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Tu non capisci!

 



Vi è capitato mai di incrociare un pittore o uno scultore di arte moderna, oppure un accanito seguace della stessa e, parlando di una certa opera, gli diciate “non capisco cosa significhi" oppure (peggio!) “non mi piace”. La risposta, dall’alto in basso, sarà immancabilmente: “Tu non capisci”, pronunciata con sdegno e disprezzo. Ma a prescindere da quel “tu”, da parte di un autoproclamatosi detentore dell'unica arte per iniziati, ma che non ti conosce nemmeno, anche se umiliati, penserete “ma a me i quadri di Caravaggio piacciono tanto, le sculture di Michelangelo pure, la Cappella Sistina, il Signorelli del Duomo di Orvieto, il duomo di Milano e poi Raffaello, Giotto,…addirittura mi piacciono anche i disegni degli uomini primitivi sulle pareti delle grotte". Poi confrontandoti con altri, semplici e popolani come te, scopri che molti sono del tuo stesso parere artistico. E alla fine della discussione, te e tuoi amici, siete giunti alla conclusione che l’arte deve piacere a tutti e si deve capire e se possibile destare anche stupore e buone intenzioni. Ma dire così oggi è una bestemmia laica e ne puoi parlare solo in pochi luoghi circoscritti, l’Osteria, il Bar dello Sport, casa tua (a condizione che tua moglie e i figli non siano laureati in architettura). Un altro “Tu non capisci” con lo stesso sdegno e lo stesso disprezzo, ti verrà detto anche se affronti il tema dell’eroe moderno senza macchia e senza paura. Questi è colui che difende strenuamente, anche con la vita e talvolta anche a rischio di essere arrestato, l’aborto, l’eutanasia, il gender,… e simili situazioni. Sostenere il contrario di quello che fa e dice l’eroe, oppure non considerare eroe, l’eroe, è anatema o se va bene infamie e calunnie o comunque litigi infiniti con gran parte di quelli che ti stanno vicino (e in altri Stati anche l'arresto). Si rischia ultimamente, di essere considerato fascista. E’ anche vero che l’eroe qualche appoggio politico ce lo ha e non solo politico. Stando così le cose,  mi piacerebbe fare due indagini demoscopiche e sapere se la maggioranza degli italiani ama l’arte moderna e se ritiene l’eroe, veramente un eroe senza macchia e senza paura, o la considera vera antiarte e l'eroe un antieroe, oppure in entrambi i casi, se qualche leggerissimo dubbio li assale. Perché nel secondo e terzo caso sarei contento e penserei che, saremo pure semplici e popolani, ma almeno ancora la pensiamo tutti allo stesso modo che una qualche unità c’è ancora tra di noi. Ma se passa a maggioranza schiacciante, la prima domanda referendaria, dovrei ineluttabilmente dedurre che in Italia Gesù e la Chiesa sono stati messi da quasi tutti in una gabbia blindata e insonorizzata all’interno di un pozzo buio e profondissimo e così da popolo un tempo cristiano è divenuto popolo forse pagano, ma sicuramente laico e laicista della peggiore specie. Si capisce, nello spirito laico e democratico del mondo moderno occidentale e nel rispettodi tuttii suoi legittimi Valori. Il problema è che questa rivoluzione sociale non si è verificata in diversi secoli, ma in poco più di cinquant’anni. E chi è rimasto cristiano nel profondo del cuore qualche dubbio, qualche problema se lo dovrebbe far venire e con essi anche qualche soluzione.

Il Pio

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