previsto con certezza granitica, la metà delle persone che poi vennero realmente e così l’organizzazione perfetta e quadrata di tutta quella faccenda, si sfaldò miseramente nel tardo pomeriggio, quando arrivò altra tantissima gioventù che voleva bene a Giovanni Paolo II e alla Chiesa (io c’ero e la notte abbiamo dovuto dormire come se giocassimo a Tetris). Torniamo all’incontro domenicale. Dovete sapere che molti Monsignori italiani vedono Movimenti e Associazioni come il fumo negli occhi (se non peggio) per motivi che però sanno solo loro e li vedrebbero volentieri cancellati dalla storia. Non potendo cancellarli dalla storia (anche perchè qualcuno importante ha detto che sono un'invenzione, cioè "un dono dello Spirito Santo" e una "speranza per la Chiesa Universale"), laddove si insediano, fanno di tutto per non farli muovere. Bene, secondo un criterio logico, perfettamente ragionevole, ma solo a una certa parte del clero, quella volta a parlare a tutti i Movimenti e Associazioni della zona, accorsi in massa con tanto ardore e amore, fu chiamato proprio uno di questi che per due ore spiegò come Movimenti e Associazioni, cioè noi tutti lì presenti, nella Chiesa contassimo davvero poco o niente, perché è la parrocchia che fa ed è tutto e che comunque ci eravamo solo in via temporanea (oggi sì, domani no). Io pensavo di essere sulla trasmissione Scherzi a parte e guardavo i miei colleghi che però vedevo tranquilli. Il peggio però, doveva ancora venire. Nei giorni successivi, in sede di Consulta, tutti hanno detto che quell’incontro era stato fantastico e il Monsignore ci aveva detto cose straordinarie, quasi una pietra miliare nella nostra storia. E ci aveva detto chiaramente che non contavamo nulla e che eravamo temporanei. Ecco siamo così.
Il Pio

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