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«Ma che sono giunti i tempi dell’Anticristo?», «Non lo so!», «Ma come non lo sai? Guarda che è roba brutta, tremenda!», «Ma poi che sarebbero questi tempi, chi è l’anticristo, che dici? Io di questo signore non ne ho mai sentito parlare. Mi hanno sempre parlato di ecologia, di essere buono, rispettare le leggi e le idee del prossimo, se sono conformi al senso comune…». «Quello che ricordo io è che la venuta dell’anticristo precede di poco la seconda venuta di Gesù e poi sarà la fine, ma prima per causa sua molti si perderanno». «Forse è bene allora leggere cosa dice il catechismo su questo punto, forse qualcosa capiremo e di sicuro non ci farà male».

 


«Ma che sono giunti i tempi dell’Anticristo?», «Non lo so!», «Ma come non lo sai? Guarda che è roba brutta, tremenda!», «Ma poi che sarebbero questi tempi, chi è l’anticristo, che dici? Io di questo signore non ne ho mai sentito parlare. Mi hanno sempre parlato di ecologia, di essere buono, rispettare le leggi e le idee del prossimo, se però sono conformi al senso comune…». «Quello che ricordo io è che la venuta dell’anticristo precede di poco la seconda venuta di Gesù sulla terra e poi sarà la fine, ma prima per causa di quella Bestiaccia maledetta molti si perderanno per sempre». «Forse è bene allora leggere cosa dice il catechismo, unica fonte in questa maledetta palude di cui possiamo essere certi, forse qualcosa capiremo e di sicuro non ci farà male».

(Dal Catechismo della Chiesa Cattolica) 

PARTE PRIMA
LA PROFESSIONE DELLA FEDE

SEZIONE SECONDA:
LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA

CAPITOLO SECONDO
CREDO IN GESU' CRISTO, UNICO FIGLIO DI DIO

ARTICOLO 7
«DI LÀ VERRÀ A GIUDICARE I VIVI E I MORTI»



« L'ultima prova della Chiesa

675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne.

676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ».

677 La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa. Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo giudizio dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa».


Già Vladimir Solov’ev (28/1/1853 - 13/8/1900) aveva immaginato, nella sua immensa fantasia, l'ultima scena di questo nostro "dramma". Ne "Il dialogo dell’Anticristo", (editore Marietti, Collana I Rombi, 1996) scrive come sarà quel momento cruciale, quando quasi tutto il mondo sarà volutamente dalla parte dell'Anticristo, salvo un piccolissimo e sparuto gregge, ormai abbandonato da tutti; l'Anticristo, l'imperatore, in un modo o un altro, con regali, parlando di certi argomenti... aveva infatti conquistato a sè quasi tutto il mondo. Solo a sè, ripeto non a Dio.

«La grande maggioranza dei membri del concilio si trovava sul palco,
ivi compresa quasi tutta la gerarchia dell'Oriente e dell'Occidente. In basso
erano rimasti soltanto tre gruppi di uomini che si erano avvicinati gli uni
agli altri e che si stringevano accanto allo starets Giovanni, al papa Pietro e
al professor Pauli»

«Con accento di tristezza, l’Imperatore si rivolse a loro dicendo: che cosa posso fare ancora per voi? Strani uomini! Che volete da me? Io non lo so. Ditemelo dunque voi stessi, o cristiani, abbandonati dalla maggioranza dei vostri fratelli e capi, condannati dal sentimento popolare; che cosa avete di più caro nel Cristianesimo? Allora simile a un cero candido si alzò in piedi lo starets Giovanni e rispose con dolcezza: grande sovrano! Quello che noi abbiamo di più caro nel Cristianesimo è Cristo stesso. Lui stesso e tutto ciò che viene da Lui, giacché noi sappiamo che in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della Divinità. Da te, o sovrano, noi siamo pronti a ricevere ogni bene, ma soltanto se nella tua mano generosa noi possiamo riconoscere la Santa mano di Cristo. E alla tua domanda che puoi tu fare per noi, eccoti la nostra precisa risposta: confessa, qui ora davanti a noi, Gesù Cristo figlio di Dio che si è incarnato, che è resuscitato e che verrà di nuovo; confessalo e noi ti accoglieremo con amore…»

«Egli tacque e piantò lo sguardo nel volto dell'imperatore. In costui avveniva qualche cosa di tremendo. Nel suo intimo si stava scatenando una tempesta infernale, simile a quella che aveva provato nella notte fatale. Aveva perduto 
interamente il suo equilibrio interiore e tutti i suoi pensieri si concentravano nel tentativo di non perdere la padronanza di se stesso anche nelle apparenze esteriori e di non svelare se stesso prima del tempo. Fece degli sforzi sovrumani per non gettarsi con urla selvagge sull'uomo che gli aveva parlato e sbranarlo coi denti».

Il resto forse lo vedremo ... forse in diretta. Oppure no. 
Piccolo gregge, piccolo gregge! Restiamo nel piccolo gregge accanto allo starets Giovanni, al papa Pietro e al professor Pauli, alla luce di quello che leggiamo nel catechismo, nella dottrina e nella tradizione cristiana. che siano questi gli unici i testi a guidarci.
il Pio


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