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La quercia non fa le melarance


 
Il conflitto in Ucraina, proprio in Europa, vicino a casa, ci ha fatto tornare il terrore della guerra. Giustamente. (Ci sarebbero anche altre guerre in giro, ma sorvoliamo sull’argomento). Molte sono state le manifestazioni popolari di piazza. Ma sarà mai possibile che Putin cambi idea, ritiri le sue truppe e risarcisca i danni agli ucraini, perché molti italiani sono stati in Piazza per un’ora con musica e bandiere colorate? Ci hanno ascoltato i nostri capi quando in Piazza ci andavamo solo per un (in confronto) “banalissimo” green pass? E sono mai serviti tutti i miliardi di minuti di silenzio che abbiamo fatto? Sì, a darci un po’ di emozione momentanea,… la sirena, la faccia compunta, la gente sull’attenti, il nodo alla gola, tutto veramente bello, sentimentale, ma poi tutto resta uguale a prima. 
(Forse, magari, un rosario alla Mamma Celeste... ma sarebbe stata una discriminazione,  mi verrebbe da dire, "ma allora che volete?"). E poi tante frasi sulla guerra, belle, vere, profonde… però anche esse hanno spesso lo stesso valore dei minuti di silenzio e delle manifestazioni in Piazza. Probabilmente, allora, non è questo il metodo. Purtroppo per noi, resta fermo un fatto: la guerra c’è stata fin dall’inizio del mondo ininterrottamente fino a oggi e dobbiamo immaginare che essa sarà l’ultima nostra opera nel giorno della fine del mondo.Tutto è iniziato dopo che  Adamo e Eva hanno detto a Dio “non ti serviremo, faremo come ci dirà la nostra testa”. Poco dopo Caino, per gelosia, uccide violentemente il fratello di sangue Abele; loro erano nati da questo fior fiore di genitori, dal cordone ombelicale della mamma sono passati il concetto che “la quercia non fa le melarance” e quei bei principi. E da quel terreno irrorato dal sangue del giusto, non hanno mai smesso di nascere i frutti delle guerre sanguinose. Un buon investigatore deve sempre arrivare al movente del crimine e le prove ci portano a dire che esso è proprio quell’aver abbandonato Dio, per seguire solo la nostra testa. Ci vorrebbe la conversione allora, cioè l’azione contraria a quella fatta dai progenitori, passare da una fase in cui noi siamo il centro della nostra vita e misura di tutte le cose, a una in cui è Dio a essere il centro della nostra vita e misura di tutte le cose. Il mondo sarebbe straordinariamente bello, se tutti ci convertissimo così. Sarebbe l’ideale… appunto ideale. Perchè noi restiamo sempre figli di Adamo ed Eva, Caino e Abele,… e lo saremo per sempre. Con la fede e i sacramenti molto potremmo contenere degli effetti devastanti prodotti da quel cordone ombelicale. Se per Grazia riuscissimo a convertirci vedremo molti buoni frutti nella nostra vita e intorno a noi. La Grazia è un dono di Dio e glieLo si può chiedere. 


Il Pio

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