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Non arriverà come un proiettile o una granata


 

Ero in vacanza in un paesino di montagna vicino alla Francia. Poco dopo essere arrivato mi sono detto: "andiamo a salutare Gesù". La piccola chiesa era più in alto di tutti. Uscito da essa vedo che a lato c'è un cimitero. Il cancello è aperto e non c'è nessuno. Mi dico: "entriamo e diciamo un po' di preghiere per quelle anime che stanno ancora in Purgatorio, magari qualcuna ne mandiamo in Paradiso". Nel girare in quel piccolo camposanto, mi sono accorto che c'era un vasto spazio dove erano piantate numerose croci bianche e sopra il nome si leggeva soldato, caporale, sergente,  di nuovo soldato,  soldato, soldato,... la data della loro morte era compresa tra il 20 e il 30 giugno 1940. La dichiarazione di guerra alla Francia Mussolini la diede il 10 giugno 1940, questo vuol dire che le povere anime, molte delle quali uscite da un corpo giovanissimo, furono quelle dei soldati tra i primi a partire e tra i primi a morire. Sapevano che la loro sorte sarebbe potuta essere quella, ma partirono lo stesso e il loro dovere lo fecero fino in fondo. Chi li ha mandati al macello non aveva forse motivi onorevoli per farlo, ma loro sono partiti con un ideale buono dentro al cuore. E per quello sono morti. Di questi che hanno dato la vita per la Patria, non si ricorda nessuno, compresa la Patria, anzi visto che erano soldati di un regime ora avverso, parlarne bene sicuramente farà irritare qualche benpensante. Gli eroi oggi sono altri, al confronto di quelli però, questi sono quanto meno ridicoli. Oggi i giovani compresi i figli dei benpensanti per cosa darebbero la vita? Loro hanno come problema principale l'orecchino, il tatuaggio e la discoteca che non apre e poi il profilo su Istagram o Twitter, le chat, il cellulare. Eroe ufficiale poi è chi imbratta con parole incomprensibili i muri delle case, magari riverniciati il giorno prima. Ma una cosa accomuna davvero questi a quegli eroi di guerra. La morte come è arrivata all'improvviso per quei soldati nel giugno del 1940, potrebbe giungere anche per gli eroi di oggi,  magari non sotto forma di un proiettile in testa o di una granata che riduce a brandelli il corpo, ma sotto forma di una malattia, di un incidente, della droga, delle sbronze, una scommessa o una lite per futili motivi. Non so se quei soldati italiani del 1940 sono morti in grazia di Dio. Ma se non ci convertiamo tutti a Dio e vivremo come Lui vuole, passeremo l'eternità in mezzo al fuoco nell'inferno. È vero che oggi si dice che esso sia vuoto, ma mi pare che Gesù non dicesse proprio così quando affermava che "là vi sarà pianto e stridore di denti", che lo diceva a fare se era vuoto? Facciamo dunque molta attenzione a non morire in stato di peccato mortale. Non è opportuno pensarci solamente. 

Il Pio 

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