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Ci salvi chi può.




Ha fatto il giro (quanto meno) d’Italia la notizia della maestra che è stata sospesa, con dimezzamento dello stipendio, perché aveva fatto recitare a scuola delle preghiere. Dopo la divulgazione alcuni si sono elevati a difensori della povera maestra e della fede cristiana, anche quelli che non sanno nemmeno dove siano scritte le preghiere (ma questi probabilmente sono delle volpi, hanno fiutato la possibilità di farsi vedere meglio e aumentare il cachet per le trasmissioni televisive)
. In effetti però, a mio avviso non è stata diffusa come dovevasi quella notizia che ritengo assai grave e posso solo immaginare cosa sarebbe successo se una tale infrazione disciplinare che puzza tanto di censura di regime, fosse stata irrogata ad esempio ad esponenti di altre religioni, di altre associazioni, di altre ideologie politiche,...? Questo fatto però ha destato solo un po’ di sconcerto in alcuni, quelli forse più sensibili all'argomento, ma ai più è passato come l'acqua sopra i sassi, senza che nessuno abbia individuato modalità da sistema dittatoriale. Quelle stesse persone ritengono invece normale che nelle scuole pubbliche primarie e negli asili vengono invitati a dare una testimonianza i drag queen (maschi anche barbuti, vestiti e truccati da donna, con abiti sgargianti) che leggono racconti e fiabe gender ai bambini ancora in tenera età. Per me i drag queen possono fare liberamente tutto quello che la democrazia permette loro di fare, possono vivere come meglio credono, unirsi con gli aggrada, rispetto massimo dunque per le persone, ma questo però è oggettivamente un indottrinamento bello e buono di bambini minorenni a un’ideologia che non tutti condividono, per di più in una struttura pubblica e senza che nessuno alzi una mano. In questi casi nessuno si muove, nessuno parla, nessuno urla, nessuno irroga sanzioni disciplinari, e, peggio, nessuno sa, nemmeno quelli che dovrebbero sapere, ma tutti sono strasicuri che si tratta di lento e "necessario" progredire del genere umano, un adeguamento all'esigenze dell'uomo nuovo. E’ vero: lo Stato è laico e non confessionale, però è anche vero che esso nasce da una bimillenaria fede e cultura cristiana che lo ha forgiato, come anche è vero che sulla Costituzione non si legge che lo Stato sia fondato sulla morale gender. Siamo in mezzo ad una tempesta spaventosa. È giunto il momento di lanciare il “ci salvi chi può”. Cioè Gesù, per chi non lo dovesse più ricordare.

Il Pio

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