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I loro occhi sono cattivi


All'inizio della nostra Repubblica c'era ancora qualche cattolico che, politicamente parlando, puntava i piedi a difesa dei valori cristiani, come c'erano quelli che lo facevano per i valori del comunismo e del liberalismo. Certo anche allora imbecillità e corruzione la facevano da padroni, ma qualcosina di serio c'era ancora che faceva almeno sperare. Ma durò poco, perché presto molti si misero di traverso a quei politici cristiani, oltre naturalmente agli schieramenti avversari, c'erano proprio i colleghi di partito, anche essi cristiani, ma che ritenevano opportuno non esagerare, aperti al compromesso, ai distinguo, al tornaconto elettorale e alla ragion politica (che sicuramente non è la Ragione di Dio). Il popolo però vedeva che c'era ancora qualcuno che,"in alto", parlava e soprattutto pensava proprio come lui, cioè pensava cristiano e  che li avrebbe difesi fino alla fine e che si poteva votare con "sicurezza" perché non avrebbe mai cambiato casacca e soprattutto che si sarebbe fatto lapidare piuttosto che rinnegare i valori cristiani. Successivamente, proprio contestualmente all'inizio della scristianizzazione, l'ala opportunista, quella dei distinguo, della convenienza, del non esagerare e dei sofismi, del dire, ma non dire, delle aperture al mondo (tutto quello che non era mai stato patrimonio della Chiesa) divenne prima la maggioranza e poi l'unanimità. Essa ha schiacciato e poi cacciato quell'altra più vicina al popolo. E oggi, io non trovo uno solo che parli e soprattutto pensi cristiano,  cioè tale da poter seguire, sostenere e votare. (Veramente ho la stessa difficoltà a trovarli nelle Parrocchie). Sì è vero, ogni tanto compare in TV uno col rosario in mano o che va in chiesa con la moglie, oppure nei posti delle apparizioni... e che si autoincorona cristiano e difensore dei cristiani, ma i fatti dicono il contrario e poi non mi sembrano buoni e i loro occhi sono cattivi, come i loro pensieri e i loro desideri: dunque per me sono inaffidabili e il voto mio non lo avranno, se non si convertono e credono davvero al Vangelo. Pier Giorgio Frassati era un cattolico intero, quotidiano e vedeva la politica uno strumento per aiutare e sostenere il popolo e si impegnava perché ciò avvenisse. Il beato Pier Giorgio è morto solo 100 anni fa, ma oggi non c'è nessuno che la pensa più come lui. Cosa è successo?
Per la 750^ volta torno a dire: bisogna ricreare una umanità nuova e, come in passato,  solo noi cattolici possiamo avere le forze, la voglia e il coraggio di farlo. Solo che ci dobbiamo svegliare un po' e soprattutto dobbiamo infiammare il nostro cuore con Gesù. Ricordando santa Caterina da Siena: "Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo".
Il Pio

 

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