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«Combattiamo contro i cristiani crociati»



Ricordiamoci che per loro anche noi siamo comunque “cristiani crociati”. Nessuno ci difenderà, come nessuno difende tanti poveri cristiani massacrati dai musulmani più integralisti, in ogni parte del mondo. Solo la Madonna ci potrà aiutare ma dobbiamo affidarci tutti a Lei, con preghiere e sacrifici, pronti anche a subire il martirio a maggiore gloria di Dio (Il Pio).  


“Vanno avanti da tre giorni gli scontri tra Armenia e Azerbaigian nella regione del Nagorno-Karabakh. Quasi 100 persone, tra combattenti e civili, sono già morti, mentre i feriti si contano a centinaia (…). Ad aggravare la situazione, c’è l’iniziativa della Turchia, che come confermano diverse fonti ha inviato migliaia di mercenari siriani “ex ribelli” in Azerbaigian per sostenere la «crociata contro i cristiani» (…). Secondo quanto riportato dal Guardian, la Turchia, che ha forti legami etnico-economico-culturali con l’Azerbaigian, attraverso una compagnia privata ha già ingaggiato migliaia di islamisti siriani per combattere a fianco degli azeri. Molti sono già arrivati a Baku, altri partiranno a breve attratti dallo stipendio di circa 1.000 euro al mese. Secondo il giornale britannico, l’invio di mercenari è un «segno del crescente desiderio di Ankara di proiettare la propria potenza all’estero, con l’apertura di un terzo teatro di scontro con la Russia», dopo la Siria e la Libia (…). Parlando con fonti turche, siriane e azere, AsiaNews ha rivelato che già 4 mila mercenari siriani si trovano in Azerbaigian, mentre altri mille sono in partenza. L’obiettivo è «combattere contro i cristiani crociati», spiega un ribelle siriano: «Fa parte del jihad: è una guerra santa di musulmani contro cristiani».

(Stralci dell’articolo di Tempi, Leone Grotti, 29 settembre 2020)



 


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