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Speranza laica e speranza cattolica.


Noi siamo soliti dire “la speranza è l’ultima a morire” per dire una cosa confortante, nel senso che quando uno sta messo proprio male, dentro una tremenda situazione senza uscita, c’è sempre la possibilità che avvenga un fatto che può risolvere la situazione. Ma se esaminiamo con occhio da leguleio la frase, si può anche capire che nessuno di noi parteciperà mai ai funerali della speranza. Perché quella è una speranza laica e se volessimo approfondire la faccenda, essa è una speranza che si fonda sul “caso” o peggio sul “fato”. E che soprattutto non cambia e non influenza la nostra vita quotidiana. Essa infatti è cieca, bacia chi capita senza criterio, ne beneficia dunque solo chi è più fortunato. In effetti quella che vediamo noi nel mondo sembra proprio questa. Ma c’è un’altra speranza quella che ci dice la Chiesa Cattolica. «La Speranza é una virtù soprannaturale, infusa da Dio nell'anima nostra, per la quale desideriamo ed aspettiamo la vita eterna che Dio ha promesso ai suoi servi, e gli aiuti necessari per ottenerla (articolo 892, Catechismo Maggiore di San Pio X)». Certo che se ci troviamo di notte bloccati sopra i binari in curva e sta arrivando a forte velocità il treno Frecciarossa, possiamo sempre sperare laicamente che il treno vada sull’altro binario che si fermi prima che deragli che il motore si spenga o esploda per un attentato. In questi casi particolari però, più che sperare che la fortuna, il caso o il fato siano a nostro favore, è consigliabile invece invocare con fede l’ausilio della Madonna (la nostra Mamma celeste) o dei santi (San Giuseppe, Pier Giorgio, padre Pio, Santa Rita, San Francesco, San Giuda, S. Espedito, ...) perchè qualche volta i miracoli accadono a vantaggio di chi ha una fede grande come un granello di senape. E qui non si salvano solo i più fortunati, come con la speranza laica, in tal caso invece sopravvivono le persone che secondo l’intelletto di Dio è bene che escano "dai binari” se questo è più conveniente per la salvezza della loro anima, ugualmente è bene che quelle non escano per lo stesso identico motivo. Restiamo allora in materia di fede; la nostra speranza fondamentale e più importante per noi deve essere quella di salvarci l’anima e andare in Paradiso e illuminare con essa tutta la strada della nostra vita; a che serve vivere ricchi e in salute cento anni se poi si va all’inferno? La speranza cattolica può essere corroborata con l’aiuto della Madonna e dei santi, perché, dice il Catechismo, ci verranno inviati “gli aiuti necessari” per ottenere la salvezza finale.

Il Pio

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