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a), b), c), d), e), f).



Ero capitato in un incontro con persone a me sconosciute. Un amico caro infatti mi aveva chiamato e ero andato ignorando comunque il motivo. Dovete innanzitutto sapere che tutti gli incontri hanno, in genere, lo stesso procedimento: a) l’organizzatrice (in genere è sempre femmina) impone a tutti di mettersi in cerchio; b) la stessa ordina poi a ognuno di presentarsi, di dire perché mai si sta lì e cosa ci si aspetta; c) l’organizzatrice impone poi il tema su cui ognuno è obbligato a rispondere; d) si apre la discussione e spesso succede che uno sostiene un argomento che non c’entra nulla, l’altro parla di un’altra cosa, un terzo tocca i massimi sistemi…; e) l’organizzatrice conclude; f) saluti. Normalmente quasi tutti gli incontri seguono questa rigida procedura e tutti tornano a casa contenti.

La persona che tirava le fila di quell’incontro, esauriti senza problemi i punti da a) a c), decise che il punto d), cioè il tema su cui si doveva dibattere, era “la fede”. Contrariamente alla prassi consolidata, quell’argomento ha fatto infervorare gli animi e tutti sono rimasti aderenti al tema. E così mi sono trovato da solo contro tutti. Io infatti avevo dato per scontato che, tenendosi la riunione in un salone parrocchiale, l’ambiente fosse, almeno in gran parte, cattolico. Mi sbagliavo. Dunque: 1) la fede è servita alla Chiesa per tenere sottomesso il popolo; 2) tutte le religioni sono uguali basta che si creda in Qualcuno; 3) tutte le Religioni sono state come oppio per i popoli; 4) i preti sono pedofili, i cardinali hanno gli attici, mentre la gente muore di fame e via su questo tono, sentito ormai migliaia di volte, ma sempre stomachevole. Ho provato a dire che non è possibile tenere un popolo sottomesso per duemila anni e qualunque dittatura prima o poi cade, non regge mai al tempo e che dalla fede Cattolica sono nate tantissime belle Opere, ottimi modi di fare, tanta bella arte che ancora apprezziamo e utilizziamo e che moltissima gente ha fatto tanto bene perché era cattolica (mentre se la religione fosse stata un’imposizione, un oppio o che altro, nulla di questo sarebbe potuto accadere). Niente da fare, mi saltavano tutti sulla voce alcuni arrabbiati, altri ridevano. Se poi si parlava di rispetto per la fede Islamica, ebraica, induista… tutti erano d’accordo, ma se si parlava di fede cattolica tutti erano per il disprezzo e il contrasto. Arriviamo così al punto e) dell’iter. L’organizzatrice conclude e ci fa capire che oggi eravamo tutti insieme giunti finalmente a dimostrare che non esiste una Verità (che è tale solo se è per tutti, mentre se non va bene anche a una sola persona non può essere la Verità), ma esistono tante verità: ogni gruppo ha la sua e è giusto che sia così. Tutti d’accordo, brava all’organizzatrice.
A questo punto ci fu il colpo di scena. Violando gravemente il rigido protocollo degli incontri, mi intromisi nella conclusione per dire: “Va bene. Però se io dimostro a uno che non la pensa come me, che la verità non è quella che pensa lui, ma quella che gli dico io perchè glielo dimostro in maniera chiara, con la mia vita e con fatti certi e lui si convince alla fine che ho ragione. E se faccio la stessa con altre persone e convinco tutti di questo, si può dire che c’è una Verità?”. L’organizzatrice mi risponde che non era quello il problema e che la conclusione era quella che aveva dato lei e è passata al punto f).

Ma i Cristiani questo hanno fatto, a cominciare dagli Apostoli. Questi sono andati per il mondo convincendo di quanto fosse bella e vera la fede che Gesù aveva insegnato loro. La gente ne fu convinta e attratta perchè avevano di fronte gente davvero cambiata dalla fede e anch’essa si mise a testimoniare—anche con la vita—che Gesù è la Verità e questo via via nei secoli fino a oggi. La Verità se è tale non può essere che una. Uno può anche dire che per lui il sole è nero, ma il sole non è nero. Il relativismo è la legge di oggi, è vero, ma nessuno ha dimostrato che esso possa essere un fondamento valido e solido per tutta la nostra vita.

Ci lamentiamo tanto che va male il mondo. Ma per far andare bene le cose ci vuole che quanta più gente possibile vada dietro a Gesù con fede e amore. Ma siccome questo per molti è una stupidaggine: il cristianesimo è solo l’attico dei cardinali, l’oppio dei popoli, lo strumento in mano ai potenti… bene aspettiamoci un mondo sempre più brutto e un’Italia sempre più in mano a gentaccia.
Il Pio

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