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Un popolo spaventato



Non so se in passato c'è mai stata una situazione come questa. Forse in tempo di guerra, durante le carestie o le epidemie, nelle invasioni o nelle tirannie... Ne abbiamo passate così tante. Però forse, nonostante tutto, un qualcosa di umano restava comunque nei cuori di molti, non c'era solo e soltanto il terrore. Senza speranza. Oggi noi italiani siamo un popolo diviso, impaurito, tremebondo. Ci terrorizza il presente con il covid. Ci spaventa il futuro con il vertiginoso rincaro delle bollette e dei prezzi in genere, le risorse naturali che scarseggiano, l'inquinamento sempre più mordace, i continui venti di guerra, l'islamizzazione, le ideologie spaventose sempre più numerose e disumane e ci chiediamo spesso "ce la faremo?" "Cosa ci succederà domani?". Siamo poi spiazzati dai nostri sovrani che stanno lontani anni luce da noi e non ci sostengono mai; siamo pure annichiliti dalla imbecillità e dall'idiozia di alcuni di loro. Ci abbatte la paura di capitare in mano alla Giustizia perché non si sa come finiremo. Tra noi c'è anche chi non pensa minimamente a questo che non ne ha la minima contezza e il discorso più profondo che gli viene da dire è come era vestito quello al festival. Ad aggravare una già terribile situazione, ci si mette pure una chiesa che non dice più nulla di utile all'uomo, come ha sempre fatto da san Pietro in poi, presa com'è dal farsi accettare dal mondo (dovrebbe fare di tutto per ottenere il contrario!). Senza speranza. Signore da chi andremo? Solo Tu hai parole di vita eterna. Il popolo italiano decenni fa era convintamente cristiano e questo gli dava quell'umanità che si diceva che lo rendeva forte anche nelle tribolazioni e nelle situazioni spaventose. Umiltà e rassegnazione. E la Fede i Dio che ci aiuterà a trovare la strada.

Il Pio 
 

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