Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione».
(La Sacra Bibbia CEI, Lettere di S. Paolo, 2^ a Timoteo, 4, 1-8)
L'immagine in alto ricorda un episodio che riguarda s. Paolo e s. Pietro. I santi stavano andando al patibolo, seguiti da una folla sempre più numerosa. Le guardie di scorta, paventando una rivolta, difficile da fronteggiare, decisero di dividere i condannati portandoli in due destinazioni diverse. Al momento della separazione i santi si diedero l'ultimo forte abbraccio. Nel luogo esatto in cui avvenne questo fatto, l'attuale Via Ostiense di Roma, per secoli sorgeva una cappellina. Questa poi fu demolita per ragioni di viabilità, oggi resta solo una lapide commemorativa e un bassorilievo in marmo. Dopo l'abbraccio, ognuno andò al suo destino: s. Pietro fu crocifisso a testa in giù presso l'attuale cattedrale omonima e s. Paolo fu martirizzato, in quanto civis romanus, mediante il taglio della testa la quale recisa dal collo, fece tre rimbalzi e sul luogo dove si appoggiò, nacque una sorgente d'acqua ancora zampillante. In questo luogo oggi sorge l'Abazia delle Tre Fontane.
Il Pio.
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