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I peccati si aggiornano?


A me sembra, ogni giorno di più che le cannonate vengano proprio dall’interno, da quelli con la stessa nostra divisa, quel fumo di Satana di cui parlava negli anni sessanta Paolo VI, il tarlo vorace e onnivoro che da decenni sta erodendo, mangiando un pezzo alla volta, corrompendo dal di dentro la chiesa la quale mai crollerà, questo è sicuro, ce lo dice Gesù e ne siamo più che sicuri, ma a causa di questa situazione nebulosa, si perderanno, forse per sempre, colpiti crudelmente e senza pietà dai mercenari, moltissimi uomini semplici. Prendiamo solo come esempio i peccati della carne (sesto comandamento, non commettere adulterio, non commettere atti impuri…). Giacinta Marto è stata una veggente a cui è apparsa a Fatima la Madonna nel 1917. Maria aveva fatto vedere ai tre veggenti l'Inferno. La Chiesa l’ha poi riconosciuta beata. Ebbene lei ha detto “I peccati che portano più anime all'inferno sono quelli della carne”. Padre Pio di Pietrelcina (1887 – 1968) che ha lottato anche fisicamente col demonio per quasi tutta la vita, riconosciuto santo dalla Chiesa, ha detto a proposito: "I peccati contro il matrimonio sono quelli che Dio perdona più difficilmente. Sai perché? Perché il Signore avrebbe potuto creare continuamente uomini e donne, come aveva fatto con Adamo ed Eva. Si è spogliato di questa prerogativa dando mandato all’uomo e alla donna di crescere e moltiplicarsi. Ma come aveva fatto Lucifero, così l’uomo e la donna gli gridano il loro non serviam, non vogliamo servirti, e impediscono così il progetto di Dio sulla creazione delle anime". E Antonio Abate (251 – 356) grande anacoreta, anche lui ha lottato tutta la vita contro satana, grandissimo santo e riconosciuto giustamente tale dalla Chiesa cattolica, ha detto “Non permettere che una donna si avvicini a te, né che entri nella tua abitazione: dopo di lei segue la passione“. E Benedetto da Norcia (480 – 547) fondatore dell’Ordine di San Benedetto, proclamato anch’esso santo dalla Chiesa Cattolica, disse: “E guardandosi in ogn’istante dai peccati e dai vizii, sia pronto a soffocare i desiderii e i movimenti dei pensieri, della lingua, degli occhi, delle mani, dei piedi, del proprio volere, e molto più della carne”. Un periodo dunque che parte dal 200 e arriva quasi alla fine del 1900 in cui, sull'argomento, tutti questi santi hanno fatto lo stesso identico discorso; non ci sono dubbi o problemi di interpretazione.
 (Un tempo infatti la Chiesa parlava così, senza quegli  arzigogoli da sofisti, per dire e non dire, smentire e riproporre, celare in parte e in parte scoprire, con discorsi che si aprono a più interpretazioni,… Quelli antichi invece, chiamavano pane il pane e vino il vino). Negli ultimi tempi ho sentito dire da Principi della Chiesa che i peccati più gravi non sono quelli della carne. Dunque. Chi ha ragione: i santi o i Principi della Chiesa? Il catechismo ci dice che dobbiamo essere in comunione con i vescovi che sono uniti al Papa, per poterci definire cattolici, altrimenti siamo eretici e lontani dalla Chiesa, fuori della quale—lo sappiamo bene—non c’è salvezza. Il rischio dunque è per noi altissimo e dobbiamo sempre rimanere dentro a questo recinto. Siamo d’accordo, restiamo sicuramente in comunione con Essa, non vogliamo finire all'Inferno. Ma  ora, io che dico ai miei figli su questo argomento?

Il Pio

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